Chapter 5 - Blades in the Chest

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«Togliti di mezzo Potter» disse il biondo prendendo il corvino dalla maglietta per spostarlo da davanti un cassetto.
Si abbassò per aprilo e tirare fuori delle scartoffie.

«Nel tuo sofisticato vocabolario non esiste la parola "permesso" oppure la frase "puoi spostarti perfavore?"» rispose Harry.

«Io non uso il mio "sofistica vocabolario" con te» sputò Draco.

«Allora facciamo che la prossima volta che ti prendo per la giacca e ti sposto, non ti lamenti. Che ne dici?» alzò un sopracciglio.

«Non devi azzardare a toccarmi» ringhiò.

«E tu non provare più a toccare me» e si allontanò dal ragazzo posizionandosi dall'altro lato della stanza, più gli stava lontano e meglio era per la sua salute mentale.

Non si parlarono più fino a quando la McGranitt non rientrò nell'ufficio un paio d'ore più tardi per annunciare loro che sarebbero potuti tornare nelle loro Sale Comuni. Si ritrovò a sospirare pesantemente quando li vide in due angoli diversi ognuno a fare cose completamente opposte fra loro; era sicura che non sarebbero mai riusciti a trovare un punto di incontro.

Harry rientrò nella sua Sala Comune sospirando e buttandosi sul divano di pelle posto al centro del salottino.

«Harry! Indovina un po'?» sorrise la ragazza facendo il suo ingresso nella stanza.

«Cosa?» si girò verso di lei il corvino.

«Stasera si terrà la prima festa di inizio anno scolastico. Dato che questo è il nostro ultimo anno qui a Hogwarts, la McGranitt ci ha dato il permesso di organizzare delle feste una volta ogni tanto a patto di non fare troppo rumore. Dice che ne abbiamo bisogno per svagarci un po'» annunciò felice.

«Oh» fece un piccolo sorriso Harry «Ci saranno tutti?»

«Sì, ci hanno messo a disposizione la Stanza delle Necessità e sai quanto è grande quel posto»

«Già, e devo venire per forza?»

«Cosa? Certo che sì!» esclamò Hermione «Senti Harry, hai bisogno di distrarti e questa festa è l'occasione giusta per farlo» e si sedette accanto a lui.

Il ragazzo sospirò «Sì forse hai ragione»

«Ci sarà anche Ron, non vede l'ora» sorrise la riccia.

Harry fece un mezzo sorriso «Pensare a Ron che è felice di partecipare ad una festa mi fa strano, le odia»

«Ha fatto strano anche a me ma è felice quindi va bene così» sorrise ancora «Come è andata con Malfoy?»

Il corvino fece spallucce «È andata, pensavo andasse peggio»

«Non avete litigato?» chiese quasi scioccata.

«Non ci allarghiamo, è impossibile stare nella stessa stanza con Malfoy e non litigare»

«Beh, non tutti sono disposti a litigarci. Si può fare anche altro e diciamo che la maggior parte delle ragazze sono più propense a fare altro» constatò.

«Povere ragazze, ma ti immagini come potrebbe trattarle? Godric, che schifo»

Hermione ridacchiò «Sarà un po' rude ma se alle ragazze piace che vuoi farci?»

«Preferisco consegnarmi a Salazar stesso piuttosto che farmi mettere le mani al collo da lui. Ma come si fa?»

La ragazza fece spallucce «Non lo so, chiedilo alle sue povere vittime»

«No grazie, la vita sessuale di Malfoy non rientra tra i miei interessi» rispose Harry, si alzò dal divano stiracchiandosi «A che ora c'è la festa?» cambiò discorso.

Silence Like a Storm - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora