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Quel bacio, ben presto, venne approfondito permettendo ad entrambi di provare quelle sensazioni che non sentivano ormai da troppo tempo. Quasi avevano dimenticato come ci si sentisse a baciarsi.
Draco si era alzato da terra e aveva spinto delicatamente il ragazzo sul letto facendolo sdraiare; si era posizionato sopra di lui e aveva fatto sì che quel bacio potesse continuare. Non avevano nessuna intenzione di staccarsi.
«Questo non è il tuo letto» mugolò il corvino fra un bacio e un altro «Non è meglio se-..»
«Blaise può anche andare a dormire fuori» soffiò in risposta interrompendolo.
Harry non disse più nulla, si limitò ad attaccare di nuovo le loro labbra facendo in modo che il loro bacio potesse riprendere.
Prima di quanto potessero immaginare, le loro cravatte finirono a terra e con loro anche i maglioni e le camice. Una volata di vento colpì i loro occhi per metà nudi na nessuno dei due osò fermarsi; era ormai troppo tempo che non si sentivano in quel modo e non sarebbe stata una volata di vento a impedirgli di andare avanti.
Le mani del corvino scivolarono lungo la cintura e, lentamente, la slacciarono. La tolse dai passanti dei pantaloni buttandola a terra, il metallo della fibbia si scontrò contro il pavimento facendo sì che un leggero tonfo potesse riempire il silenzio di quella stanza fino a quel momento colmo solo degli schiocchi dei loro baci.
Le labbra del biondo poi si spostarono sulla mandibola e successivamente sul collo dove lasciarono una serie di baci che provocarono una scarica di brividi lungo tutto il corpo del corvino.
«Mi sei mancato» soffiò Draco quando si trovò di nuovo a pochi centimetri dalle sue labbra.
«Mi sei mancato anche tu, da morire» passò una mano fra i suoi capelli biondi.
Un piccolo sorriso si dipinse sulle labbra del ragazzo dagli occhi argentei che gli depositò un bacio all'angolo della bocca. La mano pallida scese fino ai pantaloni che slacciò e abbassò velocemente.
«Tra dieci minuti ho Cura delle Creature Magiche» lo informò il corvino.
«Grazie per l'informazione, ne terrò sicuramente conto» entrambi i pantaloni furono a terra.
«Draco, sono serio. Non posso saltarla»
«Puoi fare ritardo di cinque minuti?» mugolò dolcemente, il labbro inferiore si sporse leggermente in avanti.
Harry sospirò arreso «Solo cinque però»
Il platino sorrise «Saranno solo cinque, tanto a me ne serve solo uno» ghignò.
«Oh mio dio» il ragazzo rise, portando il Serpeverde a interrompere la sua risata con un bacio. Era talmente bello vederlo ridere che quasi gli dispiacque ma non poteva non farlo, non poteva perdersi quell'occasione.
Il bacio si approfondì e ben presto i boxer furono a terra, le gambe del corvino leggermente divaricate e il bacino del biondo fra di esse. Bastò una sola spinta per permettere a Draco di farsi spazio dentro di lui; un sospiro di piacere fuoriuscì dalle labbra fine di Harry e la testa affondò nel cuscino.
Passarono alcuni istanti prima che il biondo potesse riprendere a spingere continuamente dentro di lui; la stanza si riempì di ansimi e gemiti e l'atmosfera si scaldò notevolmente.
Le mani del corvino finirono sulle spalle del ragazzo e, senza nemmeno rendersene conto, le sue unghie ci lasciarono dei graffi rossi ben evidenti che non sarebbero andati via tanto facilmente ma nessuno dei due se ne preoccupò. Non era quello ciò che contava in quel momento.
«Abbiamo un appuntamento in sospeso, ti ricordi?» azzardò a chiedere Draco mentre si muoveva ritmicamente nel suo corpo.
«Prima dell'appuntamento però, avremo delle ore di sonno da recuperare» ansimò sulle sue labbra.
«A quello si rimedia» scese con la bocca fino al collo «Domani sera sei mio» iniziò a lasciarci dei baci.
«Devo finire di studiare» chiuse gli occhi per bearsi delle sensazioni che gli stava regalando.
«Studi con me» un leggero morso «Tanto devi fare Pozioni, no?»
«E tu Difesa Contro le Arti Oscure» una mano finì fra i suoi capelli.
«Finisci Cura delle Creature Magiche e mi raggiungi in stanza?» le spinte si erano fatte più intense.
«Dormiamo lì?» riaprì gli occhi facendoli incrociare ai suoi.
«Tutto quello che vuoi» gli morse il labbro inferiore prima di lasciarsi andare dentro di lui.
Un gemito e anche Harry riuscì a lasciarsi andare; le labbra del biondo si attaccarono subito alle sue e uscì dal suo corpo.
«Non andartene» quasi lo supplicò Draco «Tanto è lo zotico, non si offenderà»
Il corvino alzò gli occhi al cielo «Si chiama Hagrid, non "lo zotico"» virgolettò il nome con le dita.
«Sì come ti pare, resti con me?» si affrettò a chiedere.
«Avevi detto che mi avresti lasciato andare» sospirò.
«No, io non ti ho detto proprio niente» si difese il platino «Ti ho detto che avresti fatto ritardo di cinque minuti, non che ti avrei lasciato andare»
«Fare ritardo di cinque minuti non equivale a lasciarmi andare a fare lezione?» alzò un sopracciglio divertito.
«No» rispose subito, si stese accanto a lui «Solo per oggi» lo guardò.
«Tu pensi seriamente che io abbia il coraggio di dirti di no davanti a una cosa del genere?» quasi rise il corvino «Non potrei mai»
«Quindi rimani qui con me?» chiese di nuovo impaziente.
Harry si avvicinò per rubargli un bacio a stampo, successivamente poggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi «Rimango qui con te» confermò.
A quel punto, Draco si alzò dal letto mettendosi seduto, porse la mano al corvino.
«Andiamo nel mio letto, Blaise mi ucciderà sennò» fece un mezzo sorriso divertito.
«Povero, lo hai trattato malissimo» si alzò anche lui prendendogli la mano. Gli bastarono tre passi per raggiungere l'altro letto nel quale Draco alzò lo coperte per farci mettere sotto anche il ragazzo.
«Dopo gli chiederò scusa» rispose, si abbassò per recuperare i suoi boxer e una maglietta pulita.
«Me ne presti una anche a me?» si azzardò a chiedere Harry.
E così Draco glie ne lanciò una bianca che agli occhi del corvino parve enorme. Afferrò anche lui i suoi boxer - che erano fortunatamente caduti vicino al letto del biondo - e si infilò poi l'indumento.
Solo dopo alcuni attimi, il ragazzo dagli occhi argentei si stese accanto al Grifone mettendosi su un fianco, fece combaciare il suo petto con la schiena del corvino e gli circondò la vita con il braccio.
Entrambi chiusero gli occhi, i cuori battevano all'unisono e dei piccoli sorrisi erano dipinti sui loro volti. La spensieratezza era tornata a far parte di loro; in quel momento erano insieme e sentivano che sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa ma niente avrebbe potuto dividerli. Avevano passato già abbastanza tempo separati e per nessun motivo al mondo avrebbero voluto più provare quelle sensazioni che erano state solo negative.
I nervi di Draco si erano sciolti, sul suo viso regnava la tranquillità più totale e la tristezza di Harry era completamente scomparsa.
«Hermione mi ucciderà» mugolò il corvino.
«Non dirlo a Pansy» mugolò anche il biondo.
«Le avevo detto che non ci sarei più tornato con te» continuò a dire Harry.
«Anche io, le avevo detto che ormai era finita» rispose Draco.
«Siamo nei guai»
«Fino al collo»
Una piccola risata da parte di entrambi e la consapevolezza che, dopo tanto tempo, andava di nuovo tutto bene.
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Silence Like a Storm - Drarry
Fiksi PenggemarLa Seconda Guerra Magica era appena giunta al termine e gli studenti di Hogwarts furono costretti a ripetere l'anno perduto, ma niente era come prima. I segni che la guerra aveva lasciato erano indelebili, incancellabili sopratutto per due ragazzi...