Chapter 14 - Unexpected

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La notte passò tranquilla, né Harry né Draco avevano avuto incubi e riuscirono, finalmente, a conciliare un po' di sonno.
Erano riusciti a dormire senza svegliarsi neanche un attimo, non c'era stato niente che li aveva disturbati.

La mattina si svegliarono più tardi del solito, così tardi che non si erano presentati nemmeno alle lezioni del lunedì. Ma nessuno aveva osato cercarli, forse avevano deciso di lasciarli dormire per fargli recuperare le ore di sonno perse o magari non se n'erano minimamente accorti.

Sì, forse.

Perché a mezzogiorno e mezzo, la porta della stanza venne spalancata con forza - tanto che la maniglia andò a sbattere contro il muro -, ma nessuno dei due ragazzi aprì gli occhi.

«Ragazzi» li richiamò una voce.

Niente da fare.

«Se non aprite gli occhi entro due secondi, giuro di togliere almeno cento punti per ogni Casa!» alzò la voce la persona.

Harry mugolò e si mise il cuscino in faccia, come se così facendo potesse evitare di sentire qualsiasi cosa.

«Potter! Malfoy!» tuonò infine.

«Scusi professoressa, ma penso servino le maniere forti» si intromise un'altra voce «Vieni Granger»

Dei passi raggiunsero i due e il corvino sentì, ad un tratto, il suo braccio stendersi con forza; lo stavano tirando.

«Malfoy ti giuro che se non la smetti ti ficco con la testa nel gabinetto» lo minacciò con la voce assonnata Harry.

«Non sono Malfoy Harry, è mezzogiorno e mezzo, alzati!»

Quella frase bastò per far scattare entrambi a sedere.

«Mezzogiorno e mezzo?» chiese il corvino con tono incredulo.

«Le lezioni!» si affrettò ad aggiungere Draco.

«Oh Godric, la prima lezione con Lumacorno in coppie» si mise una mano sulla bocca Harry coprendosela.

«La verifica di Incantesimi!» esclamò di nuovo il biondo.

«Io avevo quella di Difesa Contro le Arti Oscure!» piagnucolò il corvino passandosi le mani sul viso.

«Adesso calmatevi!» urlò ancora quella voce.

I due alzarono lo sguardo verso la porta.

«Oh ehm..buongiorno professoressa. Ci scusi, non l'avevamo vista» abbassò la voce Harry.

«Già, scusi» si aggiunse Draco.

«Buongiorno anche a voi» abbassò la voce anche la donna «Non dovete preoccuparvi per le lezioni e per le verifiche, ho già parlato con i vostri insegnanti e provvederanno a risolvere il tutto» spiegò «Inoltre, è stata decisione mia non svegliarvi» li informò.

«Cosa? E perché?» chiese il corvino che nel frattempo si era preoccupato di recuperare gli occhiali.

«Vi ho osservati stanotte e so che vi siete addormentati tardi per via di alcuni avvenimenti, non me la sono sentita di interrompere il vostro sonno fin troppo tranquillo»

«Ma almeno si è giunti ad una conclusione? Questa cosa è servita a qualcosa?» chiese Draco.

La donna sospirò «Mi duole informarvi che non basterà una notte per capire se esiste davvero una soluzione o meno»

«E questo che cosa vuol dire?» alzò di poco la voce Harry «Ce ne dovrà essere un'altra?»

«Abbassi la voce Potter» lo fulminò con lo sguardo «Per rispondere alla tua domanda: sì e non solo una»

Silence Like a Storm - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora