9.Permesso speciale per il tetto come i VIP

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Non avere paura di essere solo
Perchè non sarai mai solo
Questo pensava
Mentre lo vedeva lì
Senza sapere cosa fare
Ma sicuro che ci sarebbe sempre stato.

"Jungkook!" Il preside Min aveva ottimi riflessi, e riuscì ad afferrare il castano prima che cadesse dalla sedia, facendolo sdraiare sul divano del suo ufficio.
"Mi scusi... è colpa mia, prima sono corso via dalla classe, non posso correre, e non ho mangiato molto a colazione, quindi è ancora peggio" si scusò, triste, appena si riprese.
"Non ti preoccupare, quando starai meglio potrai andare in classe, magari prima potresti anche mangiare qualcosa." Lo tranquillizzò l'uomo. "Jimin, ora tu devi tornare in classe, però." Ricordò. "Ti scrivo una lettera per il professore, così non vi metterà alcuna nota sul registro. Più tardi Jungkook ti raggiungerà, non aver paura."

Come promesso, alla seconda ora Jungkook arrivò in aula, accompagnato dal preside Min.
"Un altra offesa o colpevolizzazione di questo tipo nei suoi confronti, o di chiunque altro, sarà punita con la sospensione." Dichiarò, severamente.
Il ragazzo si sedette accanto a Jimin, con sguardo triste. "Mi dispiace, hyung. Non avrei dovuto farti preoccupare così." Si scusò, a bassa voce.
"Hey, non è colpa tua, dico davvero." Lo rassicurò Jimin.
All'intervallo, anche Taehyung e Jimin avevano ottenuto il permesso speciale per il tetto come i vip, visto che conoscevano bene Jungkook ormai. Assieme ad Hoseok e al castano andarono a far merenda lì, stando a distanza per poter mangiare tutti senza mascherina-per la sicurezza di Kookie, che per toglierla doveva stare al sicuro.
"Ho paura di stare di nuovo male, sono anche a rischio infarto." Spiegò loro il minore. "E se succede, mio padre mi farà tornare a studiare a casa. Non posso certo portarmi l'infermiera a scuola..."
A Jimin venne un'idea. "So io cosa possiamo fare, aspettate solamente la fine delle lezioni."
"Forse ho capito." Annuì Taehyung. "Ma dobbiamo trovarci domani, oggi abbiamo nuoto, Chim. Ricordati che gli allenamenti per il torneo vanno fatti, capitano."

Dopo aver concluso gli allenamenti ed essere arrivato a casa, Jimin aprì il suo portatile e cercò cose come _PDF online per informazioni sulle patologie cardiache_ e tutte le cose utili relative ai problemi di Kookie, agli effetti del pacemaker, sugli infarti... alla fine riuscì a scrivere e stampare tre pagine di appunti.
Decise di studiare quelle informazioni, potevano sempre tornare utili, le avrebbe fatte vedere all'infermiera Kim per chiederle se erano corrette, giusto per sicurezza.
Voleva essere sicuro di imparare tutto, in modo da dimostrare al signor Jeon che suo figlio era in mani sicure quando erano a scuola, e che aveva un compagno di classe perfettamente in grado di prendersi cura del castano.
In più, avrebbe seguito un corso online insieme a Taehyung sulle nozioni di primo soccorso, avrebbero fatto le prove pratiche insieme (tranne la respirazione bocca a bocca, sarebbe stato troppo imbarazzante) e superato il corso con il massimo del punteggio per far vedere al signor Jeon che Jungkook era al sicuro quando era con loro e che non correva alcun rischio.
Il suo migliore amico si era dimostrato disponibilissimo alla proposta, ma dopotutto era impossibile non adorare il piccolo Kookie, ormai era il cucciolo del gruppo.

In quel momento, ricevette una visita totalmente a sorpresa.
"Cuginetto! Mi sei mancato tantissimo durante il mio anno di scuola di cucina in Italia, come stai Chimmm?"
Il biondo ridacchiò. "Jin-hyung... mi sei mancato molto anche tu, comunque sto bene, che mi racconti?"
Lui e Seokjin erano cugini da parte di sua madre, erano cresciuti insieme e giocavano spesso da piccoli, quando vivevano entrambi con le famiglie in due case attaccate. Seokjin era più grande di lui, era sempre stato come un fratello maggiore e gli voleva davvero bene.
Parlarono un po' di come era stato per Seokjin studiare cucina in Italia, il maggiore aveva adorato cucinare con gli chef più conosciuti del Bel paese, e soprattutto fare shopping come suo solito.
"Tornerai a vivere al campus dell'accademia di cucina?"
Jin annuì. "Sì, è il mio ultimo anno ormai e ricomincerò a breve le lezioni. È comunque vicino alla tua scuola, sai anche tu che le scuole dalla superiore in poi sono quasi tutte nello stesso quartiere qui." Annuì Jin. "Tu come stai Jiminie? Come va con gli attacchi di panico?"
Il biondo sorrise, mentre preparavano la cena visto era quasi ora ormai. "Meglio, hyung, mi capitano solo ogni tanto. E indovina un po', mi sono fatto nuovi amici... e ho un compagno di appartamento. Cuciniamo anche per lui, tornerà a breve ed in cucina è un disastro, comunque è nato nel 1994 quindi è più piccolo di te."

"Almeno hai qualcuno in caso di bisogno... e Tae, come sta?" Domandò Seokjin, che quando metteva in mezzo Taehyung diventava sempre particolarmente felice.
"Bene, sta tranquillo. Prima o poi ti organizzo un appuntamento con lui, ma ora pensiamo alla cena."
Seokjin arrossì. "Ti ho solo chiesto come sta un mio amico, Jiminie."
"Certo certo, il mio amico su cui ti fai fantasie strane e che fisseresti per 25 ore su 24 al giorno 8 giorni su 7 se potessi trovartelo davanti una settimana intera."
"Stronzo."
Una decina di minuti dopo, mentre il riso finiva di cuocere a fuoco lento, la porta si aprì.
"Jimin, sono tornato!" Avvisò Namjoon, togliendosi la giacca.
"Bentornato, hyung. Ti presento mio cugino Seokjin-hyung."
"Salve, hyung."
Seokjin ridacchiò. "Non utilizzare tutta questa formalità, io sono Seokjin, ma puoi chiamarmi Jin. Abbiamo preparato la cena, spero ti piaccia."
Alla fine, la cena fu un successo, si sentiva solo da come aveva preparato i vari piatti quanto il suo pazzo cugino dai capelli viola fosse migliorato.
Il moro dal canto suo aveva chiesto anche il bis, soprattutto dei piatti italiani che Jin e Jimin avevano preparato.
"Vi saluto, ragazzi, il coprifuoco del campus non scherza. È stato bello conoscerti Namjoon, mi fa piacere avere nuovi amici. E Jimin, ricordati per l'appuntamento!"
"Quindi alla fine ti sta bene, eh?"
"Ti adoro!" Urlò il viola, salutando poi entrambi con la mano.

Il moro si voltò verso Jimin, appena Seokjin uscì di casa. "E così, organizzi appuntamenti alle persone, interessante."
Il biondo ridacchiò. "Mio cugino ha una crush per il mio migliore amico, ed è ricambiato ma sono due teste di cazzo."
"Tutto normale. Da oggi dovrei chiamarti cupido, allora."

𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora