19. Nudi, nudi ovunque

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Forse l'amore
Ci mette un po' a sbocciare
Ma certo è che si trova
Se lo si aspetta e si sa pazientare
Come la sabbia che incontra il mare
Anche questo avrà alti e bassi
Ma la vita è così

"Oh... Kookie?" Jimin era sorpreso di vedere uno dei suoi amici nello spogliatoio, cosa ci faceva lì dopo le premiazioni? Non avrebbe dovuto essere sugli spalti?
"Hyung, perdonami. Avevo necessità di andare al bagno dopo le premiazioni, e non ricordavo da dove fossi entrato per andarci, mi sono pers-" il ragazzo si bloccò.
Jimin si rese conto di essere totalmente nudo: normalmente non ci dava peso, era con la squadra di nuoto da anni ormai, ma Jungkook... beh, lui non l'aveva mai visto così.
"Scusami, hyung, troverò l'uscita in qualche modo!" Il castano corse fuori, e Jimin si trovò senza sapere cosa dire.
"Jimin?"
"Tae... hai visto tutta la scena, vero?"
Il blu annuì. "Eh già. E credimi, non ho mai visto quel ragazzo tanto in imbarazzo. Aish, Jiminie, fai strage davvero."
Il biondo arrossì. "Ma ti pare, io? Non potrei mai piacere ad un ragazzo tanto bello come Jungkook."
"Bello, eh?"
"Insomma, non è certo un cesso... è attraente." Mormorò, finendo di asciugarsi.
Taehyung annuì ridendo, ma sapeva che non gli credeva affatto.
"Comunque, prima hai detto che era bello, ed oggettivamente è un bel ragazzo." Stava spiegando Taehyung, mentre uscivano dagli spogliatoi per raggiungere i loro amici. "Però credo che tu-"

"Chi è così bello?" Domandò Seokjin, ormai erano arrivati accanto al loro hyung, che li stava aspettando.
"Oh, lascia stare, nulla di che." Il ragazzo dai capelli blu scosse la testa.
"Tae... se ti piace qualcun altro, potevamo evitare di vederci." Disse freddamente, andandosene verso l'uscita.
"Hyung aspetta!" Taehyung corse fino all'uscita della palestra, sembrava scosso.
Stava solo parlando di Jungkook, ma forse Jin-hyung aveva sentito solo parte del discorso, fraintendendo tutto...
"Che diavolo è successo?" Hoseok e gli altri volevano sapere.
"Tae ed io stavamo discutendo di una cosa, lo hyung deve avere ascoltato parte della conversazione pensando che a Taehyung piacesse un altro, quando è ovvio come il sole che sono entrambi cotti marci l'uno dell'altro, sono pure usciti insieme..."
"Ecco, ci mancava il love drama." Sentenziò Yoongi, mentre uscivano dalla piscina, tutto questo per trovare un Taehyung in lacrime davanti a Seokjin.
"Te lo giuro, non mi piace nessun altro! Non vorrei nessun altro al posto tuo, hyung..."
"Come faccio a fidarmi dopo quelle parole?" Il tono di Jin non ammetteva repliche.
"Senti hyung, tu mi piaci da anni ormai, da quando mi sono trasferito qui a Seoul con mia nonna. Da quando ti ho visto per la prima volta ad uno dei compleanni di Jimin, okay?! Come puoi non credermi? Ti ho portato nel tuo ristorante preferito, siamo usciti un sacco di altre volte ed ho insistito per avere momenti solo per noi due... secondo te, per quale motivo?" Il ragazzo dai capelli blu era crollato in ginocchio, forse capendo di non avere speranze.

I cinque amici, invece, erano rimasti ad una distanza adatta per non interrompere ma per poter seguire la scena da bravi pettegoli quali erano ed amavano definirsi.

Seokjin-hyung si era abbassato verso il più giovane, e gli aveva teso la mano.
"È colpa mia, non ti ho lasciato il tempo di spiegare. Anche tu mi piaci, molto. Ho sbagliato, TaeTae, pensi di potermi perdonare?"
Yoongi continuava a dire fosse una scena schifosamente smielata, ma il sorrisetto sul suo volto lo avevano visto tutti quanti.
"Certo." Il ragazzo dai capelli blu abbracciò forte il suo hyung, che lo prese in braccio e gli diede un bacio sulle labbra.
"Awwww che carini!" Namjoon era al settimo cielo.
"Cazzo ma ci voleva una litigata per darsi un bacio?!" Hoseok era piuttosto divertito dalla situazione.
"A quanto pare..." Rise Jimin, aspettando che i due tornassero sul pianeta terra con il cervello, in modo da poter tornare a casa.
"Ho fatto una foto del momento." Jungkook avvisò tutti. "Ma è solo per loro, anche se voi siete tutti pettegoli."

Tornato a casa, Jimin si sdraiò sul proprio letto: Namjoon era uscito con il famoso tipo, Jackson, e lui era rimasto solo in casa.
Decise di videochiamare Jungkook, di solito teneva il PC acceso perchè lo utilizzava sia come telefono sia per fare le videochiamate utilizzando il mouse per tenere la distanza nel fare qualsiasi cosa.
Aveva capito che poteva interferire con il pacemaker, era dovuto da questo.
Aprì Skype, vedendo che il ragazzo era online a sua volta, così fece partire la richiesta di videochiamata.
In tempo breve, Jungkook accettò.

"Hyung!" Il più piccolo aveva una canottiera attillata bianco panna ed un paio di shorts neri.
"Kookie, ti disturbo?"
Il ragazzo in divisa sportiva scosse la testa. "Affatto. Sto facendo ginnastica, sai? Però mi va bene se ho compagnia, Jaein mi tortura."
"Ma sentilo..." L'infermiera non era inquadrata, ma poco dopo rientrò nella schermata del pc per salutare.
"Che stai facendo?"
"Aspetta."
Dopo qualche secondo di inquadrature sfocate, Jimin vide chiaramente l'amico su un tapis roulant.
"Camminata assistita. Non mi fanno correre, ma questo sì. Oltre che una normale camminata, monitora anche come funziona questo stronzo su varie pendenze, senza essere pericoloso e senza dovermi spostare." Spiegò.
Il maggiore trovò tutto quanto interessante, e vide che nonostante facesse un poco di fatica, il più giovane era determinato a finire la serie.
"Può bastare." La voce fuori campo di Jaein si fece sentire nuovamente, per poi scollegare tutti gli elettrodi dal petto del ragazzo al macchinario.
"E quindi il nostro coniglio fa pure attività fisica." Ridacchiò il biondo, che amava molto il divano come sport alternativo al nuoto, nel periodo nel quale il coach aveva detto loro di riposare per almeno una settimana e di fare solo qualche nuotata per riprendersi dai duri allenamenti pre-staffetta (vinta!).
"Non posso essere da meno di un atleta. Se questo cuore e questo pacemaker vogliono andare avanti devo lottare, hyung." Spiegò, e Jimin potè percepire la determinazione nonostante la distanza.
"Sei grande, Jungkook. Sei davvero fantastico. Immagino tu ora debba farti la doccia e..."
"E non vuoi fare figuracce a vedermi nudo? Hai ragione, a me è capitato di vedere nudi ovunque entrando per sbaglio negli spogliatoi, giuro che non ricapiterà. A presto hyung!"
Jimin sentì le guance scottare: Jungkook lo aveva visto nudo... e forse aveva guardato anche lì sotto.

Senza accorgersene, si trovò solo nel suo letto, non riusciva a smettere di pensare al fatto che un ragazzo come Jungkook avesse potuto vederlo come madre natura lo aveva fatto.
E non nascose a sè stesso che quel pensiero lo eccitava.
Si ritrovò a pensare cose che non avrebbe mai voluto, perchè pensare a Jungkook lo rendeva dannatamente vulnerabile.
Lo rendeva perso per quel dannato ragazzo così attraente.

"Ci sono dentro fino al collo, è proprio figo. Però... è giusto pensare in questo modo ad un amico?"
Si ritrovò a doversi fare una doccia fredda perchè si vergognava troppo all'idea che gli fosse diventato duro pensando all'essere guardato da Jungkook, non poteva continuare così.
Devo smettere di pensare a quella cosa o finisce che mi tocca farmi una sega, non ne ho voglia.
Ma il dio della perversione non voleva concedergli tregua, e anche dopo la doccia dovette pensarci lui.
Si detestava tremendamente, ma non sarebbe andato oltre la semplice attrazione anzi, se la sarebbe fatta passare.
Erano amici... avrebbe rovinato tutto.
Chiuse gli occhi, pensando ad altro.
O almeno, provandoci.

𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora