20. Un bacio che non posso dare

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So che sono fatto di cristallo,
Ma non voglio rompermi così presto
E se un giorno succederà,
Raccogliendo tutti i miei pezzi
Ti ricorderai di me.
Ma prima di ogni ultima cosa,
Baciami.
Così che cadrò con il tuo sapore
Sulle mie labbra

Il pomeriggio del giorno dopo le gare di nuoto, Jimin e Jungkook erano seduti sul tetto della scuola a distanza di sicurezza, mangiando la loro merenda.
Taehyung era al cellulare con Seokjin da qualche altra parte, mentre Hoseok era a fare un laboratorio in università, quindi erano soli.
Jungkook ne approfittò per fare una domanda che gli stava arrovellando il cervello da qualche tempo, per la verità, ma non aveva mai chiesto a nessuno una risposta.
Hoseok-hyung non avrebbe saputo rispondergli in quanto era ancora in difficoltà con Yoongi, ma forse Jimin aveva avuto esperienze romantiche.
"Hyung, cosa si prova quando si bacia?"
Jimin scosse la testa. "Non ne ho idea perchè sono single, onestamente. Ma penso... che si provi uno dei sentimenti migliori, se baci qualcuno che ami però."
"Trovati una persona, devi dirmi assolutamente com'è!" Scherzò il minore, con un sorriso gentile. "Non posso credere che tu non abbia mai avuto una relazione."
"E non puoi trovarti qualcuno tu, scusa?"
"Io... non posso baciare nessuno." Jungkook morse un altro pezzo di cioccolata.
"Stai scherzando? E perchè mai?" Jimin era stupito.
"Il mio cuore sta come sta. È meglio se... non ho contatti di quel tipo, non si sa mai. È una regola stupida, però ha senso se ci pensi. Quando sto senza la mascherina devo stare a distanza di sicurezza, lo sai. Quindi i baci sono la cosa peggiore che esista per me, anche se io vorrei tanto baciare qualcuno prima di morire."
Jimin sembrò capire. "Ha senso... però tu non morirai prima di baciare qualcuno. Vedrai che vivrai a lungo, troveranno un donatore e potrai dare un bel bacio alla persona che amerai."
Jungkook arrossì a quel pensiero, ma le parole gli uscirono di bocca prima che potesse pensarci. "Se un giorno dovessero operarmi e non fossi sicuro del risultato, mi daresti un bacio prima? Solo... solo per sapere come sarebbe, prima di morire. Poi se sopravvivo dimentichiamo tutto."

Jungkook si aspettava di tutto, da un Jimin che scoppiava a ridere e lo prendeva in giro ad uno schiaffo in pieno viso.
"Perchè proprio io?" Domandò invece il più grande, curioso.
"E-era solo una d-domanda hyung." Non sapeva bene perché sentirsi così in imbarazzo, dopotutto a lui Jimin non piaceva, giusto?
Sbagliato.
"Facciamo un patto allora. Solo se dovessi star per morire, d'accordo? Non voglio sprecare il primo bacio per qualcuno che non amo, ma se non stai mezzo morto, allora nulla."
Jungkook sentì il petto pesante, ma non per qualche problema fisico, ma solo psicologico. "D'accordo." Annuì, guardando il pavimento. "È ora di rientrare, andiamo."

Tornato a casa e finito il pranzo, si buttò sul letto.
"Tesoro, va tutto bene?" Jaein si sedette accanto a lui sul letto.
"No..."
"Cosa ti senti?" La sua infermiera lo aiutò a sedersi.
"Credo che mi piaccia una persona." Buttò fuori, in tutta onestà.
"Oh oh, disastro allora. Questi sì che sono problemi di cuore..."
"JAEIN!"
"Scusa, mostriciattolo. Allora? Chi è?"
La sua infermiera si era appena trasformata in una ragazzina affamata di gossip, oppure in Seokjin-hyung pettegolo 24 ore su 24, la scelta era libera.
"Jimin."
"Urca, hai occhio. Quel ragazzo è davvero carino, Jungkook. Sapevo che c'era qualcosa di speciale nel modo in cui sorridevi sapendo di doverlo incontrare." La donna sembrava soddisfatta dalla rivelazione e dal gusto in fatto di ragazzi del castano.
"Aspetta, non ti sembra strano sia un ragazzo? Non ti aspettavi una ragazza?"
Jaein scosse la testa. "Ti conosco come le mie tasche, mostriciattolo. Avevi dieci anni la prima volta, ogni tanto blateravi qualcosa sul principe azzurro che avrebbe aggiustato il tuo cuore... so più cose di quanto non credi, tesoro."
Jungkook annuì, con gli occhi lucidi. "Sei meglio della mia mamma, Jaein."
L'infermiera lo strinse dolcemente a sè. "Non dire queste cose, okay? Io sono solamente la tua infermiera, e forse dovrei evitare di farmi così tanto gli affari tuoi ma tu... mi ricordi tanto mio figlio."
"Lo so, mi dispiace tanto per il tuo bambino. Sarai stata una brava mamma di sicuro."
Lei sorrise da sotto la mascherina, sciogliendo quel contatto. "Che non esageriamo, ora. Adesso però rilassati, non pensare a quei sentimenti, o ti faranno solo crescere ansia. Sappi che un giorno troveranno il loro perchè, e se qualcosa deve succedere, succederà."
Nella mente del castano, riaffiorò un ricordo, mentre si rilassava come consigliato dall'infermiera.

"E poi il drago salvò la principessa." Concluse Jaein, chiudendo il libro. "Ora però, devi dormire. Attacchiamo questi elettrodi e potrai dormire in pace, va bene mostriciattolo?"
Jungkook, che allora aveva solo 10 anni, aveva annuito. "Signorina Jaein?"
"Dimmi, tesoro."
"Potresti diventare la mia mamma? La mia vera mamma era tanto cattiva, e tu sei così buona."
La donna scosse la testa, finendo di sistemare i dispositivi medici. "Jungkook, non posso e mai potrò. Hai già il tuo papà, ti vuole un bene immenso ed è lui la tua famiglia."
Il castano aveva annuito, posando per bene la testa sul cuscino mentre lei sistemava le coperte. "Rimani sempre la migliore infermiera del mondo, signorina Jaein. Grazie per avermi letto la storia, e per prenderti cura di me."
La donna aveva spento la luce, lasciando accesa una piccola luce a forma di stella, per poi lasciare al bambino un bacio sulla fronte. "Buonanotte, mostriciattolo."
"Buonanotte, signorina Jaein."

"Jaein?"
"Hai bisogno di qualcosa?"
Jungkook annuì. "Mi leggeresti una storia? Come quelle di quando ero piccolo. Non sono sicuro di riuscire a svuotare la mente..."
Lei annuì, con un sorriso. "D'accordo. Allora prenderò le Fiabe di Beda il Bardo. Che ne dici della storia dei tre fratelli?"
Il castano la ringraziò, preparandosi ad un sonnellino pomeridiano meritato dopo tutta quella fatica a scuola.
La storia e la voce gentile di Jaein cancellarono per un momento la grande confusione che era la sua testa, lasciando spazio a magie di un mondo lontano e di una fantasia innocente e bambina che tanto amava. Quella voce che tante volte da bambino, quando il suo papà non poteva stargli accanto, lo aveva accompagnato nel sonno, tornò a cullare i suoi pensieri.
Non riposava così bene da parecchio.

Spazio autrice
Ciao a tutti! Spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^
Ho voluto farvi esplorare un po' le prime interazioni del piccolo Kookie di 10 anni e di Jaein, che onestamente sto amando scrivere come personaggio.
Lei, è ispirata a tre persone: mia nonna paterna, che mi leggeva sempre le storie da piccola; la maestra che mi ha seguito quando alle elementari sono finita in ospedale ricoverata (mi leggeva anche le storie, dopo le lezioni) e infine alla mia nonna materna che mi ha cresciuta quasi come una mamma quando i miei genitori lavoravano tante ore per portare a casa soldi a sufficienza.
Spero vi piaccia come personaggio, e il suo rapporto con Jungkook tipo mamma-figlio non vi sia avverso.
Grazie per aver letto questo lunghissimo spazio autrice!
-Ely❤

𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora