Terrò nell'anima
Ogni piccolo momento
Passato accanto a te
Prima che il tempo
Mi porti via con sèJungkook si era svegliato piangendo, aveva fatto un incubo orribile a proposito di una sua possibile morte.
Erano le tre di notte, avrebbe voluto riaddormentarsi, ma aveva un male alla testa terrificante e lui aveva bisogno di prendere qualcosa per farsi passare il dolore o avrebbe faticato a riprendere sonno.
Suonò il campanello accanto al letto, ed un'infermiera arrivò immediatamente.
"Cosa succede, signorino Jeon?"
Il ragazzo era agitato. "H-ho male alla testa, ho paura... non ho nessuno qui."
La donna annuì, comprendeva la sua paura della solitudine, e di star male senza poter ricevere aiuto.
"Mi dispiace, ma non sono ammessi parenti se non durante certi orari, incluso quello notturno."
Lo fece sdraiare, provandogli la temperatura e constatando che non aveva nulla. "Una compressa di queste allevierà il dolore." Spiegò, gentilmente. "Il campanello è comunque qui in caso di bisogno."
Circa mezz'ora dopo, il dolore scomparve, permettendogli finalmente di riposare bene.Lo dimisero in mattinata, proprio in tempo per la scuola.
Aveva riposato tutta la notte, ed ora stava andando verso la scuola accompagnato da Jaein con la macchina.
"Fai il bravo, mostriciattolo." La sua infermiera gli accarezzò i capelli. "Mi raccomando, prendi con te la mascherina e stai attento all'holter."
Lui annuì, scendendo dall'auto ed avviandosi all'entrata dove lo stavano aspettando Jimin e Taehyung.
"Kookie! Come stai?" Domandò il primo, mentre il secondo gli mise in mano un sacchetto di carta con qualcosa dalla pasticceria di sua nonna.
"L'holter non mi causa fastidio, per il resto direi bene. Entriamo?"
Le prime due ore, avrebbero avuto matematica, ed era davvero noiosa.
Jimin-hyung sembrava cavarsela bene, e gli diede una mano con il compito a sorpresa che era stato organizzato da quel bastardo del professore.
Sperò di aver preso almeno la sufficienza, e ci pensò per tutto il tempo, fino all'ultima ora di lezione.
"Il fatto è che non sarebbe legale." Stava spiegando Taehyung, mentre uscivano. "Non può farvi fare un compito a sorpresa, è nei diritti degli studenti e dovreste farlo presente al preside."
Jimin annuì. "Il preside Min potrebbe decidere di non ascoltarci, però."
Jungkook aveva da obiettare. "Jimin-hyung, vi conoscete da tempo con il preside, perchè Yoongi-hyung è suo figlio. Forse se glielo chiedi tu potrebbe pensarci."
I due ragazzi nati nel 1995 sembrarono d'accordo con lui, e proprio in quel momento gli arrivò un messaggio da Hoseok: Yoongi gli aveva chiesto di uscire, quindi non poteva accompagnarlo a casa.
"Ci penso io. Oggi gli autobus fanno anche sciopero, ti posso accompagnare fino a casa tua a piedi." Si offrì Jimin."Ti accompagnerei a mia volta, ma devo partecipare ad un'audizione. Non sia mai che questa è la volta buona per una serie TV..." Il ragazzo dai capelli azzurri prese parola.
Sia lui che il biondino si complimentarono con Taehyung: fare un'audizione per una serie TV non era certo cosa da tutti. Inoltre, i drama piacevano molto in quel periodo.
"Che serie è?" Chiese, curioso.
"Hwarang. È un drama storico, voglio vedere se mi prendono. Voi andate pure, ci vediamo domani!"
Hwarang... nome interessante per una serie, aveva visto gli annunci del casting e a quanto pareva si trattava di una serie a tema storico, ambientata nell'epoca dei bei guerrieri Hwarang di Silla.
Nessuno aveva avuto ulteriori informazioni, ma era decisamente curioso. Studiando la storia coreana, era presente anche quell'epoca nei libri di scuola, ed ora sperava vivamente che la serie potesse essere più interessante della storia narrata su quelle pagine."Vuoi fermarti per pranzo?" Jungkook era contento di avere compagnia, mangiava quasi sempre da solo.
Suo padre era solitamente al lavoro, mentre Jaein spesso si occupava dei suoi studi a che se non tutti i giorni. Non era con lui 24 ore su 24, ma era pur sempre reperibile anche durante le sue ore libere in caso di bisogno.
"Va bene! Cosa si mangia?" Domandò, curioso.
Jungkook controllò il telefono-a debita distanza-per vedere cosa fosse stato preparato quel giorno.
"Ti piace il bibimbap, hyung?"
"Assolutamente sì! Va benissimo, grazie Kookie."
Era felice, molto felice.
Sapeva di provare qualcosa per lo hyung, e anche se sarebbe rimasto solo un amico per lui, Jungkook avrebbe potuto passarci del tempo assieme senza rovinare il loro rapporto.
Forse, parlando di sentimenti avrebbe finito con il fare confusione, pentendosi amaramente di tutto.
Sospirò, passandosi la mano tra i capelli: aveva un male atroce alla testa, sentiva il corpo debole, ma sperava fosse solo per l'attesa del pranzo.
Era stato poco bene la notte in ospedale, ma non voleva certo lasciare che un semplice male alla testa gli rovinasse un momento felice assieme al suo hyung!"Jungkookie?" Jimin lo guardò, preoccupato. Erano quasi arrivati a casa sua, mancavano giusto due altre villette a separarli da casa Jeon.
"Sì, hyung?"
"Mi sembri tanto pallido... sicuro di star bene? Vuoi tornare a casa e riposare subito? Possiamo pranzare insieme un altro giorno, se stai male." La voce del biondino gli arrivava quasi distante.
Jungkook scosse la testa, ignorando il dolore costante che provava in quel momento. "Sto bene, non preoccuparti per me. Ho solo un po' male alla testa, ma è semplice stanchezza. In più, deve essere perchè non ho ancora pranzato, capita sai?"
"Spero tu sia stato onesto con me. Io mi preoccupo solo per te, Kookie."
"Come fate tutti, qui." Una lacrima solitaria scese dalla sua guancia.
"Jungkook, è normale che io mi prenda cura di te. Sei mio amico, se io fossi nella tua situazione tu cosa faresti?"
Prima che potesse rispondere, vide il mondo attorno a sè cominciare a girare.
Sentì le braccia forti di Jimin avvolgere il suo corpo, la sua voce preoccupata.
"Jungkook, dovresti avvisarmi quando non ti senti bene... ti porto a casa, scotti."
Ottimo, probabilmente aveva la febbre e aveva appena mandato a fanculo un possibile pranzo romantico con lo hyung.
Quale delle due cose era la peggiore? Il pranzo saltato, ovviamente.
Mentre perdeva i sensi, pensò che forse al biondino doveva sembrare un caso perso, mentre invece Jungkook era semplicemente perso per lui.
"Grazie hyung..."
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𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction[Conclusa] 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧, 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤, 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞...