Tu, che hai nascosto le memorie di un passato rotto, a pezzi, frantumato.
Tu, che ti senti così male.
Non piangere, bambino,
Il tuo passato rimane parte di te, e i pezzi di puzzle si aggiusteranno un giorno, lo giuro."Mia madre e mio padre mi chiamavano Ggukk, da piccolo." Il castano aveva un tono davvero triste. "Il mio username... io, l'ho messo per ricordarmi di quei tempi, di quando il mio cuore non aveva problemi." Spiegò. "Quindi ti prego, non chiamarmi mai più così."
Jimin annuì. "Mi dispiace tanto Kookie, non volevo ferire i tuoi sentimenti."
Jungkook scosse la testa. "No, sono io ad essere stato troppo freddo con te, tu non hai fatto nulla di sbagliato. Anzi, sei davvero gentile, sei stato tutto quel tempo con la mascherina per starmi accanto."
Il ragazzo sorrise. "Tu la porti già tutte quelle ore a scuola, Kookie, per fortuna che a casa tua possiamo metterci anche distanti e toglierla, come ora."
"Ma normalmente una persona con il pacemaker non la usa, solo che la mia condizione è disastrosa, e serve un trapianto il prima possibile, quindi hanno paura che io mi prenda delle infezioni. Il mio cuore è fottutamente debole, hyung."
A Jimin dispiaceva davvero molto che dovesse passare tutto quel dolore, non se lo meritava affatto. Voleva tirarlo su di morale, così gli propose una cosa, mentre bevevano il latte al cioccolato che Jaein aveva portato loro.
"Ti devo una foto, vuoi?"
Jungkook sorrise. "Mi piacerebbe, anche se come ti ho detto non sono molto fotogenico..."
Il biondino ridacchiò. "Ma sta zitto, vieni bene nelle foto. Su, fai una posa stupida, così almeno ci facciamo due risate."Prima di andare a casa, Jimin controllò la foto di Jungkook, e rispose ai commenti che avevano lasciato i loro amici.
Jimin_mochi ma sono un bravo fotografo!
Hobi_core Koo, è caffè quello?!
Ggukk_97 latte al cioccolato...
Taehyung95 adoro ahahahaha sei proprio un bambino Kookie 🐰
AgustD mi trovo d'accordo
Ggukk_97 siete entrambi due brutte personeJimin era tornato a casa dopo aver salutato Jungkook, il signor Jeon e Jaein, e per non farlo tornare a casa da solo con quel buio gli avevano chiamato un Uber per far sì che potesse tornare in sicurezza.
Il padre del più piccolo aveva voluto a tutti i costi pagare il taxi per Jimin, e nonostante le proteste del biondino lo aveva praticamente obbligato, facendo ridere Jungkook per via dell'espressione contrariata del più grande.
Si sedette nel sedile dietro, indicando al guidatore dell'Uber dove si trovava casa sua.
Fuori la città era già addormentata, ma lui nella sua mente aveva solo e solamente Jungkook.
Il suo sorriso, i suoi pianti, gli abbracci, il dormire insieme... quest'ultima cosa un po' perversa ma non intesa così, i momenti in cui avevano parlato ed il ragazzo si era aperto con lui.
Che pensieri pervertiti
Aveva fatto bene a rimanere lì accanto a Jungkook, si sentiva felice di aver fatto quella scelta. Si meritava degli amici sinceri, qualcuno su cui contare quando aveva bisogno.
E se il suo passato gli aveva lasciato delle cicatrici nell'anima, Jimin lo capiva, perchè sapeva cosa si prova a sperimentare il dolore.
Forse, le ferite di entrambi avrebbero potuto diventare meno dolorose se fossero rimasti insieme.
Forse..."Namjoon! Sono a casa." Avvisò, chiudendosi la porta alle spalle.
"Hey, Jimin. Dove sei stato?" Domandò il più grande, mentre Jimin verificava che la cucina fosse ancora tutta intera: a parte il disordine, non sembrava esserci nulla di rotto o qualche elettrodomestico scoppiato.
"A casa di un amico, si chiama Jungkook."
Vide l'espressione dell'altro farsi cupa. "J-Jungkook hai detto?"
"Sì, Jeon Jungkook. Lo conosci?"
Il maggiore annuì. "Sì. Io e lui eravamo amici, anni fa." Spiegò, a bassa voce. "Ed io ho fatto il grande errore di abbandonarlo come il più stupido degli stupidi."
Jimin si sedette sul divano con il suo coinquilino, aspettando che raccontasse.
"Una mia parente aveva un problema al cuore, proprio come Jungkook. Ero abbastanza giovane all'epoca, vedere mia cugina morire sotto i miei occhi dopo un'operazione mi traumatizzò. Non dissi nulla a Kookie, ma avevo realizzato che anche la sua vita era appesa ad un filo." Spiegò Namjoon, con tono avvilito. I suoi occhi scuri erano persi nei ricordi, era nervoso e triste allo stesso tempo, doveva essere difficile per lui raccontare qualcosa di così tanto personale. "Il problema... fu che avevo troppa paura di dirgli cosa era successo a mia cugina, così trovai la scusa più idiota del mondo e abbandonai lui ed Hoseok, l'amico che avevamo in comune."
Namjoon sembrava sinceramente dispiaciuto, stava trattenendo le lacrime e Jimin si sentì male per lui. Perchè cercare di essere forti quando soffriva così? Era un controsenso.
"Namjoon-hyung, queste cose possono capitare, eri più piccolo di ora e non lo hai fatto per ferirlo, ma per cercare di proteggerlo. Cosa hai utilizzato come scusa?"
"H-ho detto a Jungkook che per me la sua condizione di salute era solo un peso... e sono corso via come un cretino, rifugiandomi nell'angolo vicino al parco giochi. L'ho sentito piangere tra le braccia di Hoseok, avrei così tanto voluto tornare indietro, credimi. Da quel giorno ho deciso di cambiare scuola, per non rivederli più, ma ora me ne pento così tanto."
Jimin annuì, era una storia da spezzare il cuore, e avrebbe davvero voluto aiutare quei tre a spiegare la faccenda e risolvere la diatriba. Non pretendeva certo di farli tornare amici, ma almeno di dare a Jungkook la spiegazione che meritava per mettersi l'anima in pace, e far sentire Namjoon meglio.
"Ho un'idea." Spiegò Jimin, con un sorrisetto. "Devo solo contattare un paio di persone... domani sera non prenderti impegni, okay?"
"Cosa pensi di fare?!"
"Risolvere qualcosa che necessita di essere chiarito da anni ormai. Lascia fare a me, vedrai che non te ne pentirai, e ti sentirai molto meglio. Conosco anche Hoseok, farò tutto io. Hyung, per quanto ti riguarda beh... che ne dici di andare a pulire quel disastro che hai fatto nella nostra cucina?"
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𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction[Conclusa] 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧, 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤, 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞...