E alla fine dei conti,
Le cose cambiano,
le persone cambiano,
e forse le cose più inaspettate accadono proprio quando ne abbiamo più bisognoJungkook aveva ricevuto una richiesta davvero speciale da parte del suo hyung: andare a casa sua, a quanto pare voleva presentargli una persona.
Suo padre gli aveva dato il permesso, a patto che si vestisse bene e si mettesse la mascherina.
Aveva indossato un paio di pantaloni neri aderenti, una camicia nera di flanella e un paio di orecchini color argento pendenti. Dopo aver indossato le scarpe più carine che possedeva, prese il suo zainetto e controllò di avere tutto: una mascherina di scorta in caso la sua si fosse rotta, dell'aspirina che i medici gli raccomandavano di portare con sè, una certificazione con tutte le sue informazioni necessarie e un foglio con il numero di telefono di suo padre e quello di Jaein.
Prese l'acqua-era sicuro Jimin ne avesse, ma ne portava comunque quando girava-e mise anche quella nello zaino.
Una volta pronto, prese un Uber per andare dritto dritto a casa del biondino, che gli aveva scritto l'indirizzo di casa sua per messaggio su whatsapp web dal pc."Hey, Jungkook! Vieni, entra pure." Lo invitò lo hyung, aprendo la porta con un sorriso gentile. "Ho invitato anche Hoseok, immaginavo ti avrebbe fatto piacere... oh, sei molto elegante."
Il castano arrossì, per fortuna non lo aveva notato grazie alla mascherina.
"G-grazie hyung, con permesso." Entrò in casa, sedendosi sul divano dove stava anche Hoseok, che al contrario suo aveva una mise in puro stile Hobicore: pantaloni larghi, maglia colorata e varie collane, braccialetti e accessori, che ovviamente addosso a lui stavano benissimo.
"Ho pensato che sarebbe stato carino presentarvi il mio coinquilino." Spiegò Jimin-hyung. Jungkook era curioso, chi poteva mai essere?
"Perchè non entri ora, mh?"
Ma di certo, non si sarebbe aspettato di vedere lui."N-Namjoon, sei tu?"
Jungkook si nascose dietro ad Hoseok, spaventato.
Non poteva essere, cosa ci faceva lui lì? Quel ragazzo che lo aveva distrutto quando era ancora un bambino? Colui che era scappato trattandolo di merda, che lo aveva fatto sentire così male, profondamente sbagliato ed in colpa per il suo problema al cuore.
Kim Namjoon, che detestava con tutto sè stesso ma che allo stesso tempo gli mancava terribilmente.
"Jungkook..." Namjoon impallidì, sembrava agitato quanto lui e probabilmente non sapeva cosa dire. "S-sono il coinquilino di Jimin da un po' di tempo, e volevo incontrare te ed Hobi."
"Dovresti solo vergognarti per aver osato parlargli." Hoseok intervenne in quel momento, con tono duro, faceva quasi paura. "Sai benissimo che quello che hai fatto è imperdonabile Nam, anche se eri più giovane, non era il caso." Continuò il rosso, severo ed evidentemente incazzato.
"Ero piccolo, Hoseok, non sapevo un cazzo del mondo ed ero terrorizzato che potesse succedergli qualcosa!" Cercò d spiegare Namjoon, Jungkook stava seguendo tutto con le lacrime agli occhi.
Jimin probabilmente non ci stava capendo niente in tutta quella storia, ma rimase a guardare.
"Io e te abbiamo la stessa età, ma non ho mai abbandonato Jungkook, mai. Anche se avevo paura, sono rimasto accanto a lui." Fece notare Hoseok.
Jungkook parlò, non riusciva a vederli così. "Smettete di litigare, vi prego." Chiese, trattenendo le lacrime.
Il passato faceva male, e trovarsi ad affrontarlo era peggio, ma voleva capire se c'era davvero un motivo dietro e perchè mai Namjoon-hyung aveva deciso di parlare con lui dopo tanto tempo da quel giorno.
"So di non avervene mai parlato, ma mia cugina aveva lo stesso problema di Kookie. È morta a causa di questo ed io... io non volevo soffrire di nuovo. Non sapevo come dirtelo Jungkook, non volevo farti stare male, così sono scappato con una scusa stupida dicendo che per me era solo un fardello la tua malattia e un sacco di altre cose orribili, ma non le ho mai pensate. Quando ti ho detto che la mia cuginetta si era trasferita beh, era tutta una bugia. S-se ti sembra assurda come possibile scusa puoi andare direttamente al cimitero di Seoul dove riposa ora e verificare tu stesso." Il viso del ragazzo più grande che per tanto tempo aveva considerato un amico era coperto dalle lacrime. "Non mi importa se non mi crederete, amici miei, avevo bisogno di dirvelo, ma non ho mai trovato il coraggio. Dopo aver scoperto che Jimin vi conosceva mi era sembrato il momento perfetto e così beh, oggi l'ho fatto. Mi fa piacere vedere tu stia abbastanza bene, Kookie. Ora tolgo il disturbo, torno più tardi Jimin."
"Nam-hyung." La voce di Jungkook era spezzata dal pianto. "Davvero tua cugina..." Non ci credeva, aveva passato tutto quello e per non spaventarlo si era nascosto dietro una bugia, ignaro che già da ragazzino Jungkook sapesse bene a cosa andava incontro.
"Sì, Jungkook, davvero. Adesso-"
In un gesto impulsivo, Jungkook raggiunse l'amico, prendendolo per la maglia. "Ti prego non andare via, non andartene di nuovo." Sussurrò, in lacrime.
Namjoon si voltò. "Ma io ti ho ferito Jungkook, so che hai sofferto tanto, è una ferita ancora aperta e mi sentirei un codardo."
Il più piccolo scosse la testa. "No hyung, ora che mi hai spiegato la storia ho capito. Non hai voluto dirmelo per paura della mia reazione, ed eri spaventato. Eravamo ancora piccoli, e avevi perso tua cugina, non posso arrabbiarmi con te ora che so tutta la storia."
Il castano aprì le braccia, invitando l'altro in un abbraccio. "Mi sei mancato tanto."
Namjoon lo strinse a sè. "Anche tu Kookie, anche tu. Ti pensavo ogni giorno, pensavo a te e a Hobi, a come sono stato uno stronzo..."
Dopo qualche minuto passato ad abbracciarsi, il suo ora ritrovato amico chiese ad Hoseok se potevano uscire un attimo per parlare.
Jimin, invece, si occupò di Jungkook. "Su, asciuga quelle lacrime, ora va tutto bene."
Il ragazzo annuì, facendo come richiesto dal più grande. "Scusami per questa storia, Jimin-hyung."
"Non serve che ti scusi, l'importante è che abbiate fatto pace."Dalla porta, per fortuna, rientrarono senza essersi uccisi sia Hoseok che Namjoon.
Fecero capire che andava tutto bene, rassicurarono Jungkook con un abbraccio, nel quale alla fine venne coinvolto anche un curioso ma felice Jimin.
Per festeggiare? Pizza, ovviamente.
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𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction[Conclusa] 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧, 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤, 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞...