ARRENDITI ALL'AMORE

Capitolo 31 - Emily

Emily

Vengo leggermente scossa, questo mi fa svegliare, aprendo gli occhi sono leggermente confusa in un primo momento.
La luce che entra dalla finestra mi acceca, mi appunto mentalmente che dovrò oggi stesso andare a comprare delle tende per evitare altri risvegli simili.

Aspetta, ma io ho le tende doppie in camera proprio per questo.

Riapro gli occhi e gradualmente metto a fuoco, vedo bene dove mi trovo.
Non è il mio armadio tre ante in mogano chiaro, le mie pareti non sono bianche, non ho una sedia piena di vestiti buttati alla rinfusa , non sono le mie lenzuola azzurre con i fiori bianchi.

Mi volto e mi spunta un sorriso nel vederlo accanto a me, ma questo sorriso ha vita solo pochi istanti; lui è lì che fissa il soffitto.
D'un tratto mi sale l'ansia nel vederlo così, torna la paura di soffrire nuovamente, torna la paura di correre troppo e di innamorarmi, la paura di aver fatto la scelta sbagliata.
Il mio cuore è ancora incerottato.

La mia voce lo risveglia dal suo stato di trance.
<<Il soffitto è così interessante? >>

Mi sorride e sinceramente sento una stretta allo stomaco per la visione che mi trovo davanti, capelli spettinati, torso nudo leggermente muscoloso, occhi che mi catturano come sempre, e assaporo questo spettacolo di prima mattina.
Ad un tratto vedo il suo viso cambiare espressione, di corsa si alza dal letto e inizia a vestirsi trasudando panico in ogni gesto.

<<Alex che stai facendo? >>

<<Devi scusarmi Emily, devo andare, è davvero tardi per me. Mi sono ricordato di un impegno importante a lavoro. >>

Non incrocia mai il suo sguardo col mio.
Con la camicia ancora aperta e il jeans sbottonato, prende il telefono dal comodino e va via.

Non posso crederci, non capisco proprio cosa cavolo sia successo, mi ha lasciata qui nel suo letto senza una parola, è letteralmente fuggito via.
Credevo che questo accadesse solo dopo una notte di sesso fra due ubriachi, al mattino ti svegli e ti dici "che cavolo ho combinato"!
Beh, io ho battuto tutti i record, ho provocato una reazione di panico post sesso, senza il sesso.
Dovrei vincere il premio per la più sfigata.

Mi rivesto nervosamente ed esco dalla sua stanza borbottando a tratti e ripetendo ad alta voce epiteti poco carini.

Ma chi si crede di essere?

In questo momento sto pensando che lui è uno stronzo per essere scappato, ed io una cogliona ad averlo scelto al posto di Paolo.

Per fortuna non ci sono andata a letto.

Attraverso il salotto a passo spedito ignorando il povero Claudio che mi fissa con la bocca semiaperta.
Evidentemente si è reso conto che non è proprio il caso di provare ad interagire con me, figuriamoci a chiedermi il perché del mio comportamento.
Infatti non fiata.

Scelta intelligente.

Al momento sono davvero fuori di me e non voglio trattarlo male visto che non c'entra nulla.
La giornata non è iniziata nel modo migliore, se solo me lo ritrovassi davanti gli arriverebbe un calcio dove non batte il sole.

Rientro in casa mia sbattendo la porta con tutta la rabbia che ho addosso, ancora borbottando vado verso camera , sbatto anche quella così forte che i vetri del balcone tremano.
Dopo qualche secondo entrano le ragazze.

<<Ma che cavolo è successo Emily? >>
Mi chiede Sara preoccupata.

<<Maledizione, stavo dormendo, ma che modi sono? >>
Si lamenta Emma  sbadigliando.