Capitolo 43 - Alex

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Alex

Sono appena tornato da lavoro e passo da lei per un semplice saluto, ormai è diventata un'abitudine.
Non riesco a fare a meno di vederla, di toccarla, le cose stanno davvero procedendo bene tra noi.

<<Ciao fidanzato. >>
È Sara ad aprirmi e deridermi con questa etichetta, sorrido ed entro.

Subito dal corridoio spunta Emma, anche lei non perde occasione per prenderci in giro.
<<Ciao, la tua "occhi a cuoricino" è in cucina. >>

Queste due sono giorni che ci sbeffeggiano, sono proprio tremende, ha ragione Michele quando dice che insieme fanno paura ed è meglio rigare dritto.

Vado dalla mia ragazza e l'abbraccio da dietro, le poso un bacio sulla guancia e l'avvolgo fra le mie braccia, inspiro il dolce profumo di vaniglia.

<<Cos'hai cucinato?
Si sente un buon odorino già dall'ingresso. >>
È intenta a riordinare i vari ingredienti sparsi sul tavolo.

<<Ho fatto un dolcino per domani. >>
Risponde contenta, mi piace vederla così, allegra e spensierata.

<<Perché? Cosa succede domani? >>
Mi burlo di lei facendo il finto tonto.
Non avrei dovuto, mi becco una gomitata nello stomaco.

<<Alex, hai promesso che avresti cucinato per noi due, a casa tua, soli soletti. >>
Si volta fra le mie braccia e ora siamo occhi negli occhi.

<<Non c'era bisogno del dolce, ho tutte le intenzioni di mangiare te. >>
Sussurro per evitare di farmi sentire dalle sue amiche.

<<Potrebbe essere interessante. >>
Risponde con un tono di voce basso e sensuale, accarezza il mio petto con un leggero tocco, la mano risale fino a sfiorare con l'indice le mie labbra.
L'effetto che ha su di me questa donna è impressionante, tutto di lei mi attrae, il richiamo delle sue labbra è troppo forte per poter resistere, la bacio.

Ancora non ci credo che sia mia.

<<Avrei voglia di mandare al diavolo mio fratello e Gianluca, rimandare la serata con loro per anticipare la nostra. >>
Lei da brava stronza in risposta mi bacia dietro l'orecchio, sono pieno di brividi.

<<Non puoi, serata fra maschietti per te, serata fra femminucce per me. >>
Mi dice fra un bacio a fior di labbra e un altro.

Sbuffo rumorosamente.
<<Ok, vado. >>

Rientrando da me, trovo già il mio amico che ride di gusto con mio fratello.
<<Finalmente. >>
Mi accoglie Gianluca.

<<Sono andato a salutare Emily. >>

<<Ti ha proprio preso per le palle questa ragazza. >>
Sghignazza sotto i baffi.
Gli alzo il medio.

<<Lascialo stare, è innamorato. >>

Ma che cazzo dice?
Le solite perle di mio fratello.

<<Non sono innamorato, sto bene con lei, per ora questo mi basta. >>
Dicendo questo, vedo Claudio guardarmi male.
Lo ignoro cambiando discorso.
<<Avete ordinato le pizze? >>
Chiedo affamato con lo stomaco che brontola.

<<Si, tranquillo. Io ho portato le birre, stasera partita e poi strip club. >>

Volto di scatto la testa verso il mio amico, poi guardo mio fratello, anche lui è serio.
Cazzo, non ci credo, spero mi stiano prendendo in giro, non tanto per Gianluca, quanto per Claudio.
Siamo riusciti solo una volta a trascinarlo in un posto simile, neanche noi siamo clienti abituali, però un paio di volte ci siamo andati.
Adesso non mi sembra il caso.
Ad un tratto entrambi scoppiano ridere e lí, capisco di aver fatto la figura del coglione.

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