Capitolo 49 - Alex

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Alex

Dopo l'ennesima nottataccia passata ad arrovellarmi il cervello sul comportamento strano di Emily, mia cugina torna all'attacco a colazione.

<<Allora, la tua fidanzata dv è? >>
Dice sistemandosi i lunghi capelli neri in una coda alta osservando la sua immagine allo specchio ovale, situato alla parete all'entrata.

<<Annalisa, basta. >>
Rispondo con tono alterato guardandola male.

<< Alex, mi hai detto tu di essere gentile, quindi voglio passare del tempo con lei. >>
Il finto sorriso che accompagna questa frase è fastidioso.

Ritorno a sorseggiare il mio tazzone di latte e caffè per evitare di risponderla male, ma lei continua.

<<Perché non la chiami e le chiedi quando è libera, potremmo andare a fare shopping insieme. >>
Queste sua richiesta mi puzza, ma vorrei legassero un minimo, magari potrebbe servire.
Prendo il tel e la chiamo, suona a vuoto quindi decido di mandarle un mex, quando avrà tempo mi chiamerà lei.

Passano quattro ore e di Emily non vi è traccia, la chiamo nuovamente ma non risponde, le mando altri due messaggi, niente.
Questo comportamento è davvero strano, e sinceramente inizio ad essere preoccupato.

<<Alex, ascolta tua cugina, io lo dico perché ti voglio davvero bene, non farti incantare di nuovo da una donna. >>
Posa un bacio sulla mia guancia e si inoltra nella mia stanza che al momento sto dividendo con lei, mentre Riccardo dorme con Claudio.

Mi fido della mia rossa, ho sbagliato ieri a sbirciare nel suo telefono, dovrò confessarglielo.
Tra noi va alla grande e le emozioni che mi trasmette mi travolgono senza scampo. Annalisa si sbaglia, lei è diversa, ci sarà una spiegazione logica per il suo comportamento.

Finalmente quando rientra nel pomeriggio bussa alla mia porta.
<<Ciao Fidanzato. >>
Questo è diventato il nostro saluto ormai.
Sinceramente sono un tantino incazzato.

<<Che fine hai fatto? >>
Le chiedo in modo un po' scorbutico.

<<Ero fuori con Daniele, ho dimenticato il telefono a casa stamattina.
Scusa, ti sei preoccupato? >>
Mi dà un bacio a stampo, sono uno stupido.

Passiamo un po' di tempo insieme con Riccardo, mi fa piacere constatare che vanno molto d'accordo, cosa che di certo non posso dire di Annalisa.
Appena rientra dello shopping, dal quale abbiamo incastrato Claudio, la saluta appena, poi inizia l'interrogatorio.

<<Emily, volevo chiederti di accompagnarmi per negozi, per fare due chiacchiere in realtà. Che fine hai fatto? >>
Le dice la mora.

La mia ragazza sbarra gli occhi, palesemente incredula a questa proposta.
<<Oh mi dispiace, ero a lavoro e ho dimenticato il telefono a casa. >>
Dice Emily.

<<Sei sfuggente o sbaglio, già da ieri sera al locale ho notato che eri strana, come mai?
Aspettavi il tuo ex? >>
Osa dire mia cugina.

La rossa si irrigidisce ed usa un tono alterato.
<<Come scusa? >>

<<Annalisa, basta. >>
Ringhio duro.

Dopo pochi convenevoli, la rossa va via dicendo di non voler essere di troppo per qualcuno, è l'ultima sera che possiamo passare con i nostri cugini.

<<Mi dispiace. >>
Le dico serio mentre siamo davanti la porta di casa sua.

<<Non voglio parlarne. >>
Mi dice sbruffando, è palesemente nervosa, poi continua.
<<Domani ho la mattinata libera, potremmo approfittare della tua pausa pranzo, vengo io da te.
Poi mi passa a prendere Daniele, abbiamo un appuntamento con un cliente nel primo pomeriggio. >>

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