Capitolo 23

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Oggi ripartono le lezioni per tutti e se da una parte ne sono entusiasta, dall'altra qualche giorno in più di riposo, non mi sarebbe dispiaciuto.
Vedere il maestro Montesso di mattina è un colpo al cuore; pretende già dalle prime ore del sorgere del sole, tecnica e dinamica quando io ancora cerco di tenere aperti gli occhi e di non addormentarmi in piedi come i cavalli.
Per fortuna da quando è arrivato Tommaso, le lezioni di classico sono più divertenti, infatti con il suo carattere solare ed energico, riesce a farla vivere meglio e in un modo più leggero a tutti.
Finito con classico, oggi la sala in cui Simone mi mostrerà la coreografia, che dovrò preparare è la cinque e così mi dirigo con il mio borsone in spalla.
" buongiorno Giuli, come stai? Come è andata la Vigilia e Natale? " esclama con il suo bel sorriso, il professionista che fin da quando sono entrata mi segue.
" Simo! Tutto bene dai... sono stati solo tre i giorni di riposo, infatti sono ancora un po' stanca però tutt'apposto. E te? "
" lo so che ti sei fermata per poco, ma la vita da professionista è questa! Anche a me Natale è andato bene... allora, vediamo la coreo che dobbiamo preparare okay? "
Annuisco e immediatamente ci mettiamo al lavoro.
La canzone e i passi mi piacciono molto, perciò seppur stanca, perché riprendere i ritmi quando ti fermi è dura, cerco di dare il meglio di me e finito di provare, arriva l'ora di pranzo che tanto aspettavo.
Ieri con Sangio, dopo essere palesemente ceduta e aver mandato a quel paese la promessa fatta a Leo e Kika di non essere sottona, perdonandolo subito per come si era comportato, ho passato il resto della giornata sdraiata con lui e sinceramente non me ne pento.
Prima di andare a dormire poi, mi ha detto che mi avrebbe tenuto il posto vicino in sala relax per mangiare insieme, ed ecco perché non vedevo l'ora arrivasse mezzogiorno.
Appena mi vede entrare, sorride e contraccambio.
Ormai non riesco più a controllare niente quando lo vedo, 'come se l'avessi mai fatto', mi prende in giro una vocina nella mia testa.
" ti aspettavo "
" scusa ma ho finito un po' tardi "
" tranquilla, andata bene a lezione? "
" si, anche se è tosta riprendere quando passi giorni a dormire e basta "
" immagino... anche io ho fatto fatica sta mattina a svegliarmi! Mi sa che tutti avremmo voluto qualche giorno in più per riposare, però vedila così... tra meno di due giorni è capodanno e ci rilasseremo"
" non vedo l'ora "
Passiamo il pranzo a parlare tra di noi e dentro di me vorrei dirgli quanto sarebbe bello trascorrere insieme ogni giorno così.
Ci viene naturale raccontare come vanno le lezioni, quali sono i nostri pensieri e le nostre paure.
Sangio è la mia carica d'energia giornaliera.
Come diceva Kika, il mio umore cambia a seconda di come sta lui, e so che da una parte è pericolosa come cosa perché rischio di soffrirci, ma dall'altra non posso farci niente.
" ci vediamo più tardi che ho lezione adesso " mi dice, prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e uscire dalla sala relax.
Diverse ore dopo quando torno in casetta, mi dirigo subito verso la cucina per mangiare qualcosa.
Ogni volta che ballo, quando finisco, mi viene una fame incredibile, ed ecco perché appena trovo una mela in frigo l'addento, senza pensare di chi sia.
" quella era mia! " esclama Raffaele, guardandomi male.
" scusami avevo troppa fame "
" sei sempre la solita "
" mi farò perdonare Raffa! "
" non ti credo, ma okay "
" sai se Sangio è tornato a casa? "
" si già da un'ora, credo sia in camera a dormire "
" allora vado a fare la sottona " annuncio scoppiando a ridere e ricevendo degli sguardi divertiti di Raffa, Enula e Ric, che scuote la testa.
Ormai lo sanno tutti del mio interesse per Sangio e dopo gli ultimi giorni Rosa e Aka mi hanno detto che credono davvero che anche lui provi lo stesso nei miei confronti.
Ecco perché seppur un po' timidamente, decido di raggiungerlo nella sua stanza e quando apro la porta, noto che sta dormendo tutto rannicchiato sul suo letto.
È così tenero.
Silenziosamente entro e una volta davanti, con la mano cerco delicatamente di svegliarlo con delle carezze.
Quando i suoi bellissimi occhi blu mare si aprono, mi ci immergo totalmente come se fosse il posto più bello in cui andare.
Senza dire una parola, si sposta facendo spazio nel letto e dopo un cenno leggero del capo, capisco che vuole che mi sdraia vicino a lui e con nessuna esitazione lo faccio.
Restiamo per alcuni minuti fissi a guardarci senza fare altro, poi le sue mani mi spostano ancora più vicino a lui e abbracciano il mio corpo.
Sento il cuore iniziare a battere velocemente.
Con la mano si porta avanti il cappuccio della felpa arancione che indossa, per coprirsi dalle telecamere.
" non posso mandarti via " sussurra al mio orecchio.
" non posso ... starti distante " continua dopo aver fatto un respiro profondo.
Poi con una dolcezza infinita, posa una mano sul mio viso e le sue labbra incontrano le mie.
Inizia con dei baci leggeri, uno dietro l'altro... forse ha intuito che è la mia prima volta, ma non si ferma,  perché ha capito che desidero tanto quanto lui baciarlo, ed ecco che dopo avermi dato dei baci a stampo, cerca di approfondire senza nessuna irruenza, ma solo con tanta dolcezza e così perdo totalmente il controllo, la razionalità si va a farsi fottere, l'ansia di non saper cosa fare scompare e mi lascio guidare da lui in questo momento solo nostro.
Le sue gambe si intrecciano alle mie e non so come, riesce a farmi avvicinare ancora di più.
Le sue braccia circondano il mio viso e il suo profumo invade le mie narici, mandandomi in corto circuito.
I respiri di entrambi sono così profondi, che fanno capire quanto questo bacio era desiderato e sentire con la mano poggiata sul suo petto, il cuore battere velocemente quasi quanto il mio, mi provoca delle emozioni indescrivibili.
" Giulia!! Dobbiamo andare a provare la coreografia di Sam! Noi iniziamo... cinque minuti e devi esserci anche tu!" grida una voce dall'altra stanza, facendo allontanare di pochi centimetri Sangio da me.
Non so nemmeno chi abbia parlato, sono così persa di lui che potrebbe anche essere arrivato Giuliano Peparini, mio idolo di sempre, e non lo calcolerei.
" devi andare mi sa " afferma però quel ragazzo accanto a me, che a differenza mia il controllo e la razionalità è riuscito già a riacquisirla.
Non riesco nemmeno a parlare e così scuoto solo il capo e lo stringo forte nuovamente a me.
Non voglio andare.
Non ora.
Lo sento sorridere e dopo una carezza sul viso riavvicina le sue labbra alle mie e mi lascia un altro bacio, che mi destabilizza ancora di più.
" devi andare, se no Martina inizia a rompere "
Ha ragione, devo riprendermi, anche perché se no la mia amica sarebbe capace di venirmi a prendere di peso e non mi sembra il caso. In più la coreografia che dobbiamo andare a provare è molto importante per Sam e non posso deluderlo.
Così dopo esserci scambiati ancora una volta uno sguardo, lascio quel ricciolino sul suo letto e a malincuore esco dalla casetta, correndo per raggiungere la sala sei dove proveremo.
Una volta arrivata, Tommy vedendo quanto sono accaldata, mi guarda confuso.
" amore, perché sei sudata? Dov'eri? "
Scoppio a ridere e mi butto a terra sotto lo sguardo sempre più confuso di Tommy e Riccardo che è davanti a me.
" non avevi lezione, giusto? " continua il primo e vedendo che cerco di ignorare le sue domande, Ric che ormai mi conosce, sorride.
" è successo qualcosa " afferma
" ho il fiatone " riesco a dire togliendomi le scarpe e la felpa che ho addosso.
Mamma che caldo, è normale?
" perché hai fatto una corsa? " insiste Tommaso, volendo capire che ho combinato.
" no " esclamo e poi quando vedo Marti che ha smesso di parlare con Rosa, la guardo e lei subito capisce.
" vi siete baciati? " sussurra facendo sì che la possa sentire solo io.
Scoppio a ridere e lei grida iniziando a rincorrermi dato che stavo scappando.
" Sam! Sam scusa un attimo " esclama lei e poi mi prende per mano e mi porta fuori dalla sala per sapere di più.
" Lola come è stato? "
" non ci sto capendo niente "
" ecco perché non mi ha risposto quando ti ho chiamata prima! Avevo capito fossi con lui, ma non sapevo vi stavate baciando "
" era il mio primo bacio Marti "
" primo primo? "
" si "
" amore! Ti è piaciuto? "
" si ... tanto "
" ragazze scusate, ma dobbiamo iniziare perché solo per due ore ci hanno dato la sala " dice Ric interrompendoci.
Così ancora super emozionata, cerco di concentrarmi sui passi che Samuele ha pensato, anche se la testa è fissa su Sangio.
Quando terminiamo di provare, Rosa è la prima ad andare a casa, perché dice di sentirsi poco bene, mentre noi altri restiamo per qualche minuto a parlare e Martina subito, cerca di far capire ai ragazzi quello che mi è successo prima di arrivare qui in sala.
Appena i miei occhi incontrano quelli di Sam, non riesco a trattenermi dal raccontarglielo e così prendo coraggio e decido di dire io nei dettagli.
" per me era il primo " esclamo abbracciando Sam, dopo aver sputato il rospo.
" a diciotto anni ho dato il primo, pensavo a quaranta l'avrei dato " continuo facendo scoppiare a ridere Riccardo.
" è il primo bacio? " domanda il mio Sam che mi tiene ancora stretta.
" si "
" ma il primo bacio serio? "
" non ha mai dato neanche un bacio a stampo" risponde Martina al posto mio.
" è stato bello? " domanda Tommy, che ha guardato per tutto il tempo sorridendo senza dire una parola.
" si "
" beh allora dato che era il primo bacio, torniamo subito dal tuo Sangiovanni così fai pratica " esclama quel cretino di Riccardo facendo ridere tutti.
Non vedo l'ora di vederlo.

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