Capitolo 68

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" è stato un colpo basso prima... " sussurra Sangio sdraiato sul mio letto con il viso nascosto nell'incavo del mio collo.
" cosa? "
" quella battuta che hai fatto su Evandro "
" intendi quando Maria ha chiesto chi è il più figo? "
" si "
" beh è vero "
" stronzetta "
" scherzo Sanjuan! Sei tu il più bello "
" no no ormai hai detto che è Evandro, va bene così" " come sei permaloso oh! "
" senti chi parla "
" e tu hai detto una bugia comunque "
" quando? "
" dopo che Maria ha chiesto chi era il più figo, ha chiesto chi era la più carina e tu hai mentito dicendo che sono io, quando sappiamo che è Gaia la più bella"
" e chi lo dice? "
" è cosi! Lo dicevate anche quella volta te, Deddy e Aka"
" scherzavamo "
" non è vero "
" per me sei tu la più bella, già lo sai... sei tu che credi che Evandro sia il più figo "
Alzo gli occhi al cielo e scoppio a ridere per questa sua ossessione sulla mia battuta di prima.
Scherzavo davvero, lo sa anche lui, però gli piace così tanto torturarmi che sono certa andrà avanti per giorni con sta storia.
Mannaggia che pazienza che ci vuole con te Sanjuan.
" belli io voglio andare a dormire! Perciò Sangio via da qua " esclama Martina entrando in camera e battendo le mani come a voler farci capire di darci una mossa.
Totalmente in modo scoordinato e privo di forze, si alza dal mio letto e dopo avermi lasciato un veloce bacio sulle labbra se ne va via, facendomi già percepire la sua mancanza... quanto vorrei dormire con lui!
" sono stata fin troppo clemente Lola, sono quasi le due di notte... io non reggo sti ritmi! " continua dicendomi ancora una volta la mia compagna di stanza, mentre si toglie i vestiti per mettersi il pigiama.
" scusa hai ragione, la prossima volta restiamo in salotto "
" ecco brava fate così! Rosa non so come riesca a dormire con voi che parlate, ma io non ce la faccio proprio "
" sisi non ti preoccupare "
" perfetto! Buonanotte "
" notte Marti "
Non faccio in tempo a pensare alle cose che dovrò fare domani, che una stanchezza incredibile mi investe e così per la prima volta, senza l'aiuto di gocce per farmi rilassare, mi addormento.
Il mattino seguente, dopo essermi alzata, grazie a Sam che ormai ha preso il ruolo di sveglia umana personale, le lezioni ricominciano e così anche il solito tram tram che anche se sta diventando sempre più duro, è comunque soddisfacente, dato che si tratta di ciò che desidero fare nella mia vita.
" ragazzi, soprattutto i ballerini... potete sedervi sulle grandinate? Ho una comunicazione da farvi " annuncia Maria e così nonostante siamo tutti sudati e stanchi, dato che siamo appena rientrati dalle lezioni, ci accomodiamo e un mix di ansia e curiosità inizia a farsi spazio dentro me.
Chissà che vorrà dirci! E poi perché solo a noi ballerini?
" come sapete, ai professori in questi mesi sono stati dati vari strumenti per valutare il vostro percorso e per decidere se farvi proseguire o meno. Qualche giorno fa i cantanti si sono esibiti con delle cover, valutate da J-Ax il qualche dopo averli ascoltati, ha stabilito una classifica che è stata già presa in visione dai docenti di canto; oggi verrà fatta un'ulteriore classifica, ma solo per voi ballerini! A valutarvi sarà un ospite davvero speciale.... Guardate il video che comparirà sul monitor per capire di chi si tratta! "
Immediatamente gli occhi di tutti noi si concentrano sulle immagini che vengono proiettate e quando compare il nome di ' David Parson ' per poco non mi viene un colpo.
Oh mannaggia! Davvero?
David Parson ci guarderà ballare? Guarderà me?
No, non è possibile.
" sarà proprio lui ragazzi! Collegato in videochiamata da New York, osserverà e valuterà ciascuno di voi."continua a spiegarci Maria.
" che dobbiamo ballare? " domanda Serena, che dal tono di voce riconosco essere agitata.
" sarà un'improvvisazione! Verrà messa una base e voi dovrete ballare " le risponde e all'istante tutto l'entusiasmo e la felicità che provavo nel sapere di ballare davanti ad un uomo così noto nel mondo della danza, si gela.
Improvvisare... io non lo so fare.
Non è una cosa alla quale sono abituata, io non improvviso ormai da anni e se qualche volta è successo è avvenuto nella mia cameretta a Roma senza che qualcuno potesse vedermi.
Non sono portata a fare questo genere di cose.
Io me la cavo nell'imparare una coreo e poi eseguirla, ma non nell improvvisazione.
Farò una figura bruttissima e tutti rideranno di me, come è successo alle medie durante una lezione in Accademia...
Ma mannaggia! Perché? Perché proprio l'improvvisazione?
Questi pensieri vanno avanti per tutto il tempo, fino a quando dopo che gli altri si sono esibiti, arriva il mio turno.
Non ho proprio la testa, mi sento confusa, sono davvero agitata.
Mi sembra quasi di vedere le cose in modo sfocato, Elena D'Amario che è presente in studio per presentarci a David Parson parla e lui le risponde, ma io è come se sentissi anche tutto ovattato.
Che mi sta succedendo?
Voglio tornare a casa.
Andrà male, già lo so... io non sono capace!
La musica parte e provo davvero a fare il possibile, ma sento le gambe diventare improvvisamente pesanti ed è come se mi fosse passato sopra un camion.
Mi sento stanca, non provo quell'energia e quell'adrenalina che solitamente mi invade quando ballo... Quando termino, mi rendo conto di essere andata male e non c'è nemmeno bisogno che mi venga detto... l'unico pensiero che continua a farsi spazio nella mia testa è la figuraccia orrenda che ho appena fatto e a come sopratutto io abbia buttato a quel paese l'incredibile opportunità di ballare e mostrare il mio talento a David Parson.
Vedi Giulia? Martina, Rosa, Tommaso e gli altri sono stati assurdi, te invece non hai raggiunto di sicuro nemmeno la sufficienza!
Non valgo niente, altro che essere diventata più confident.
Guarda come sono messa!
Non sono proprio a livello degli altri...
Quando rientro in casetta, desidero solo scappare e nascondermi da tutti, ma non faccio in tempo a chiudere la porta che vedo Sangio venirmi incontro e senza dire una parola, una volta che mi ha raggiunto, mi abbraccia forte a se.
" che schifo " sussurro, per poi allontanarmi appena mi rendo conto che sto per scoppiare a piangere.
Non voglio farmi vedere debole.
" dai stai tranquilla, oh! " esclama subito lui, mettendosi poi davanti a me per fermarmi con le sue mani grandi sul mio viso.
" succede... non si può stare sempre tutti i giorni a trecento " continua a dire, capendo il mio stato d'animo.
Non riesco a dirgli niente, annuisco soltanto e poi sfuggo velocemente da lui, impedendogli di trattenermi ancora una volta in cucina.
Appoggio la giacca e la borsa in camera e poi corro verso il bagno per dar sfogo al dolore che provo dentro.
Passano pochissimi secondi e Tommy apre la porta e si intrufola dentro.
" posso? " chiede dolcemente e quando si rende conto che sto singhiozzando, senza attendere una mia risposta, si avvicina a me e mi inizia ad accarezzare la schiena.
" non è andata così male... " dice cercando sicuramente di farmi sentire meglio, ma so che non è così.
Sono andata malissimo.
" si amó! Di merda... manco mi sentivo le gambe...Ho fatto sempre le stesse cose! Non sapevo che fare " gli rispondo con le lacrime che scendono senza sosta sul viso.
" amore, ma ci può anche stare... "
" no, non ci può stare! Più vado avanti e più devo spaccare, non devo tornare indietro "
" ci sta anche che un giorno magari rendi un briciolo meno di quello che rendi di solito "
" ma che briciolo? Proprio una cagata ho fatto "
" ma perché tu sai cosa hai fatto? Ti sei vista? "
" no, ma neanche mi reggevo in piedi... ma che figura di merda, dai ti prego! "
" respira un secondo " sussurra per poi farsi da parte quando ad aggiungersi è Sangio che mi ha nuovamente raggiunta.
" vieni con me " dice lui prendendomi per mano per poi andare verso la mia stanza.
Quando entriamo ci sediamo sul letto e senza nemmeno alzare la testa, sento i suoi occhi bruciarmi addosso.

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Ciao come state??
Ecco qua il nuovo capitolo...
Oggi sono super di fretta perché devo rientrare al lavoro perciò vi ringrazio come sempre per il supporto e fatemi sapere cosa ne pensate.
Un abbraccio a tutti
- fede

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