Epilogo

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I tiepidi raggi del sole di Naboo avvolgevano il pianeta in un caldo abbraccio, mentre un leggero vento scuoteva le chiome degli alberi e cascate di fiori lasciavano il loro profumo nell'aria. La natura aveva iniziato a risvegliarsi dopo la stagione invernale, e il paesaggio verdeggiante era incantevole a guardarsi. Sembrava quasi una scena rubata ad un quadro, l'immagine di un luogo ameno sconosciuto allo sguardo.
Poe e Reyna sedevano entrambi in un campo di erba alta, l'uno accanto all'altra, mentre tutto ciò che udivano erano lo scroscio di un torrente e il frinire dei grilli. Il sole era alto sulle loro teste, la capitale con i suoi rumori e i suoi colori ben lontana, e l'unico sentimento che provavano era un senso appagante e familiare di tranquillità.

Reyna guardava il sole, l'erba, gli insetti, gli uccelli, qualsiasi cosa che catturasse il suo sguardo. Si sentiva bene, ed era una sensazione che ormai le era diventata estranea. Si trovava lì a Naboo insieme a Poe da molti mesi ormai, e lentamente aveva demolito la corazza che si era costruita e aveva permesso a sentimenti e sensazioni che prima era costretta a sopprimere di entrare nel suo cuore, e dopo si era sentita completa. Perché aveva rinunciato alla propria umanità per tutto quel tempo? Come aveva fatto a dimenticarsi di quanto fosse bello vivere?
A volte le capitava di rivivere dei frammenti del proprio passato, frammenti della sua vita da assassina, o ricordi della battaglia di Ryloth. I suoi fantasmi ancora non erano scomparsi, tornavano sempre per lei, con l'unica differenza che ora aveva imparato a conviverci e ignorarli.

La guerra ormai era finita, l'instabilità della Galassia era stata distrutta insieme all'Impero, la repubblica era risorta e il regno del terrore era stato smantellato fino alle radici. I pianeti sfruttati e assoggettati dall'Impero erano rinati sotto una nuova luce, le basi militari erano state rase al suolo e i soldati non più senza volto dell'Impero potevano tornare nelle case dalle quali erano stati strappati quando ancora erano troppo piccoli per potersene ricordare. Dopo la caduta dell'Imperatrice tutto era cambiato e si era evoluto in meglio, e per conseguire la pace e la prosperità si era deciso, in accordo con Ben Solo e Rey, di porre fine ai Jedi e ai Sith e ad un passato di morte e guerre con essi. Molti dei ribelli che avevano combattuto nell'ultima battaglia si inserirono in politica, mentre Hux aveva mandato al diavolo la politica e ora era proprietario di una tavola calda in uno dei pianeti dell'Orlo esterno, ben lontano da tutto e da tutti.
Sembrava quasi il finale perfetto di una storia come tante altre.

Ma Reyna sapeva che non era finita lì, almeno non per lei.

- Quindi è qui che ci separiamo? - le chiese Poe di punto in bianco.
Reyna lo guardò divertita per poi commentare: - Sai, è quasi come se mi avessi letto nella testa -.
- Beh, ti si legge tutto in faccia. All'improvviso sei diventata pessima a nascondere i tuoi pensieri - la stuzzicò l'altro.
La donna sbuffò e si lasciò cadere supina sull'erba. Pensò che il cielo sarebbe stato un bellissimo mare in cui annegare.

- Beh, immaginavo che saresti voluta andare prima o poi - disse Poe, - Non tornare troppo presto, sai. Anch'io ho delle cose da fare ora che ne ho la forza -.
- Mhm, non sono sicura di voler tornare dopotutto. Insomma, non sarebbe male viaggiare un po', conoscere gente... -.
- Qui non ti piace? Il vecchio Jar Jar Binks ti adora, dice sempre che saresti perfetta come guardia reale -.

- Adoro questo posto, e adoro Jar Jar, ma ci sono così tante possibilità adesso... - rispose Reyna.
- Capisco. Non sparire però - disse Poe. Reyna annuì decisa e gli promise di non sparire.
Si alzarono entrambi, si guardarono e poi si diressero insieme verso la navicella che si trovava a pochi metri da loro tra l'erba alta. Poe odiava gli addii, per questo almeno le aveva fatto promettere di non sparire. Ma man mano che si facevano più vicini alla navicella già sentiva un nodo in gola. Eppure era felice. Era davvero, sinceramente felice per lei. Era felice che finalmente avesse trovato la forza di fare ciò che avrebbe dovuto fare da molto tempo e che da molto tempo la tormentava. Avevano deciso entrambi di darci un taglio con il passato e pensare solo al presente. E ora eccoli lì, uno di fronte all'altra, ad abbracciarsi in silenzio per salutarsi prima di intraprendere ognuno il proprio cammino.

The Empress - ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora