Non sei solo

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Ben reagì d'istinto allo sparo chiudendo gli occhi e portando un braccio a coprire la testa. Per un attimo trattenne il fiato e quando riprese a respirare si accorse di come la sua mano tremasse e del rumore assordante del suo cuore, che batteva in modo irregolare. Tutte le emozioni che aveva represso durante il suo duello lo travolsero contemporaneamente, gli compressero il petto e gli fecero mancare l'aria. Allora si portò una mano all'altezza del cuore e cercò di respirare in modo regolare ma tremava da capo a piedi e i battiti furiosi del suo cuore non accennavano a rallentare. 

Quando finalmente riuscì ad aprire gli occhi, si volse dinanzi a sé e gli si raggelò il sangue nelle vene.

Rey si trovava proprio accanto a lui, i morbidi capelli che danzavano nel tiepido vento di Ryloth. Era immobile, con le braccia aperte, e dalle sue labbra dischiuse non usciva alcun suono. Il suo petto si alzava e si abbassava regolarmente, e rimase immobile per quelli che parvero secondi infiniti, tanto che Ben pensò di essersi sbagliato. Ma poi la realtà lo colpì in modo violento e crudo, togliendogli il respiro. 
Vide la fragile figura di Rey piegarsi lentamente in avanti e portarsi una mano all'addome mentre il suo respiro si faceva all'improvviso affannoso e il suo torace si alzava e si abbassava in modo irregolare, velocemente, alla disperata ricerca dell'ossigeno che sentiva mancarle. Cadde sulle ginocchia, fu scossa da un colpo di tosse improvvisa e si piegò in avanti.

Ben era pietrificato. Rey gli dava le spalle, e lui non riusciva a vederla in volto, non riusciva a vedere il punto in cui il raggio di blaster l'aveva colpita, non riusciva a vedere il rivolo di sangue che scorreva dalle sue labbra e che aveva asciugato con la manica della veste, non riusciva a vedere niente di tutto ciò, ma sapeva. Sapeva che ciò che lo stava opprimendo in quel momento togliendogli il respiro era la morte, sapeva che quella fitta straziante al petto era solo la conferma di una realtà inevitabile. 

Rey si accasciò al suolo. Il mondo attorno a Ben prese a ruotare vorticosamente trascinandolo con sé. Con uno scatto si mosse verso l'esile figura stesa al suolo che tossiva e copriva con una mano il punto in cui era stata ferita. L'afferrò tra le braccia e la sentì divincolarsi debolmente dalla sua stretta, con una mano le scostò le ciocche di capelli scomposte dal volto sporco di terra e sangue, con un braccio la tenne stretta a sé e lentamente poggiò la testa della ragazza sull'anca. Le sue mani tremavano in modo incontrollabile mentre i piccoli pezzi del suo mondo all'improvviso andavano in frantumi.

Quando gli occhi i Rey si posarono su Ben, per un attimo fu come tornare indietro nel tempo, come se si fossero intrufolati in un pezzo delle loro vite rubato solo per loro. 
Rey guardò Ben e dentro i suoi occhi vide l'uomo scisso, irrisolto e abile con la spada di cui si era innamorata, vide le mani grandi e gentili che l'avevano cercata quando si era sentita sola, i lunghi capelli neri che le avevano fatto il solletico sulle guance la prima volta che si era chinato su di lei per regalarle un bacio, vide le sue paure e le sue emozioni, le stesse che non era mai riuscito a nascondere, vide il loro primo incontro e il loro primo duello, il tocco delle loro mani su Ach-To, le sue parole che le davano un'idea sfocata di casa. 
Ben guardò Rey e dentro i suoi occhi vide la ragazza spaventata e determinata che aveva imparato dalla solitudine a vivere di cui si era innamorato. Vide la ragazza senza identità del loro primo incontro, il suo modo acerbo di impugnare la spada nel loro primo duello, vide il luccichio di speranza nei suoi occhi, le sue insicurezze e quel misto di vergogna e fierezza con cui aveva accolto il proprio cognome, vide Jakku e la sabbia dorata tra i suoi capelli, vide la donna che aveva negato di aver desiderato, l'unica in grado di smascherare le sue passioni e paure. 

Qualcuno stava urlando il nome di Rey. Una voce rotta, disperata, interrotta dalle lacrime. Ben si accorse dopo attimi infiniti che quella voce distrutta, impotente, disperata apparteneva a lui. 

The Empress - ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora