Ho un piano

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Il pianeta di Aargau non aveva niente di speciale rispetto agli altri pianeti dei sitemi vicini, e anzi aveva molto di meno da offrire, rispetto a questi, ai rifugiati della ormai sepolta Resistenza.

E forse proprio per questo motivo rappresentava il luogo più sicuro in cui nascondersi.

Geograficamente, essendo povero di alture, il pianeta non offriva rifugi naturali lontano dalle zone densamente popolate. Tuttavia la capitale di New Escrow faceva al caso loro.

La maggior parte della popolazione abitava la capitale e i dintorni, comprensibilmente dato che la città custodiva una tra le più importanti banche e la qualità della vita era nettamente migliore lì che in nessun altro posto - come si soleva dire, meglio poveri su Aargau che ricchi da qualche altra parte.

Le naturali conseguenze di ciò erano che nelle zone di periferia della capitale stessa fossero nati gruppi dediti alla malavita, e che dunque tutta la peggiore feccia criminale si fosse riversata lungo i confini di New Escrow.

Vi era un patto non scritto, tuttavia, fra l'élite della capitale e i gruppi della malavita della periferia, e cioè: occhio per occhio.

Era ormai da quasi un decennio che la feccia criminale allargava le proprie zone d'azione, cercando di accumulare sempre più influenza e potere, e che l'élite di New Escrow minacciava l'eliminazione sistematica di tutti i membri dei clan della malavita.

Gli abitanti ormai ci avevano fatto il callo, ben sapendo che, fintanto che erano in vigore le leggi inviolabili della capitale, non sarebbe potuto accadere nulla.

Una delle leggi vietatava, appunto, il possesso, l'importo o l'esporto di armi.

E dove tutti vedevano un punto di forza, Poe Dameron vedeva solo un punto di debolezza da sfruttare a proprio vantaggio.

Lui e Reyna si trovavano in un vecchio edificio sotterraneo per metà collassato su se stesso. Forse un tempo si trattava di un bunker per scopi militari, o un magazzino, ma ora era il luogo più sicuro al di fuori della capitale per parlare di rivoluzioni.
Prima del crollo probabilmente era un edificio enorme, immenso, forse provvisto di più livelli. Ma ora che roccia, terra, radici e polvere misti a rimasugli di acciaio avevano occupato buona parte dello spazio disponibile, non restavano che appena una ventina di metri.

Sia Poe che Reyna stavano in piedi, le braccia incrociate al petto. Per terra, tra di loro, c'era una mappa tutta impolverata di New Escrow.

- Come presegue con i ribelli? - chiese Poe.
Non aveva più avuto a che fare personalmente con loro dal giorno del memoriale, e per un po' di giorni non aveva nemmeno voluto saperne. Non aveva voluto scoprire se gli avevano dato ascolto o meno, ma ora, a distanza di ben due settimane dal suo incontro con Finn, era deciso più che mai a mettere in atto il suo progetto.

- Ho parlato con loro - rispose Reyna, stringendosi in quel cappotto troppo grande per lei. - Hai mosso qualcosa in quelle persone, Dameron -.
- Davvero? -.
- Sì. Ho passato queste due settimane a fare discorsi sulla speranza e il fuoco e quelle cose che ripeti sempre tu. È stato davvero difficile, te lo giuro-.

Poe ridacchiò mentre Reyna gesticolava ampiamente. Non era il tipo di persona che tiene dei discorsi rivoluzionari cercando di persuadere guerrieri ormai spenti e i famigliari dei caduti a perseguire quell' obiettivo. E non era nemmeno quel tipo di persona che vive di speranza.

- Alla fine li hai convinti - sospirò Reyna, un sorriso appena abbozzato in volto.
- Li abbiamo convinti - la corresse l'altro.
- Giusto. Ovviamente ho spiegato loro anche i possibili rischi, e il tempo che ci occorrerà per far rinascere la Resistenza, ma per ora sono determinati -.
- Mi fa piacere. Ma mi auguro davvero che portino con loro la stessa determinazione anche in battaglia - disse mesto Poe.
- Progetti un combattimento? -.
- No, in realtà sto cercando un modo per evitarne il più possibile. Ma prima o poi dovremo prendere in mano dei blaster -.
- Spero solo non per difenderci, ma per attaccare - rispose la donna, prendendo tra le dita la cartina.

The Empress - ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora