All'alba

164 8 5
                                    

La vista dell'alba rosea su Ryloth all'orizzonte, spezzata solo dal profilo delle alte montagne rocciose e dalle piccole case stipate l'una affianco all'altra, aveva un impatto totalmente diverso rispetto a tutte le altre.
Il sole ancora circondato da un alone aranciato sembrava riempire il cielo, e raccontava con parole nuove un giorno ancora mai visto.

Rey guardava deliziata quello spettacolo con le pupille dilatate. Forse era perché si trattava di un luogo a lei del tutto sconosciuto, o magari era l'emozione della battaglia imminente che influenzava ciò che vedeva, ma quel paesaggio non le appariva del tutto banale, anzi in un certo senso la faceva sentire completa.

Allungó una mano verso l'orizzonte lontano, appena sotto il sole color arancio, distese le dita e poi chiuse la mano a pugno, stringendo così forte che le unghie lasciarono dei segni sul palmo.
- Sarebbe eccessivo ridurre in cenere questo pianeta? - chiese ad alta voce tra sé e sé.
- Affatto, mia signora - le rispose Hux.
- Ma sarebbe ragionevole fare qualcosa di così impulsivo? - commentò Delroy, che si trovava proprio accanto al comandante dai capelli rossi.

- Se sono disposti ad una resa entro la fine del giorno, potrei anche trattenermi - fu la risposta dell'Imperatrice. - Ma finché questo sole non scomparirà di nuovo all'orizzonte, distruggerò tutto -.
- Invio questo messaggio al nemico? -.
- No, non è necessario. Lo sapranno non appena ci vedranno -.

Poco lontano da Rey si sentiva il sordo boato causato dai Camminatori - ATAT, alti tra la polvere rossastra di Ryloth, illuminati dai raggi di un sole nascente, pronti a far fuoco. Dietro di essi cinquecento soldati a bordo degli speeder seguivano le orme lasciate da quelle mastodontiche macchine da guerra. In tutt'altra direzione proseguiva un diverso contingente che contava lo stesso numero di soldati, mentre il grosso dell'esercito si muoveva assieme all'Imperatrice. A Rey scappò un sorriso a fior di labbra nel vedere l'esercito in trepida attesa dietro di lei e sopra la sua testa, nel cielo dalle nuvole sfumate di arancio, uno sciame di TIE - fighter che ronzava sospeso, pronto a sfrecciare non appena il sole fosse sorto del tutto.

- Mia signora - la chiamò Hux, - La mia squadra Neaemera ha trovato un villaggio poco più ad est rispetto a qui. Posso dare l'ordine? -.

- No, non ancora - rispose Rey. - Chiedi le coordinate ai tuoi uomini. Lo farò personalmente -.

Hux annuì brevemente, chinò il capo e borbottò qualcosa dopo aver acceso il proprio comlik. Quando il comandante dai capelli rossi scomparve tra le fila di soldati, Rey si voltò di nuovo ad ammirare il sole ora ormai quasi del tutto sorto. Lentamente sollevò un lembo della manica e lo tirò su fino al gomito. Per un attimo rimase a fissare la propria pelle senza quasi respirare, congelata in un secondo rubato ad un giorno appena iniziato. Le macchie scure, prima violacee, ora erano nere come il carbone, ricoprivano gran parte dell'avambraccio e pulsavano a ritmo con il battito cardiaco come a ricordare a Rey che era proprio lei il motivo per cui esistevano e si espandevano e bruciavano come fuoco.

Se chiudeva gli occhi ed espandeva i sensi riusciva a percepire il Lato Oscuro nutrirsi di lei, divorarla lentamente ma inesorabilmente dall'interno, graffiare e mordere la pelle e la carne, rubarle se stessa.

Ma va bene così, pensò.

Dopotutto la morte è solo l'inizio, e quella grande clessidra che scandiva il suo tempo non faceva altro che farla sentire più viva. L'ultimatum scandito dal battito del suo cuore e dal pulsare di quelle macchie sulla sua pelle non la spaventava affatto, anzi le dava la possibilità di eliminare tutti i limiti che si era imposta. Ora più che mai desiderava uccidere il nemico, distruggere la sua casa e bruciare la storia. Aveva il fiato corto, le vertigini e si sentiva debole, ma non aveva limiti. Era quella la potenza ultima del Lato Oscuro? Era quello che sentiva bruciare assieme alla pelle il potere? Era una sensazione appagante, una di quelle che si prova una volta nella vita e che ti fa sentire completo.

The Empress - ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora