1𝚡4 -𝚃𝚛𝚊 𝚞𝚗 𝚠𝚑𝚒𝚜𝚔𝚢 𝚎 𝚕'𝚊𝚕𝚝𝚛𝚘-

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* immaginate che al posto di Grace ci sia Josephine*

«Josephine... di recente vi ho sognata. Eravamo io e voi nudi nel mio letto.
Quello là.» indicò diedro di se.
«E a terra c'era proprio quel vestito che avete indosso adesso.»
Deglutì e lo guardai impaurita.
Lo vidi piegarsi verso un giradischi e accese un po' di musica.
«Mi avete molto colpito quando eravamo alle corse... perché non mi date una lezione di ballo?» Si avvicinò a me mi tirò dal braccio facendomi aggrappare al suo busto e si mosse a tempo di musica.
«Questa danza è troppo lenta per i miei gusti. Perché non mettete un Charleston?» chiesi cercando di starvi più lontana possibile.
«Nah... si sta troppo distanti. Voglio ballare così.» sentivo il suo fiato sul collo.
Annusava i miei capelli e mi avvicinava depre di più.
«non eravate tanto rigida prima o sbaglio? Mhh... avete mai visto una casa così grande?» chiese allontanandosi di poco. Non riuscivo a guardarlo in faccia. Mi faceva un tale ribrezzo.
«Che bel viso...- mi sfiorò la guancia in modo totalmente differente dalla dolcezza- sembrate una diva del cinema.» mi baciò voracemente. Lo staccai subito e lo spinsi. E dal suo sguardo notai che era arrabbiato.
Andò verso la sua bottiglia di whisky, prese un bicchiere vuoto e lo fece cadere a terra di proposito.
«Mi è caduto un bicchiere! Raccogli i vetri!» continuò guardandomi con superiorità.
«Raccoglieteveli voi!» a passo spedito si avvicinò a me e mi piegò sul tavolo da bigliardo, cercando di alzare la gonna del mio vestito.
«Voi siete una cameriera e se vi ordino di raccogliere dei vetri voi lo fate e basta!» cercai di prendere la borsetta ma era troppo lontana. Fino a quando non venimmo interrotti da un maggiordomo che irruppe nella stanza seguito da Thomas. Nei miei occhi si accese una piccola luce appena lo vidi.
«Ehi Non ho finito!» lo ammonì Kimber.
«Ascoltatemi! Dovete ascoltarmi! Sembra bella a vederla. All'inizio volevo lasciarla fare ma poi la mia coscienza ha avuto la meglio. La verità è che lei è malata. Ha la Sifilide... la ragazza è una sgualdrina.» lo guardai incredula. Come poteva dire delle parole così ripugnanti, un uomo come lui?
«Avanti, torniamo in macchina ora.» cerco di toccarmi ma lo staccai.
«Ci vado con le mie gambe.» presi la borsa e uscii da quella casa.

Thomas salì nella macchina e mi guardò con aria dispiaciuta. Ma prima che disse qualcosa gli lanciai il suo capello.
E lui partì.
«Ho iniziato la giornata come una donna rispettabile, la quale sono, e la finisco come una qualsiasi sgualdrina con la sifilide. Siete stato un bastardo ad offrirmi così. Ma poi ci avete ripensato... perché ci hai ripensato Thomas?» non rispose. Si limitò a guidare.
Small Heath

Ada era partita per non so dove con il suo amore Freddie, ormai da un po'.
Il Garrison ogni giorno è pieno.
«Grace, un altra bottiglia di Whisky. Josephine... John ha convocato una riunione. Vuole anche te.» sentii la voce di Thomas dallo sportello o che collegava il bancone con la saletta.
Li guardai. «due minuti.» Thomas e Grace si guardarono un ultima volta. Si guardavano in modo non indifferente per loro. Si piacciano a vicenda ma sono troppo orgogliosi.
Dopo che Grace gli diede quello che aveva chiesto, lo sguardo freddo di Thomas si posò sul mio. La differenza era abissale. Non c'era competizione. Lui la bramava e lei lo stesso.
Chiuse lo sportello e io abbassai la testa.
Grace si affiancò a me.
«Vuoi che ti dia una mano con i bicchieri?» Annui e lei mi sorrise.
La guardai più attentamente. È davvero molto bella. I suoi lineamenti, i suoi occhi, il suo sorriso. Gentilezza e purezza erano i suoi secondo e terzo nome. È da invidia. Comprendo il motivo per cui lui la brami così tanto.
È una donna incantevole.
«Quando ti guarda il suo sguardo cambia. Si addolcisce. E il tuo si illumina. Stareste molto bene assieme.» distolsi lo sguardo dalla ragazza e lo posai sui bicchieri.
«Chi? Thomas? Lui è un uomo complicato... e credo che una donna, in questo momento sia l'ultimo dei suoi problemi. Mi ha baciata. Ma non so cosa significhi per lui.» annui divertita e li raggiunsi.

Vidi subito una donna sui quaranta con i capelli rossi e un po' arruffati.
«E lei chi sarebbe. Nuova donna John?» domandò quest'ultima.
«No. Amica. Josephine Walk- Thomas fece una tosse finta e lo guardai male.- White.» allungai la mano. Rimase un po' a bocca aperta ma poi si presentò. È loro zia Polly.
«John, c'è solo un uomo di guardia a casa.» Thomas sbuffò per intimare il fratello a farla breve.
«Allora vi ho riuniti qui perché ho un importante cosa da dirvi.»
Tutti lo guardammo confusi.
Aveva la testa bassa e si torturava le mani, cosa che mi fece un po' preoccupare.
«Da quando Martha è venuta a mancare ho sempre i bambini in mezzo ai piedi. Camminano scalzi e mi fanno innervosire.»
«Polly dagli 10 Sterline per delle scarpe nuove.» disse Thomas sbuffando.
«Non siete d'aiuto.» lo zittii.
«la conclusione è che mi sposo. Le ho già fatto la proposta è ha accettato. Lei è Lizzie Stark.» tutti scoppiammo a ridere. Guardai Arthur e gli chiesi
«Dimmi che sta scherzando. » non riuscivo a trattenere le risate.
«Oh...Io credo sia serissimo.» disse quest'ultimo prendendo un sorso del suo Whisky.
«John quella donna è una-» Polly cercò di parlare ma John lo interruppe
«Non dire quella parola. Chiunque dica quella parola difronte a me gli metto la canna del mio fucile in gola e gliela faccio arrivare dritta al culo.»
«Quale parola John? Troia? O prostituta?» Thomas infierì.
Lo guardai delusa. Come per dirgli "siete un coglione." Il fratello si alzò.
«Thomas ho bisogno della tua benedizione. Sai che io ti rispetto e che ti voglio bene ma ne ho bisogno.» dopo qualche secondo di silenzio da parte del fratello maggiore, John si girò verso di me. «Almeno tu. Dammi ragione.» prima che io potessi parlare un bambino aprii la porta e con il fiatone disse
«Tommy, sono entrati in casa.» Totti gli Shelby si catapultarono fuori dalla porta.

In Love With A Gangster // Peaky Blinders  {SOSPESA!!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora