*Josephine's pov*
Mi risvegliai e notai solo che ero in una stanza di ospedale. Avevo dolori sul fianco sinistro e sull'avambraccio. Ma avevo un dolore molto più forte e si estendeva sul petto, la dove si trovava il cuore.
Un dolore, un vuoto.Accanto al mio letto c'era Thomas che aveva una faccia distrutta.
«Tommy.» dissi lieve.
«Ehi... Ti sei svegliata.»
«John! Come sta John?» lo vidi che non rispondeva e mi guardava triste.
«Tommy... dov'è John?»
«È morto... Josie, John è morto.» Il dolore si appesantì e il mio cuore si ruppe in mille.Il mio migliore amico, la persona più affine a me e che mi è sempre stato affianco sempre in questi dieci lunghissimi anni, mi era stata portata via.
Le lacrime si fecero strada sul mio viso.
Mi alzai e staccai tutti i fili attaccati al mio corpo.«Josie no! No-» Thomas cercò di fermarmi ma lo precedetti.
«No un cazzo Thomas. Hanno ammazzati John... il mio migliore amico, tuo fratello. Non me ne starò qui a girarmi i pollici mentre loro ammazzano qualcun altro.» dissi per poi alzarmi dal lettino.
«Andiamo a prenderli, uno a uno fino ai confini del mondo. se è necessario. Lo voglio morti.» Thomas mi asciugò le lacrime dal viso e mi lascio un bacio pieno di tristezza.
«d'accordo.»-
Tommy ed io arrivammo a Small Heat nella vecchia casa degli Shelby dove c'erano tutti.
Persino Lizzie.
«Cosa ci fa la troia qui?» chiesi a Thomas.
«Scusami? Guarda che ti sento.» disse lei guardandomi con offesa.
«meglio. comunque stavo parlando con il mio uomo. Tu non centri niente qui.»
«Anche io volevo bene a John.» disse con tristezza.
«Non sei una Peaky Blinders, sei una parassita.» dissi ma Thomas ci fermò.
«Josie, basta. siediti.» Mi misi a sedere vicino a Ada .«John è morto. Esme è tornata con i Lee e ha preso i bambini. Michael è gravemente ferito, sono 60-40 le possibilità a suo favore.» iniziò un discorso Tommy che fu interrotto da Polly «Non c'è un numero, non c'è una percentuale. C'è una mano, una mano sotto di lui che ferma la sua caduta. Ho parlato con qualcuno... mio figlio vivrà.» Polly sembrava un ubriacona con i suoi discorsi sugli spiriti.
«Hanno sparato a Michael, John e Josie perché abbiamo ucciso una persona: Vincent Changretta. Suo figlio Luca è venuto per vendicarsi. Sono arrivati uomini sa New York e dalla Sicilia e non se ne andranno finché non avranno ucciso tutti i membri della famiglia. Occhio per Occhio.»«Si beh... la pallottola parla chiaro, c'è scritto luca. Quando arriverà il momento, io da fratello maggiore, pianterò questa pallottola sulla sua testa di cazzo.» Disse Arthur appoggiando la pallottola sul tavolo.
«Tra noi c'è stato del risentiment- polly scoppiò in una risata- finché la faccenda non si risolve, si resta uniti e si resta qui.» Tommy fece un sospiro e riparti col suo discorso.«Small Heat, Bordesley, May Mills, fino a Greet. Ogni persona è un nostro soldato qui. Quelli sono professionisti, perciò ci servirà aiuto... ho mandato un messaggio ad Aberama Gold.»
La faccia di Johnny Dog si fece infelice e stupita. «No, Tom. io posso procurarti almeno cinquanta dei miei uomini buoni, Tom.»
«Servono i cattivi nell'esercito , non i buoni.»
«Tommy, i suoi uomini sono fottuti selvaggi. Sono barbari, Tom. Non li facciamo entrare nemmeno alle fiere, e quando succede ci rubano i cavalli, quelli rubano alla tua gente Tom.» controbatte di nuovo lo zingaro.
si sentiva pesantezza nell'aria è certamente non ero io o Arthur o Ada e neppure Tommy era Polly che con la sua rabbia verso il nipote, aveva da ridire su tutte le sue decisioni.«Quindi sarebbe questo il piano, Thomas? È questo il piano? Una pallottola con un nome e l'aiuto di un branco di selvaggi.» Tommy fece finta di non sentirla e guardando dritto davanti a se continuò a parlare.
«Partiremo all'offensiva. Ho parlato con Moss, sta spargendo voce, occhi e orecchi per trovarli. Ma il fatto è che la polizia è impegnata con la rivoluzione. Moss dice che si aspettano scioperi e disordini e si aspettano di scoprire quando i bolscevichi pianificheran-»
«I bolscevichi non pianificherebbero nemmeno un picnic, legge i giornali sbagliati.» si intromise Ada dicendo là propria ma il fratello ormai stufo di essere interrotto la riprese con un tono di voce un po' più alto.
«Ada! Reale o non reale, i poliziotti se ne fregano di noi, è chiaro? Il che significa, che oggi, qui, in questa stanza, dobbiamo concordare la fine della guerra tra di noi. Dunque votiamo.»
«Pace» disse Arthur prendendo un sorso del suo whisky.
«Pace.» feci io
«Io non ci sono mai entrata... comunque pace.» continuò Ada sbuffando.
«Pace.» Lizzie mi guardò con aria fiera.
dopo vari pace lo disse anche Finn e venne interrotto dal fratello maggiore.
«Perché no posso dire pace?» chiese a Thomas non capente.
«Arthur, lascia che parli anche lui. Finn, siedi al tavolo.»
Finn si sedette accanto a me, dopo una "carezza" di Arthur e poi parlò Polly.
«Mio figlio non può essere qui a parlare, quindi sarò io a parlare a nome di entrambi.
Tregua.»
«6 voti per la pace, due per la tregua e un'astensione. Che la guerra inizi.» sentenziò Thomas facendomi cenno che dovevamo andare quindi mi alzai e lo raggiunsi.-
Era arrivato il momento. Quello che temevo di più: il funerale di John. In un carro c'era il suo corpo e molti oggetti per lui affezione, sotto di esso della legna per far fuoco al tutto.
«Qui non siamo bersagli facili per i mangia spaghetti?» mi chiese Finn.
«Si ma Tommy ha detto di farlo qui all'aperto.»
Tutti i Peaky Blinders e i cari di John c'erano è un aria di tristezza si propagava in tutto il cielo.
Arrivò Tommy e iniziò con uno dei suoi soliti discorsi.
«È così che John se ne voleva andare, nel fumo, la verità è che siamo già morti insieme, in passato... Arthur, io, Danny Wizzbang, Freddie Thorne, Jeremiah e John.
Tagliati dalle truppe in ritirata, senza munizioni, in attesa che la cavalleria arrivasse e ci finisse. Stavamo aspettando e Jeremiah ci disse di cantare "Nel mezzo di un gelido inverno."» Si sentiva la tristezza nella sua voce. era affranto anche se non voleva falò vedere.
«Il nemico non arrivò mai. Decidemmo così che ciò che sarebbe venuto dopo, sarebbe stato in più... e quando l'ora sarebbe arrivata, l'avrebbe ricordato.» Dopo uno dei soliti commenti di Polly raggiunsi Thomas, con fare rassicurante.
Anche se non lo dava a vedere so che piano piano stava per crollare.
Lanciò il fiammifero acceso tra la legna e il fuoco iniziò a divagare tra il corpo del mio migliore amico.
Abbracciai Tommy lasciando che le lacrime scorressero mentre lui mi abbracciava forte accarezzandomi i capelli.
«Va tutto bene, tesoro.» mi sussurrò lasciandomi un bacio sulla fronte.Ad un tratto si senti lo sparo iniziale, quello che ha sancito l'inizio, vero e proprio della guerra.
Tutti si misero a terra, tranne io, Tommy e Arthur.
«Fermi! Fermi! Non rispondete al fuoco! L'uomo che ha sparato è dalla nostra parte. Mi sono presa la briga di estendere l'invito ad Aberama Gold.» gridò Tommy.
«Oh cazzo. adesso è cominciata.» esordì Johnny Dog.
«Ci hai fatto stare all'aperto di proposito. Hai usato il rogo funerario di John come una cazzo di esca.» Polly iniziò a scaldare gli animi.
«John avrebbe capito, Polly. Avrebbe capito che Tommy ha fatto quel che ha fatto, non solo per tutti noi, ma anche per vendicare lui. » mi intromisi io ancora con le lacrime agli occhi.
Polly si alzò e mi veni a muso cattivo.
«Ci ha teso una fottutissima trappola usandoci come esce. Chi è morto?»
«I nostri nemici.» aggiunsi ormai stufa di Polly che aveva da controbattere tutto quanto.
«Due italiani da quattro soldi che sapevano della vendetta è si volevano fare un cazzo di nome. Ecco chi.» Intervenne tommy aspirando la sua sigaretta. Era arrabbiato e triste. Dentro di lui, da una parte, vi era il dolore per aver appena perso il fratello, mentre dall'altra, la furia verso la zia che ancora non aveva capito che Tommy era il vero capo della famiglia.
«Gli abbiamo fatto sapere tutto del funerale. Dove e quando. E dove appostarsi per la migliore visuale.» le spiego Arthur.
«E il resto lo ha fatto Aberama Gold. È il linguaggio della vendetta. Loro prendono uno di noi e noi gliene prendiamo due.»
«Quando abbiamo votato per questo Tommy?» gli chiese la zia sarcastica.
«Curly, prepara una barca per portare i corpi in città. E un'altra barca per chiunque non voglia prendere parte alla questione. Perché le cose andranno in questo modo.» Tommy era definitivamente arrabbiato. Cercai di tranquillizzarlo accarezzandogli il braccio.
«Io non intendo rimanere, Arthur. Vado a casa.» per la prima volta sentii Linda parlare.
«Casa è al 57 di Watery Lane. Vai lì, chiudi a chiave e aspettami.» disse Arthur alla moglie che però non lo ascoltò e camminò via.
Feci un segno ad Ada con la testa e lei prese la chiave e la raggiunse.
Proprio in quel momento arrivò Aberama gold e fece un segno di cappello a Thomas.
«500 sterline l'uno. 1000 la coppia. Dove li mettiamo?»
Charlie li portò al deposito.
Che la guerra inizi.*spazio autrice*
Ciao a tutt*
Vi sta piacendo la storia?
Ditemi se c'è qualcosa che posso migliorare o qualcosa che non vi torna.
baci, jessy🫶🏻
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In Love With A Gangster // Peaky Blinders {SOSPESA!!}
Fanfiction-1919, Birmingham, Regno Unito. Josephine è una giovane donna, che chiede lavoro in un pub gestito da una piccola gang, perché stufa di aderire ai propri doveri familiari. Al Garrison ella incontra un uomo dagli occhi fatti di ghiaccio, che portano...