3x10- arresto

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*Josephine's pov*
Mi svegliai a causa dei baci che qualcuno mi stava lasciando sulla guancia. Non era difficile da immaginare chi fosse.
Aprii gli occhi e vidi Thomas un mini sorriso.
«Buongiorno.» sorrisi io stirandomi un po'.
«Buongiorno.» disse lui quasi... dispiaciuto?
«Cosa succede? Perché quella faccia?» dissi preoccupata. Continuò a guardarmi è intanto mi accarezzava la guancia.
«Vestiti, ho delle cose importanti da comunicare alla famiglia.» disse per poi lasciarmi un lungo bacio a stampo.
«Sei strano Tommy, cos'è successo?» mi misi a sedere cercando di coprirmi il petto col lenzuolo.
«Parlami...»
«Ti amerò sempre Josie, non importa come o quando. Lo devi ricordare sempre.» feci per dire qualcosa ma si alzò lasciandomi nella sua stanza confusa.
Mi alzai e raccolsi i miei vestiti a terra per poi metterli.
Scesi e andai nell'ufficio di Tommy dove c'erano letteralmente tutti.
Thomas era seduto sulla sua sedia e sul tavolo vi erano dei soldi, probabilmente del colpo ai russi.
«Vieni, siediti Josie.» mi disse Thomas indicandomi una sedia vuota davanti a lui.
«Prima di cominciare, voglio che sappiate che ho commesso un errore. E voglio porgere a tutti le mie scuse.» Disse lui alzandosi dalla sedia.
«Arthur, mi avevi sconsigliato di mettermi in affari con i russi e avevi ragione. Ho dubitato di tua moglie e me ne rammarico.» fece un lungo respiro e prese un po' di soldi allungandogliene.
«Linda, ho aggiunto tremila sterline, nella speranza che tu mi perdoni.» la bionda di alzo e andò a prendere i soldi.
«scuse accettate.»
tutto questo non mi torna. Thomas non si sarebbe mai scusato così pubblicamente.
«Esme ho dubitato anche di te.» fece per continuare ma la contadina prese parola
«E ora John ha delle vite innocenti sulla coscienza. Lavoratori, semplici operai.» Esme venne zittita dallo stesso John che però stranamente si vergognava.
«No, ha ragione. Tu e Arthur dovrete portare questo fardello. Io mi auguro che la casa che comprerete potrà diventare una luogo d'incontro contemplazione.» disse ironicamente Thomas.
L'aria nella stanza si fece tesa e per qualche motivo c'era qualcosa che proprio non mi tornava.
Thomas lanciò un rotolo di denaro anche a Charlie, Curly, Johnny dog e a Lizzie che però non lo accettò.
«Michael... per gli omicidi. Cinque per il coltello e cinque per la pistola.» Polly si alzò cercando si dirgli che non lo doveva pagare ma Thomas si surriscaldò alzando la voce.
«Perché? Dimmi perché! Questo è ciò che sono! E questo è tutto ciò che posso darvi per tutto quello che voi mi date- disse alzando un mazzetto di soldi- i vostri cuori, le vostre anime... ieri ho quasi perso mio figlio... e tu sai bene che cazzo vuol dire» disse puntando il dito contro la zia.«Per cosa? per questo- indico il denaro e la casa ridendo amareggiato.- e so che vi aspettate che dica che sarà tutto diverso, che usciremo da questa merda, ma almeno una cosa l'ho imparata in questi ultimi giorni. Quei bastardi, tutti quei bastardi sono peggiori di noi.»
«Giudici, politici, gentiluomini e gentildonne, sono tutti peggiori di noi è mai si permetteranno di ammettervi nei loro palazzi dorati, per quanto rispettabili diventeremo... per via della merda che siamo è per la merda da qui proveniamo, ho forse torto Ada?» fece un sospiro guardando la sorella.
«La nostra Ada lo sa. Ada è una vera esperta di rivoluzioni. E Ada sa anche che se vuoi qualcosa devi farla di testa tua.»
Per quanto due potessero essere quelle parole, Thomas aveva ragione. Viviamo in un mondo completamente di merda.
Dopo di che passò lo sguardo su tutti quanti.
«In quanto a voi avete preso lo scellino del Re e se lo prendete il Re si aspetta che uccidiate. Vero Arthu? Si John? Josie?» Michael si alzò e prese i soldi
«verissimo.» e disse alla madre tornandosene a sedere.
«Tommy, è stato un momento duro e ti comprendiamo. Quindi in un momento diverso da questo, quando saremo tutti meglio- disse prendendo i soldi al figlio- io vorrei sottoporre a questa famiglia, un punto di vista alternativo, per il futuro della Shelby Company Limited. Una visione aperta alla speranza.» Polly lasciò i soldi sul tavolo e Linda si alzò dicendo al marito di muoversi per prendere il treno per prendere la nave per New York.
Tutti salutammo Arthur ma proprio quando stette per uscire Thomas lo fermò.
«Va pure, ma non andrai lontano Arthur. Ho parlato con Moss ieri sera, mi ha detto che il commissario capo di Birmingham ha emesso un mandato di cattura nei tuoi confronti. Omicidio, sedizione, cospirazione a scopo di attentato.»
«Tommy, cosa stai dicendo?» chiese Polly ma non venne ascoltata.
«John, vengano a prendere anche te. Omicidio, sedizione e cospirazione a scopo di attentato. Micheal, per l'omicidio di Huges. Polly, per l'omicidio dell'ispettore Campbell.»
«Le persone che abbiamo tradito stanotte, vogliono distruggerci, hanno il controllo sulla polizia, sui giudici e sulle giurie, hanno il controllo sulle galere ma non nessun controllo nel governo eletto.»
Tutti iniziarono ad urlare.
«Abbiamo raggiunto un accordo, noi in cambio forniremo le prove contro di loro. È tutto sistemato. Lizzie raccogli il denaro e mettilo in cassaforte.»
Tutti iniziarono a scappare dalla polizia ma io rimasi ferma in piedi davanti a lui.
«Josie...» sussurrò lievemente.
«Vengono anche per me non è vero?» chiesi guardandolo negli occhi. annui.
«per l'omicidio di Kimber, del signor Changretta e per sedizione.»
«Non sei preoccupato che mi impicchino perché sai che in un giorno o due sarò fuori dal carcere grazie a mio fratello. Ma sei preoccupato che io sparisca dalla sta vita, una volta fuori.» feci un sospiro e sorrisi amareggiata.
«Non lo farò. Ti aiuterò a far uscire la tua famiglia in tempo e poi se non riuscirò a dimenticare me ne andrò.»
«Ti amo Josie.» disse dandomi un bacio bisognoso.
«Ci vediamo Thomas.» nella stanza entro Moss e mi portò via insieme agli altri Shelby.
«Non torcetele nemmeno un capello.» disse Thomas ai poliziotti.
Stava succedendo davvero?
Stavo davvero per perdere tutto per... Cosa?

In Love With A Gangster // Peaky Blinders  {SOSPESA!!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora