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Qualche settimana passo e questa mattina Thomas porto i ragazzi in un bosco per spigargli la rapina e comunico ai fratelli che il padre era morto vicino ad un pub. Se chiedete il motivo perché io non ero con loro è perché qualche giorno fa io e Thomas abbiamo litigato pesantemente perché ho rivisto e sono andata a letto con Benjamin e a lui questa cosa non andava giù.
Ora mi stavo dirigendo a casa sua con John perché dovevamo parlare di alcune cose. 

«Tommy non ci crederai mai, ho appena chiamato al Garrison e Billy mi ha detto che: Polly, Esme e Lizzie hanno aderito ad un cazzo di sciopero.» disse John al fratello divertito
Appena entrai nel ufficio, vidi nel divanetto la Duchessina con la gonna tirata più su del normale. Il buco del mio stomaco senti un pesante vuoto.
«Cosa hanno fatto?» chiese Tommy incredulo.
«hanno scioperato cristo santo. C'è mezza Birmingham per strada. Sono stati i quaccheri, hanno alzato tutte le donne di questa cazzo di cit-» non lo feci finire che mi rivolsi io a Thomas.
«Che cazzo ci fa lei qua?» adesso anche John si rese conto della presenza della russa.
«C'era linda insieme a loro?» fece finta di non sentirmi e si rivolse nuovamente al fratello.
«Polly a quanto pare ha dato spettacolo a Bull Ring, Billy dice che era sbronza marcia farneticando di rivoluzione e urlando come una pazza.»
«Thomas!» lo richiamai ma senza successo.
«c'era Linda o no?»
John annui e dopo Tatiana i alzò venendo davanti a me con un sorririsino per poi guardare Thomas.
«John, c'è una Bentley sul vialetto di ingresso. Fammi un favore, va a squarciarle una gomma. Oggi è festa quindi nessuna officina sarà aperta e la signorina non ripartirà. Poi tu e i ragazzi andate a casa, prendere Charlie e lo portate da Arthur e Linda per la notte così faranno un po' di pratica.» disse con la sua sigaretta tra le labbra. La rabbia mi pervade.
«Sai cosa Tommy, pensavo avessi un pochino più di classe e raffinatezza, ma invece capisco che la bigiotteria a te piace un sacco.» dissi per poi continuare
«E non ti preoccupare delle gomme me ne occuperò personalmente. In modo che così la Duchessa possa restare anche una settimana a impuzzolentirti le lenzuola.» detto questo me ne andai con John che mi inseguiva. Uscì nel vialetto e squarciai tutte e quattro le gomme della Bentley e anche quelle della macchina di Thomas.
John uscì e mi guardò con occhi di pena.
«Non mi interessa più un cazzo, John. Ho chiuso con lui. Non mi merito di ridurmi come la merda per lui.» le lacrime scesero sulle mie guance.
«Ho fatto tutto per lui. Gli ho salvato la vita, ho mentito per lui, ho ucciso per lui... e lui continua a trattarmi come se non valessi un cazzo.» John non disse nulla mi abbraccio solamente e mi accarezzo i capelli.

-

John's pov.
Ero così arrabbiato con Thomas per come si era comportato con Josie che non riuscivo a guardarlo in faccia.  Eravamo nella casa vecchia, io ,Josie, Arthur e Tom. Appena entrò Josie abbasso si accese la sigaretta e iniziò a tremargli la gamba.
«Che tipo è?» gli chiese Arthur.
«Una chiacchierona. L'ho fatto per lavoro, chiaro?» disse lui.
«Certo... "lavoro"» rispose sarcastica Josie a bassa voce.
«comunque ascoltandola farneticare ho capito che il tesoro può essere sotto la casa. Voi avete novità?»
«Si, con la sua tessera studentesca Ada ha preso questa in biblioteca.» dissi mostrandogli la planimetria.
Tommy iniziò a parlare della Granduchessa e camere mentre io guardai Josie mangiarmi le unghie delle mani con ansia.
A distrarla fu Lizzie che entrò nella stanza
«Il comitato esecutivo del sindacato degli allibratori è pronto a riceverti.»
Era davvero bella.
«Ma guarda un po', Lizzie. Sei sulla lista pure tu immagino. Come non puoi del resto, nessuna resiste.» disse la mia migliore amica con acidità.
«Eddai topo. Lasciala stare.» dissi facendo un sorriso a Lizzie.
Tommy se ne andò e io presi Josie e andammo, insieme a Arthur al Garrison.
«Topo quello che ti serve ora è una bella e potente sbronza insieme ai tuoi migliori amici.»
«Credo che tu abbia ragione Johny.» mi sorrise.

Le ore passarono e dopo quel che ora John mi riportò a casa. Mi spogliai e misi la vestaglia da notte e mi addormentai. Ma ad un certo punto qualcuno bussò insistemente alla porta.
Aprii la porta e vidi Thomas ridotto malissimo.
«Santo cielo Tom.» dissi portandolo in casa.
«Che cazzo ti è successo?» chiedi mentre lo tenevo tra le mie braccia.
«Josie, portami all'ospedale. Se arrivo svenuto devi dire che ho una frattura al cranio, una commozione celebrale e forse anche un' emorragia interna.» disse lui sussurrando.
«Oh tesoro, chi diavolo ti ha fatto questo?» chiedi con le lacrime agli occhi. Non riesco a vederlo così sofferente.
«devi fare veloce Josie, perché non ci vedo. Non vedo più un cazzo.»
«d'accordo. Ma te devi restare con me Thomas ok? Non addormentarti.» dissi asciugandogli la fronte.
Mi misi le prime cose che trovai e con molta fatica lo portai dentro la sua macchina e lo sdraiai.
Mi misi alla guida per il poco che sapevo e mi diressi verso l'ospedale più vicino.
«Siamo arrivati Tommy. Un ultimo sforzo.» dissi aiutandolo a scendere dall'auto ma mi accorsi solo dopo che era svenuto.
«no no no Tommy svegliati. Perfavore.» mi guardai intorno e appena notai un uomo gli chiesi di aiutarmi a portarlo dentro e venni affiancata da un dottore.
«signorina può dirci cos'è successo? Conosce quell'uomo?»
«Si lo conosco. Non so cosa sia successo si è presentato a casa mia e mi ha chiesto di portarlo qui.» feci un lungo respiro. Tremavo avevo una paura fottuta.
«Dice di avere una frattura al cranio, una commozione celebrale e forse anche un emorragia. Aiutatelo perfavore.»
«non si preoccupi signorina, ci prenderemo cura di suo marito.» mi disse l'uomo.
«non è mio marito... è un amico.» dissi a bassa voce.
«d'accordo ora però vada a casa le faremo sapere quando si sveglierà.»
Oh Thomas

In Love With A Gangster // Peaky Blinders  {SOSPESA!!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora