Due giorni passarono. Benjamin si rivelò molto divertente e affascinante.
Adesso stiamo facendo un bagno nella piscina di casa mia. Devo dire che ha un bel fisico.
Niente in confronto con Thomas però.
Ma che dico? Sono impazzita?
B:<Facciamo un gioco... ognuno di noi a turno dovrà fare una domanda all'altro, e bisogna rispondere sinceramente. È un modo per conoscerci.> disse riemergendo dell'acqua. Mi soffermai a guardare le goccioline sul suo corpo.
J:<Va bene inizia tu.> dissi.
B:<ok.. colore preferito?>
J:<Azzurro. Drink preferito?>
B:<Martini. Il tuo?>
J:<White Lady. L'ho inventato io. Uno dei tanti vandaggi di essere una White. Vieni te lo faccio provare.>
Presi degli asciugamani e gli presi la mano, portandolo dentro casa.
Andammo in cucina e iniziai ad aprire il mobile dei liquori. Presi il Gin, il Cointrau e del succo di limone. E iniziai a prepararlo.Notai che Benjamin fissava ogni mio movimento sorridendo.
Dopo 5 minuti finii e gli porsi il cocktail.
Lui lo assaggiò e ne rimase molto stupito.
B:<Molto buono.>
J:<Ora sta a me. Emh.. è sposato?> lui sorrise, non maliziosamente, e si avvicinò.
B:<No...>
Mi guardò intensamente negli occhi e leggermente si posò sulle mie labbra.
Il bacio era dolce e senza malizia, almeno non all'inizio.
Chiese l'accesso ma glielo negai, staccandomi.
Sorrisi beffarda.
«Non si allarghi, signor Morgan... la conosco da meno di tre giorni... sono una donna rispettabile.»
Corsi di sopra, lasciando Benjamin da solo in soggiorno sorridente.
Feci una doccia e mi preparai. Oggi pomeriggio sarei andata a fare compere.
Misi questo vestito.-
È pomeriggio e stavo per varcare la porta d'ingresso ma venni fermata dalla voce di mia madre.
«Josie cara, stai uscendo?» Chiese sorrisendo.
Guardai verso la cucina, I miei genitori e Benjamin che bevevano allegramente.
«Vado a comprare qualche vestito... e forse anche a trovarmi un lavoro.» appena pronunciai la parola lavoro, mio padre mi guardò male e disse:
«Una donna della tu classe sociale non deve lavorare.»
«papà, ne abbiamo gia parlato. Io vado.» stavo per uscire, quando venni interrotta di nuovo.
«Posso accompagnarvi? Non ho niente da fare oggi. Giorno libero.» lo squadrai da testa a piedi.
I miei genitori annuirono con la testa.
«Certo. Un accompagnatore non fa mai male.»
Uscimmo dalla casa e prendemmo la sua macchina.-
Dopo pochi minuti eravamo davanti una boutique di alta moda.
Entrai e iniziai ad privare un paio di vestiti, chiedendo un consiglio al mio accompagnatore.
Volevo provocarlo.«Questo come ti sembra?» chiesi uscendo dal camerino.
Il suoi occhi vagavano su tutto il mio corpo, la bocca era semi aperta.«Chiudi la bocca, entrano le mosche.» dissi beffarda. Rientrai nel camerino e mi rivestii con i miei vestiti e andai alla cassa a pagare.
«50 sterline prego.» disse la commessa, guardando Benjamin con la bava alla bocca.
Tirai fuori il portafogli ma quest'ultimo mi anticipò pagando.«Grazie e arrivederci.» continuò lei passadogli un fogliettino con il suo indirizzo.
Che troia! Alzai gli occhi al cielo e lui se ne accorse.«Siete gelosa, signorina Josephine?» chiese prendendo la busta, appena uscito dal negozio.
Senza accorgermene andai a sbattere contro qualcuno.«scusate io- » alzai gli occhi per vedere chi avevo urtato e notai quei capelli biondi, che non mi erano mancati affatto.
«Grace? Cosa ci fai qui?» chiesi io un po' alterata.
«Josephine.?»
«Vi conoscete?» chiese Benjamin alle mie spalle.
«Solo una vecchia e brutta conoscenza.» continuai io.«Non eri a Birmingham?» mi chiese lei sorpresa.
«me ne sono andata. Non era più il mio posto ormai.»«Lui come sta?» continuò lei
«Ti interessa davvero? Dopo tutto quello che gli hai fatto?» alzai un po' la voce.
«Mi interessa davvero, Josie. Lo sai che l'ho amato tanto. Nonostante quello che ho fatto.» mi rispose.«Danny Whizz-Bang è stato ucciso nella sparatoria. Lì dove tu ci hai traditi. Era un brav uomo. Con moglie e figli. Era un po' pazzo, ma era dolce e gentile con tutti. Ed ora è morto, grazie a te. Tommy è stato sparato vicino al petto. E poteva succedere altro, se non fosse stato per me.» continuai io.
«Mi dispiace molto. Non era mia intenzione. Lui come sta?» chiese ancora lei.
«È ancora innamorato di te. Se proprio lo vuoi sapere. È accecato dall'amore nei tuoi confronti.» sputai acida.
Era una pillola che non mi andava giù. Come può Thomas essere ancora innamorata di colei che lo ha tradito?
«Tu lo ami ancora.» disse lei.
«No. Io non amo nessuno. All'infuori di me stessa e la mia famiglia.» dissi seria guardandola negli occhi.
«Ora se mi vuoi scusare, dovrei tornare a casa.»Me ne andai. Senza guardarmi indietro. Mi scese una lacrima solitaria.
«Eii, Josephine... stai bene?» chiese Benjamin raggiungendomi.
«Puoi portarmi a casa?» chiesi guardandolo negli occhi.
Lui mi abbracciò. Rimasi sorpresa ma ricambiai l'abbraccio.
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In Love With A Gangster // Peaky Blinders {SOSPESA!!}
Fanfic-1919, Birmingham, Regno Unito. Josephine è una giovane donna, che chiede lavoro in un pub gestito da una piccola gang, perché stufa di aderire ai propri doveri familiari. Al Garrison ella incontra un uomo dagli occhi fatti di ghiaccio, che portano...