Rimase ad ascoltare tutta la storia senza fiatare e solo quando ebbi finito parlò.
«mi dispiace per quello che vi hanno fatto. Davvero. Sono una donna che sa perdonare. Io e i miei uomini vi lasceremo in pace, ma devo comunque darle una punizione. Non per i 15, ma almeno per il restante 12.» io annui.«come da tradizione, ogni famiglia che ha perso una persona dovrà incidere un taglio sul vostro corpo. Non vi uccideremo. Ditemi i nomi dei tre uomini così che le loro famiglie non possano vendicarsi.» annui di nuovo.
«stasera dopo il matrimonio. Vi volevo ricordare che ogni famiglia ha almeno 5 componenti, quindi, vi chiedo scusa fin da adesso.» scendemmo dalla carrozza e ci stringemmo la mano.
Raggiunsi gli Shelby, stavano ballando intorno ad un falò abbastanza alto. Tutti tranne Thomas ovviamente. Mi andai a sedere accanto a lui ma non fiatai. Guardai John. Stava ballando felicemente con la sua nuova sposa.
«Cosa è successo?» chiese il fratello di mezzo.
«Ho risolto con la regina Lee. Niente di importante.» bevvi un sorso del bicchiere di Tommy.
«Chi è Victor?» in fondo questa doveva arrivare prima o poi. «nessuno di rilevante.» stava per rispondermi ma Polly lo chiama chiedendogli di fermare Ada che stava diventando incontrollabile. Ma essa si ribellò.«Vieni a vedere Esme, vieni a vedere a quale famiglia ti sei unita, vieni a veder l'uomo che la guida. Sceglie le mogli per i suoi fratelli, da la caccia alle sorelle e cerca di uccidere suo cognato» era palesemente ubriaca.
«Ada basta.» si intromise Polly ma lei non demorde e continua.
«E adesso non mi fa nemmeno fare un fottuto ballo del cazzo, neanche in un fottutissimo matrimonio. Ahh ahh.»
«Okey adesso basta. Portatela via!» disse John ormai stufo della situazione. Ma in quel preciso momento ad Ada gli si ruppero le acque.
«Gli si sono rotte le acque. Dobbiamo andare!» disse Polly.
«Oh Ada hai un tempismo del cazzo.» commentò Arthur.
La portarono alla macchina ma prima, i tre fratelli si girarono a guardarmi.
«Forza Josie, dobbiamo andare.» John prese parola. Guardai la regina Lee poi i fratelli.
«Devo restare! Voi andate.» mandai giu il groppo che avevo in mezzo alla gola.
«Che cazzo dici? Josie, muoviti!» dissi Arthur.
«La ragazza resta! Ve la restituiremo.» disse la regina Lee.Thomas e i fratelli andarono via un po' titubante.
Volete la verità? Ho paura di non rivederli più. Se ci pensate... almeno 5 ferite per 12 famiglie... sono almeno 60 accoltellate. Li guardai come se fosse lo sguardo d'addio.
«È il momento cara.» io annui e mi preparai.
Mi legarono ad un albero e tutti i Lee mi guardavano con disprezzo e rabbia. Ma me lo merito.L'agonia iniziò con il un taglio sullo stomaco che bruciava da morire. Trattenni l'urlo di dolore e ad uno a uno i tagli diventavano sempre più dolorosi. Questa gente sa come farti veramente male. Urlai dal dolore.
Thomas's pov
Al Garrison ci sono sempre molti uomini che bevevano come delle spugne, ma oggi era pieno come non mai.
Io e i miei fratelli andammo nella nostra saletta privata e io avevo un solo pensiero fisso.
Josie. Perché è rimasta dai Lee? Il suo sguardo era triste, come un addio.«A cosa pensi Tommy?» Mi domandò John sorseggiando la sua pinta di birra.
«Josie. Non mi piaceva il suo sguardo. Era come se ci stesse dicendo di non andare. Come un addio.» dissi con prendendo anche io un sorso della mia pinta.
«Lo abbiamo notato. Ma Tommy, i Lee hanno delle strane tradizioni vero?» chiese John. Io annui non sapendo dove vorrebbe andare a parare.«I Lee conoscevano Josie... erano tutti arrabbiati con lei. Esme mi disse che lei e i Lee hanno un brutto trascorso...» dopo poco realizzai.
«Dobbiamo andare da Esme. Adesso.» ci alzammo velocemente e vorremmo alla porta di casa, il più in fretta possibile. Arrivati alla porta di ingresso bussai fortissimo fino a che Esme non venne ad aprire.
«Cosa stanno facendo a Josie?» chiese John prima che io potessi aprire bocca.
«La stanno punendo per qualcosa che ha fatto anni fa.» rispose Esme.
«Che cosa ha fatto?» chiesi
«Ha ucciso 15 dei nostri, senza paura. A sangue freddo. Se hanno trovato un compromesso, soffrirà un po'. Se non lo hanno fatto... probabilmente sarà o starà morendo. Sono le tradizioni.» corremmo alla macchina e partimmo per andare da lei.Fermammo la macchina e quello che vidi era inimmaginabile. Josie legata a un albero con tagli sul tutto il corpo e sangue ovunque. Si stavano lacerando la pelle con forza e aggressività. Come se fosse un animale selvaggio.
«Adesso Basta!» Tutti i Lee ci guardarono. Andai spedito verso di lei ma ci bloccarono.
«Non potete interrompere. È tradizione. La ragazza ha sbagliato e ora ne punisce le conseguenze.» disse la regina Lee.
Josie era esausta glielo si leggeva in faccia. Stava per crollare.
«Josie... rimani sveglia!» urlo mio fratello minore.Josephine's pov
Era passata un oretta e mezza circa e ancora ero qui, dolorante su quest'albero a subire la mia punizione. Sentii delle voci in lontananza ma erano poca chiare. Ero esausta. Stavo morendo. Ne ero consapevole.
«Josie... rimani sveglia!» non feci in tempo che vidi solo il buio e nient'altro. Buio totale.Thomas's pov
"È svenuta. Non è morta" ripetei questa frase ogni secondo ma più la ripetevo più non ci credevo. Cercai di liberarmi ma invano erano in troppi.
«Lasciatemi! Cazzo!» iniziai a calciare.
10 minuti dopoStavo ancora cercando di liberarmi. Volevo che smettessero di ucciderla.
«Lasciateli. Abbiamo finito. La ragazza può andare.» mi lasciarono e andai da Josie che era a terra sanguinante. Cercai di sentigli il polso ma era debole. Fin troppo debole.
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In Love With A Gangster // Peaky Blinders {SOSPESA!!}
Fanfic-1919, Birmingham, Regno Unito. Josephine è una giovane donna, che chiede lavoro in un pub gestito da una piccola gang, perché stufa di aderire ai propri doveri familiari. Al Garrison ella incontra un uomo dagli occhi fatti di ghiaccio, che portano...