Josephine's pov
Tutti sapevano di me e Michael e non potete immaginare il casino che ne è venuto fuori. Polly si è incazzata come una iena e mi ha minacciato con un coltellino dandomi della troia. John per due ore non mi ha parlato, poi fece finta di niente, Arthur non se l'era mai presa, anzi la cosa gli faceva molto ridere. Con Thomas invece va di male in peggio. Non mi guarda nemmeno e se in teoria dovremmo parlare, lo facevamo attraverso la sua segretaria, Lizzie. A proposito, quei due scopavano nell'ufficio ogni volta che Tommy era arrabbiato, quindi molto spesso. Ogni volta che mi recapitava un messaggio, Lizzie mi rideva in faccia come per dire che lei lo aveva in pugno mentre io non avevo più niente. Ma anche lei in fondo sapeva che ancora, una piccola parte di lui, apparteneva e sarebbe sempre appartenuta a me. Io e lui ci amavamo e nessuno poteva cambiare questa cosa, nemmeno Thomas stesso. Nemmeno se volesse con tutte le sue forze.
I giorni passarono e arrivò il giorno dell'inaugurazione dell'orfanotrofio "Grace Shelby institut." Thomas tenne un discorso bellissimo su quei bambini e nel mentre che gli alti cantarono io lo raggiunsi. Stava guardando la foto di Grace.
«E' davvero bellissima in quella foto.» gli dissi con sincerità.
Ho sempre invidiato la bellezza di Grace. Era cosi pura che avevi paura di toccarla per non intaccare quella purezza.
«Cosa vuoi Josephine?» mi disse senza nemmeno girarsi.
Non vuole nemmeno guardarmi?
«So che sei arrabbiato con me per la storia di Michael, ma è successo tutto così in fretta che nemmeno ti so spigare.»
«Non mi interessa.» fece per andarsene ma lo fermai.
Gli pesi il braccio e per la prima volta dopo tempo mi rivolse uno sguardo. Vedevo la rabbia, la delusione nei suoi occhi.
«Io non lo amo Thomas.» gli sussurrai con le lacrime agli occhi.
«io amo te. Ho sempre amato te e lo farò per sempre. Nonostante tutto e te lo sai benissimo.» la mia voce era flebile.
Avevo paura per quello che avrebbe risposto. Temevo che mi avrebbe mandato a quel paese per poi dirmi di uscire completamente dalla sua vita.
«Ti sei scopata mio cugino per due anni e mi hai mentito in faccia, cazzo. Mi hai... anzi mi avete detto che tra voi due non c'è mai stato nulla. Sei una bugiarda del cazzo.» disse con rabbia alzando un po' la voce.
Credevamo di essere da soli ma in realtà non lo eravamo. Si presentò l'ultima persona che doveva arrivare: Michael.«Credo che dovresti abbassare la voce Thomas.»disse lui serio. Thomas non si girò ma era a conoscenza della presenza del cugino.
«Michael è tutto apposto. Torna dagli altri.» sapevo che se si fosse intromesso Thomas avrebbe perso la pazienza e non volevo che qualcuno si facesse male.
E dalla faccia di Tommy si notava che si stava incazzando.
«Non la devi trattare così. Parlale per bene Thomas.»
«Michael adesso basta.» Thomas si girò a guardare il cugino.
Avevo paura della sua reazione.
«Non sono cazzi tuoi quindi sparisci, Michael. Non te lo chiederò un altra volta.» gli disse con troppa tranquillità che quasi mi spaventava.
«Non devi parlarle così. Lei può fare quello che vuole, se si vuole scopare qualcuno, me compreso può farlo tutte le volte che vuole. Non è di tua proprie-» prima che finisse la frase Thomas gli tirò un pugno sul naso e poi lo prese dal colletto attaccandolo al muro.
«Non ti uccido solo per rispetto di Polly... ma toccala un'altra volta, anche solo con un dito... e giuro su dio, io ti ammazzo, Michael.» disse con tutta la rabbia che aveva ma non alzò la voce.
Detto questo se ne andò via senza.
«so cavarmela anche da sola Micky.» dissi aiutandolo a pulirsi il sangue dalla faccia. «Lo so, ma odio quando ti tratta così.»
«Sono questioni complicate Micky. Thomas si sente tradito da noi e in pratica lo abbiamo fatto.» me ne andai da li. Avevo tradito thomas.-
Vedere tutte quelle donne intorno a Thomas e Charles mi faceva rabbia. Lui diede il figlio a una delle bambinaie e si fece la foto con loro. Ma quello che più mi faceva arrabbiare era il fatto che non tenevano le mani a posto. Iniziò a guardarsi in torno e poi chiese qualcosa ad Ada. Avevano entrambi la faccia confusa.
«Ragazzi, dov'è Charlie?» ci chiese e John rispose di non averne idea. «L'hai dato ad una bambinaia per fare la foto.» dissi.
Non capivo cosa stava succedendo fino a quando non arrivò Ada.
«Tommy, lo hanno visto uscire in braccio ad una bambinaia dalla porta sul retro.»
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In Love With A Gangster // Peaky Blinders {SOSPESA!!}
Fanfic-1919, Birmingham, Regno Unito. Josephine è una giovane donna, che chiede lavoro in un pub gestito da una piccola gang, perché stufa di aderire ai propri doveri familiari. Al Garrison ella incontra un uomo dagli occhi fatti di ghiaccio, che portano...