1x7-𝚀𝚞𝚊𝚕𝚌𝚞𝚗𝚘 𝚜𝚒 𝚜𝚙𝚘𝚜𝚊-

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«Di chi cazzo è il matrimonio?»
«Se te l'avessimo detto, non saresti venuto. Una ragazza dei Lee, vuole sposarsi, è un po' selvaggia, ha bisogno di un marito-» John iniziò a dimenarsi mentre tutto lo tenevano fermo. Arthur mi prese e mi sposto da dietro John per non farmi colpire.
«Che cazzo dici Tommy.» continuava a dimenarsi ma Thomas lo fermò.
«JOHN!»
«Non ne hai alcun diritto!» continuò il biondo.
«Ascoltami... una ragazza che ha bisogno di un marito... un uomo che ha bisogno di una moglie.»
«Tommy, io non ho alcuna intenzione di sposare una fottuta contadina!» vedere questa scena ha rotto qualcosa in me. Il mio migliore amico si stava per sposare con una totale sconosciuta solo per qualcosa che ha iniziato suo fratello maggiore.
«John, io mi sono già compromesso, e se tu non la sposi scoppierà una guerra che farà sembrare la guerra di Som un fottuto the con i pasticcini. Ma se la sposi, la nostra famiglia e quella dei Lee sarà unità per sempre e niente guerra.» prese fiato.
«Ora scegli... guerra... o pace.» eccoci che ci risiamo.
Guerra o pace? Quale mai sceglierà John Shelby? Famiglia intera o decimazione della famiglia?
Tzh, vaffanculo Thomas.

«Lasciatemi!» John scrollo le spalle e poi guardò me.
Lo guardai con uno sguardo che diceva mi dispiace.
«Lo sapevi.» disse deluso.
Annui abbadando la testa.
Ci incamminiamo verso una donna un po' anziana che ci guardò un po' storto. Deve essere il capo dei Lee.
«Chi è la ragazza?» si rivolse a Thomas guardandomi.
«Lei è un'amica di John.» un amica di John? È questo quello che sono per te Thomas?
Le porsi la mano. «Josephine White.» appena dissi il mio nome, tutta la famiglia Lee mi puntò una pistola addosso.
Thomas e John si misero davanti a me proteggendomi ma li spostai subito.
«Thomas,John, va tutto bene..»
« Scusate, ma la mia famiglia ha avuto un piccolo "battibecco" con Victor e i vostri.» sapevo che un giorno tutto questo sarebbe accaduto. Victor torna sempre per mettermi in confusione tutta la vita.

«Non faccio più parte della vita di Victor. Nè dei suoi. Dovete credermi. Sono venuta in pace per festeggiare il matrimonio di un mio caro amico. Solo per questo.»
«I vostri cari amici sanno?» chiese la Lee e io diedi un occhiata ai Peaky.
«Ne potremmo parlare in privato dopo la cerimonia? Poi potrete farmi tutto quello che volete. Punirmi, torturarmi, uccidermi. Non fa differenza. Voglio solo festeggiare questa giornata con gli Shelby. Se per lei non è un problema.» dissi tutto a testa alta e senza abbassare ne alzare i toni della voce.
«Va bene. Ma sappiate che gli accordi di pace tra i Lee e gli Shelby, non comprendano pure voi.»annuii.

Tutti mi guardarono confusi, ma gli rivolsi uno sguardo come per dire "ne riparliamo dopo".

Arrivammo davanti ad un altarino con dei cuscinetti. Una ragazza arrivò con un bellissimo vestito bianco e con n tulle in pizzo che le coprivano il viso. John e la ragazza si misero in ginocchio sui uscinetti e Johnny Dog si mise davanti a loro.

«Siamo qui oggi, per unire in matrimonio quest'uomo e questa donna.» iniziò a parlare quest'ultimo.
Vidi Thomas parlare con Ada. Sembrava quasi che avessero fatto pace. Non riuscivo a sentire quello che stavano dicendo, ma vidi un lieve sorriso sulla faccia di Thomas e questo fece sorridere anche me. Il suo sguardo si sposto da Ada al mio e mi guardò con un briciolo di rabbia. Ada si accorse della mia presenza e mi fece un un saluto con la mano, che ricambiai sorridendo.

La ragazza si tose il velo dalla faccia e John rimase ad ammirarla per due secondi poi si girò verso s noi fece un sorriso a 35 denti. E' bello vederlo sorridere nonostante sapesse che si sarebbe sposato solo 5 minuti fa.

«Vuoi tu, John Micheal Shelby, prendere Esme Martha Lee come tua legittima sposa e amarla e onorarla finche morte non vi separi?» continuò Johnny Dog. «Lo voglio!» sorrise. Mi guardai attorno e vidi il capo Lee che mi intima di seguirla.
Applaudi dopo che John e Esme si baciarono e mentre tutti andavano a ballare io la raggiunsi dentro la sua carrozza.

«Con quale coraggio venite nella nostra terra senza riflettere delle conseguenze?»
«Ho mollato Victor l'anno scorso.»mi difesi io.
«Voi facevate parte della banda. Voi eravate lì quel giorno. Il giorno della lotta. Da sola avete ucciso 12 dei miei uomini.» nella sua voce sentivo la rabbia che provava nei miei confronti.
«Sbagliate. Ne ho uccisi 15, ma questo non è rilevante dato quello che mi avete fatto voi, precedentemente.» anche nella mia voce c'era una bella quantità di odio.
« Tre dei vostri mi hanno violentata e lasciata in un vicolo, morente. Se Victor non mi avesse trovata sarei morta sicuramente. Mi ha accudito come uno dei suoi e mi ha fatto entrare nella banda. Gli devo la vita, nonostante non ne faccia più parte.» feci un respiro profondo e continuai a sputare tutto.

«Erano passati tre giorni da quell'accaduto ed ero infuriata come non mai, perché quelle bestie avevano portato via la parte più intima di me. "L'innocenza". Ero ancora vergine. Sono diventata il mostro dei miei incubi quella notte. Avevo solo una cosa in testa. Vendetta. L'ho avuta. Quella notte, la notte della lotta, mi sono ripromessa che non avrei massacrato chiunque mi facesse un torto. Quella notte, ho spento ogni tipo di emozione. Solo grazie ai vostri uomini.»

Mi scese una lacrima, quei sentimenti, si stavano riaccendendo.

In Love With A Gangster // Peaky Blinders  {SOSPESA!!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora