CAPITOLO 48.
Vorrei assecondare i discorsi di Louis, abbracciarlo e dirgli quanto sia bello, quanto i suoi occhi siano blu, ma non ci riesco, non posso. Pensare ad Harry nell’altra stanza mentre rimugina su ciò che ha visto, su ciò che vuole fare con me. Solo pochi minuti fa stavamo per baciarci ed ora rieccoci, separati e con il cuore a pezzi. Almeno il mio lo è.
So che ora mi vede sotto un’altra prospettiva, mi aspetto che mi dica di stare lontano dal suo migliore amico, di non illuderlo perché amo ancora lui. Forse non lo aspetto, forse lo desidero. Ma sarà davvero così? Louis sarà solo un modo per dimenticare Harry; o me ne innamorerò?
Rifiutare Louis sarebbe stata una soluzione oppure un marcamento al mio egoismo?
‘Cercando di amarlo, non sei egoista?’
No,voglio davvero provarci. Perché dovrebbe essere così complicato? Louis è tutto ciò di cui ho bisogno.
Sbuffo, mentre cerco di convincermene finchè non smetterò per crederci davvero.
IO: Louis, perdonami..ma dovrei fare una telefonata. – Mormoro, staccandomi leggermente dalle sue braccia.
Louis mi rassicura e mi lascia un umido bacio sulle labbra,perché sento che tutto questo sia sempre più sbagliato? Mi allontano un po’ dal gruppo, afferrando il cellulare e il numero telefonico dell’uomo che ho conosciuto il giorno precedente.
x: Pronto? -
IO: Ehm..E’ Noah? Sono Sofie, la ragazza del parco. –Noah: Oh, sì, ricordo di te! Come stai? Qui c’è mio figlio che mi sta martellando perché vuole vederti. Cos’hai deciso di fare con la proposta che ti ho offerto? -
IO: Accetto, Signor Noah, potrei venire anche adesso, manca anche a me Lucas. – Sorrido.
Noah: Perfetto, figliola. Ne sarei davvero felice, io tra poco ho delle commissioni da fare, non sarò a casa, ma c’è mia nipote, resterà un paio di minuti per spiegarti come funziona, ti aspetterà. Grazie mille per la tua disponibilità. -
Mi detta il suo indirizzo ed io lo trascrivo su di un fogliettino, non sono molto pratica con le strade, ho bisogno di qualcuno che mi accompagni. Dopo dei cordiali saluti, stacco la chiamata e quasi saltello dalla felicità, ho un lavoro che consiste nel badare ad un ragazzino che adoro.
Afferro il mio cappotto e mi dirigo di nuovo dai ragazzi, che si sono trasferiti tutti in salotto.IO: Chi viene con me? – Appoggio le mani sui fianchi, sospirando.
Louis: Per fare cosa? – Mi sorride, venendomi incontro.
IO: Badare un bambino, che si sente molto solo. - Sospiro, spostandomi una ciocca di capelli dagli occhi.
Zayn: Chi è questo bambino? - Chiede, stranito.
IO: Se mi ascoltassi quando ti racconto qualcosa, ora lo sapresti! – Sbuffo, spazientita. Voglio solo qualcuno che mi accompagni.
Victoria: Lucas? – Domanda.
Sorrido ed annuisco, con le mani ancora sui fianchi.
Louis: Harry, potresti andare tu, no? Oggi ti vedo un po’ giù di morale, sarebbe un’ottima occasione per distrarti, non credi? – Gli sorride, felice di aver consigliato un accompagnatore.
Sbarro gli occhi e mi volto verso Harry,intimendogli con lo sguardo di rifiutare, ma lui si alza e mi sorride.
Harry: Hai ragione, amico. Mi serve una distrazione. – Si infila velocemente il suo cappotto.Sbuffo e scuoto la testa lasciandomi sfuggire un lieve sorriso all'angolo della bocca, alla vista del sorriso di Harry. Cosa mi salta in mente? Devo stargli lontano. Abbasso il capo, quasi imbarazzata e saluto tutti uscendo di casa, lo stesso fa il mio accompagnatore e in totale silenzio ci avviamo a casa di Lucas.
Harry: Allora..Lucas, vero? – Mi guarda. – Il nome del bambino,dico. – Mi sorride lievemente, quando gli rivolgo uno sguardo stizzito.
IO:Sì, ma non montarti la testa, ho accettato solo perché mi serviva qualcuno che mi indicasse la strada, questo è l’indirizzo, non sono brava con queste cose. – Gli porgo il biglietto e lui sospira.
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My demons burn.
FanfictionQuesta è la storia di una semplice ragazza che si ritrova ad affrontare i casi della vita: L'amore, l'amicizia, le delusioni, le gioie..Ma lei li supera sempre con un sorriso stampato sulle labbra, nonostante abbia avuto un passato maledettamente du...