CAPITOLO 15.
IO: Ciaoo. – Urlo, dopo aver raggiunto Liam fuori scuola ed avergli agganciato le braccia attorno al collo.
Liam: Ma che le viene? – Chiede ad Harry, ricambiando il mio abbraccio.
IO: Non posso abbracciarti? – Fingo un broncio e lui sorride.
Liam: Certo che puoi. Ma è strano da parte tua. – Il suo sguardo è pensieroso, dubita che possa essere così..dolce? Okay, un abbraccio non è il gesto più dolce del mondo, ma io non abbraccio spesso le persone..soprattutto se sono i migliori amici di mio cugino che prima odiavo.
Harry: Non dirmi che sei venuto a piedi. – Si guarda attorno, notando che non c’è traccia dell’auto di Liam.
IO: Cosa? La tua macchina è parcheggiata più lontano, vero? – Mi agito, forse troppo e mi avvicino a lui, aprendogli le tasche dei jeans..magari ha le chiavi. Oh, per favore, l’ultima cosa che voglio è andarmene a piedi. che fottuto incubo.
Liam: Ragazzi, camminare non è un oltraggio. Vi farà bene un po’ di movimento fisico. – Dice, cominciando a camminare.
IO: Dimmi che scherzi? – Ribatto, seguendolo.
Liam: Uhm, no. – Sospira, infilando le mani nelle tasche.
IO: La prossima volta che ti offri di venirci a prendere, ricordami di dirti di no.- Sbuffo, sorridendogli beffarda.
Harry: Perché ti sei offerto, perché? Potevo portare la mia auto, cazzo. –
E’ incredibile come stiamo rendendo questa situazione stupida in una circostanza fatale.
Liam: Volevo stare un pò con voi, ragazzi, vi voglio bene anche io. – Sorride ironico ed io ridacchio, povero.
IO: Sei molto carino, ma la prossima volta porta la macchina, altrimenti non offrirti. – Sospiro, in modo scherzoso, mentre camminiamo verso casa mia.
Liam: Cambiando argomento, com’è andata a scuola? – Chiede, con tono curioso.
IO: In auto, ma al ritorno qualcuno ha deciso di sorprenderci. – Sospiro, con nonchalance.
Liam: Io intendevo, come siete stati a scuola? – La sua faccia mi fa ridere, ha le sopracciglia inarcate.
IO: Seduti, come secondo te? – Nascondo un sorriso quando sospira esasperato ed Harry ridacchia.
Liam: Okay..- Sospira. – Cos’avete fatto? – Continua, modificando la sua domanda.
IO: Niente. – Mormoro, mentre Harry annuisce in accordo.
Liam: Giusto..avevo dimenticato che a scuola si va per scaldare la sedia. – Sorride, mentre io ed Harry ridiamo.
Harry: Venite a mangiare da me? – Chiede, dopo un po’.
IO: Da te o tua madre? – Chiedo, non declinando del tutto l’offerta.
Vive da solo, ma se andassimo da sua madre sarebbe molto più accogliente, dato che c’è anche Gemma, con cui ho un bellissimo rapporto. Lei è amichevole, dolce..è l’opposto del fratello. Sono come l’acqua e il fuoco, il gelo e il caldo, la luna e il sole. Credo che Harry sarebbe nulla senza Gemma, solo Dio sa quante volte ho assistito a rimproveri di Gemma verso Harry, l’ho conosciuta perché una volta è venuta a casa mia e ricordo che quando la ascoltai dire ‘Sei solo un moccioso, la fama non ti rende migliore.’ Ad Harry, quasi le strinsi la mano congratulandomi.
Harry: Da mia madre, non ho molto da preparare a casa mia. – Mi guarda, come se stesse cercando di capire a cosa sto pensando.
IO: Liam? – Lo richiamo, distraendomi dai miei pensieri e concentrandomi su di lui.
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My demons burn.
FanfictionQuesta è la storia di una semplice ragazza che si ritrova ad affrontare i casi della vita: L'amore, l'amicizia, le delusioni, le gioie..Ma lei li supera sempre con un sorriso stampato sulle labbra, nonostante abbia avuto un passato maledettamente du...