Capitolo dodici.

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CAPITOLO 12.

Louis è fermo sull’uscio della porta mentre mio padre gli mormora qualcosa all’orecchio, ne approfitto per eliminare completamente le lacrime dai miei occhi. Louis rivolge un sorriso ed un cenno con il capo a mio padre,per poi entrare nella camera e chiudersi la porta alle spalle. Si avvicina con un dolce sorriso sul viso ed io sospiro, alzandomi di scatto, dirigendomi verso di lui. Mi getto nelle sue braccia, inalando il suo profumo, mi stringe a sé e mi accarezza i capelli, regalandomi baci accennati sulla fronte. Dopo un po’ mi stacco, guardandolo, mi sorride ancora una volta e lo stesso faccio anche io. Mi trasmette sicurezza quando mi guarda in quel modo così intenso..mi sento capita davvero.

 Louis: Vuoi che resti qui con te per la notte? – Mi indica il letto, ma non è ancora ora di dormire, sono anche molto affamata.

 IO: No, in realtà ho fame.  – Rispondo sincera, ridacchiando.

Louis: Bene, allora andiamo. – Annuisce, prendendomi la mano.

IO: Sei sempre così dolce con me, prima non lo eri mai..adesso mi consoli sempre, sei sempre al mio fianco e prima..prima neanche mi parlavi. – Sospiro, riflettendo sulle mie parole.

 Louis: Eheh, le cose cambiano.-Ridacchia, sorridendomi.

 IO: Cosa dovevi dirmi oggi? Sai, prima che uscissi di furia da casa? – Apro la porta della mia camera, lasciando la sua mano.

 Louis:Oh, no nulla. Niente di importante, comunque.  – Le sue guance si tingono leggermente di rosa e sorrido ampiamente.

Ora sono davvero curiosa di sapere cosa aveva da dirmi. Prima che tutto quel casino con Nick accadesse. Se ci penso meglio, mi vien da ridere.

 IO: daai, dimmelo. – Insisto, rimediando con il viso addolcito, facendo sporgere il labbro inferiore.  

Louis: No! – Si dirige sulle scale, scomparendo dalla mia vista.

 IO:Ma sono curiosa! – lo seguo sulle scale, ridendo. –Dimmelo. – Dato che cammina lentamente sulle scale, mi precipito su di lui una volta giunti all’ultimo scalino e cadiamo entrambi a terra, mentre io sono sulla sua schiena.

Louis: Zaayn, porta via tua cugina.– Urla, mentre io lo giro verso di me ed inizio a solleticargli la pancia, i fianchi e il collo.

IO: Avanti, dimmelo –Sono sul suo bacino adesso ed è piuttosto imbarazzante, ma cerco di non darlo a vedere, continuando con il solletico.

 Louis:Odio da impazzire il solletico. Okay, te lo dico, fermati. – Mi blocca le mani mentre espira ed inspira affannosamente sotto di me, sorrido.

IO: Dimmi – Divento seria, dato che anche lui chiude gli occhi, sospirando.

 Louis: Sei una stronza! – Mi ritrovo sotto di lui, ribalta la situazione bloccando le mie gambe con le sue e sedendosi sul mio bacino ed inizia a solleticarmi dappertutto..io sono sensibile su tutto il corpo, quindi è avvantaggiato.

IO: Coglione – Continuo a ridere, cercando di liberarmi dalla sua presa ferrea.

Louis: Ti arrendi? – Mi chiede, sorridendomi maligno.

IO: No, ma fermati.. – Mi dimeno nella sua presa, cercando di afferrare i suoi polsi, ma si ferma d’improvviso, dando fine a quella atroce tortura. – Vuoi dirmelo? – Continuo, per poi vederlo alzarsi dal mio corpo.

 Louis: Mi martellerai fin quando non te lo dirò, vero? – Mette le mani sui fianchi, ridacchiando ed io mi alzo dal pavimento

IO: Esatto – Lo imito, poggiando le mie mani sui fianchi.

My demons burn.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora