Capitolo cinquantuno.

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CAPITOLO 51

Harry: Mh..ed io ti dico che sarai mia,invece. - Ammicca sorridendo.
IO: Siamo arrivati? - Ignoro la sua affermazione, mostrandomi più irritata di quel che in realtà sono.
Harry: Quasi, non sei curiosa di sapere dove andiamo?- Svolta in una curva.
IO: No, non m'importa. - Mento, guardandolo.
Ovviamente muoio dalla voglia di scoprire dove mi sta portando, ma il mio orgoglio mi zittisce, chiedendomi di lasciarlo fare. Non potrebbe farmi mai del male,su questo posso fidarmi di lui.
Harry: Ti piacerà,prometto. - Mi strizza l'occhio, sorridendo.
Io: Chi ti ha chiesto nulla? - ribadisco, ridacchiando.

Harry: Allora? Scendi? - Dopo venti minuti di completo silenzio, siamo finalmente arrivati e mi ha aperto lo sportello,invitandomi a seguirlo.
Mi porge la mano e io gliela stringo, quasi imbarazzata e lo imito, uscendo dall'auto cercando di non cadere. Mi sorride dolcemente guardando le nostre mani intrecciate, non si stacca da me ed io non lo respingo.
IO: Dove siamo? - Chiedo, notevolmente spaesata.
Harry: Ad essere sincero non ne ho la più pallida idea. Un mio amico mi aveva consigliato di venirci perché a lui ha portato fortuna venire qui. La sua ragazza ha accettato di sposarlo e spero abbia lo stesso effetto su di noi. - Mi stringe più forte la mano mentre iniziamo a camminare.
Il posto in cui ci troviamo è bello ma allo stesso tempo intrigante, selvaggio, spaventoso, buio. La poca luce bianca della luna piena, riflette tra gli alberi, alti e colmi di foglie verdi.
Credo sia il mezzo di un bosco, non ci sono altro che alberi.
IO: Questo tuo amico ti ha detto se c'è qualche posto dove possiamo accamparci? - Lo guardo, fermandomi sui miei passi.
Harry: Mh,no..mi ha detto che avremmo trovato un posto camminando. - Si gratta la nuca,sembra a disagio.
IO: Aspetta. Il tuo cellulare è carico? - Chiedo,afferrando il mio per controllare.
Harry: Si, perchè? -
IO: Perchè se ci perdessimo, potremmo chiamare qualcuno. Anche il mio lo è, adesso possiamo anche andare. - Gli sorrido.
Harry: Pensi proprio a tutto, eh? - Ridacchia. Le nostre mani ancora una nell'altra.
IO: I film mi insegnano qualcosa. - Sciolgo la nostra presa e ancoro il mio braccio alla sua schiena, la mia mano sfiora il suo fianco. È stato tutto così veloce anche per me. Lo tratto come se stessimo insieme da tempo ormai, mi sento così sicura ed a mio agio, qui, sola con lui.
Harry: Hai sonno, piccola? - Mi stringe a sé, un po' titubante ma alla fine il suo braccio destro scivola sulle mie spalle, spingendomi più vicina al suo corpo.
IO: Moltissimo. Sono quasi le due di notte ed io sono qui con te nel mezzo del nulla. Che sacrifici si devono fare nella vita. - Inspiro il profumo degli alberi bagnati dalla pioggia della scorsa notte,Harry ridacchia come un ragazzino, riempendomi il cuore.

Harry: Che carina che sei. - Afferma,mentre schiudo gli occhi a causa del sonno che inizia sempre di più ad impossessarsi di me.
Siamo seduti su dell'erba liscia. Dopo minuti eterni di cammino ci siamo riscontrati in un lungo sentiero che ci ha guidati su questo paradiso. Se solo non fosse così buio ed avessi più energie.
IO: Lo so, grazie. - Sospiro, accennando un sorriso.
Harry: Poco modesta. - Porta il mio corpo fra le sue gambe,appoggia lentamente la mia testa sulla sua spalla. Le mie labbra tremono, mi sembra surreale il calore che emana il suo corpo contro il mio.
IO: Ho anche io uno specchio a casa,Harry. - Continuo a pavoneggiarmi, sorrido perché so che non può vedermi.
Harry: Infatti quando ti guarda vorrebbe scappare da quanto fai schifo. - Ride forte e il suo petto vibra contro la mia schiena,me lo godo fino in fondo.
IO: Il mio specchio quando mi vede vorrebbe baciarmi e piangere dall'invidia! - Un risolino lascia le mie labbra stanche di restare aperte. Vorrei solo dormire.
Quando schiudo gli occhi distratta, Harry inala dei respiri a bocca chiusa sul mio capo,inquietendomi.
IO: Cosa diamine stai facendo? - Mi volto lentamente verso di lui,con tono perplesso.
Harry: Mi piace il tuo profumo. - Sospira con voce roca.
IO: Sei bellissimo. - Mormoro, totalmente persa nei suoi occhi verdi. Strofino il mio naso contro il suo,sentendo una certa attrazione tra le nostre labbra.
Harry: E' la prima volta che me lo dici. - Le sue fossette compaiono sulle sue guance, beandomi.
IO: E approfittane. - Sussurro.
Harry: Oh, si. - Ansima e in men che non si dica, le sue labbra sono sulle mie.
La sua lingua si intreccia alla mia, rendendomi ancora una volta chiaro il bisogno che ho dei suoi baci,della sua presenza,delle sue carezze.
Harry: Sei mia. - Sorride sulle mie labbra,soddisfatto di quel contatto.
IO: Non riuscirai comunque a portarmi a letto. - Ridacchio.
Harry: A letto no, a prato Si! - Ride come se avesse inventato la barzelletta più divertente del mondo, sotto il mio sguardo scettico.
IO: Nemmeno. - Sorrido, attirandolo ancora una volta a me per baciarlo.
Harry: Non voglio portarti a letto, Sofie. - Si stacca dalle mie labbra,più serio.
IO: Ah, no? - Chiedo.
Harry: No,voglio solo il tuo amore.- Le sue mani sono a coppa attorno al mio viso, mentre mi penetra con il suo sguardo. Anche al buio è fantastico.
IO: E io le tue labbra. - Nono nascondo la mia incredulità alle sue parole ma continuo a baciarlo.
Harry: Adoro quando non ti fai pregare. - Mi sorride.
IO: E' il sonno, comprendimi! - Sospiro,rassegnata al suo amore.
Harry: Dormiamo qui,allora? - Il suo sorriso mi incita ad annuire e non posso fare altrimenti.
IO: Sì.- Mormoro, accoccolandomi nelle sue braccia famigliari.

My demons burn.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora