Capitolo quarantacinque.

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CAPITOLO 45.

Appena varchiamo la soglia della porta,un ondata di calore mi investe,non il tipico calore confortevole bensì quello sporco e sudato. Sono solo le nove,perché sono già tutti sudati e ubriachi come se fosse notte fonda? Non capisco come faranno a reggere fino alla fine della festa,ma è sicuro quanto l’inferno che io non mi concerò male. Non voglio per niente dover affrontare problemi,di alcun tipo. Ma soprattutto,non voglio che i ragazzi mi vedano in uno stato inconscio che non mi appartiene. Berrò solo un bicchiere di champagne all’arrivo della torta,se ce ne sarà una.

Quando rivolgo uno sguardo a Louis, è disorientato,sembra quasi nervoso per qualcosa che non riesco a spiegarmi,ovviamente non posso. Non so ancora leggere nella mente delle persone,quindi non so realmente cosa possa essere successo. E’ il suo compleanno,perché non è in pista a ballare ed a bere?

Le ragazze mi portano sul divano di Louis,mi ci siedo sopra e cerco di seguire il loro discorso ma è davvero difficile. Tra la musica e i miei pensieri non so quale sia il suono più forte.

Harry ed i ragazzi saranno qui tra pochi minuti. Come reagirà nel vedermi? Mi considererà? Mi saluterà? Cercherà di parlarmi? O semplicemente mi eviterà come,penso, farò io?

Olivia: Hey, dove hai la testa? – Mi tira un leggero schiaffo sulla spalla,facendomi ritornare con i piedi sulla terra.

La guardo persa,cercando di captare al meglio le sue parole,scuoto leggermente la testa per poi voltarmi verso l’entrata,un gelo mi arriva alla ossa e si accumula anche nel cervello quando noto chi ha appena varcato l’uscio.

Entra come un deo greco; tutto mi sembra scomparso al momento:ogni pensiero,ogni anima presente,ogni voce,ogni suono. Riesco a vedere solo il suo sorriso sicuro e determinato, le sue fossette che compaiono sulle guance; i suoi occhi sembrano neri e troppo tenebrosi,un pauroso contrasto con il sorriso luminoso e rassicurante.

Come se lo avessi chiamato,inchioda i suoi occhi nei miei, credo di poter quasi sentire il mio cuore affondare giù,verso i piedi. Non sono così forte da riuscire a reggere il modo intenso in cui mi sta fissando e focalizzo il mio sguardo sui suoi indumenti. E’ vestito in nero,ma è molto elegante,non ne avrei dubitato. La sua camicia sbottonata lascia intravedere i suoi tatuaggi e non credo esista qualcosa di più celestiale.

Mi volto verso Victoria e riprendo a respirare,non sapevo di star trattenendo il fiato finchè non l’ho lasciato fuori. Victoria mi guarda preoccupata ed io cerco di sorriderle,ma tutto ciò che il mio viso forma è una smorfia,perché tradisco me stessa?

‘Perché non puoi negare l’effetto che ha su di te.’

Victoria: Hey,che ne dici di uscire un po’? – La sua voce è alta,per farsi ascoltare oltre la musica assordante.

Annuisco lentamente e dopo alcuni minuti sono fuori casa di Louis,con una Victoria che mi guarda intensamente.

Victoria: Cosa succede? - Sussurra, accarezzandomi i capelli dolcemente.

IO: Niente. – Sussurro, impercettibilmente.

Victoria: Dimmi che non è per Harry,Sofie..- Mi guarda ancora una volta,incrociando le braccia al petto.

Faccio spallucce mentre focalizzo il mio sguardo oltre lei,non voglio ammetterlo neanche a me stessa.

Victoria: Vuoi parlarne? – Fa in modo di far incrociare i nostri sguardi,respiro affannosamente,scuotendo il capo.- Sicura? – Chiede ancora.

Annuisco con il capo e lei mi stringe tra le sue braccia,non esito a ricambiare. Era tutto ciò di cui avevo realmente bisogno,il calore di una persona che mi vuole bene,davvero bene.

My demons burn.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora