Capitolo diciannove.

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CAPITOLO 19.

Harry: Quindi..tu credi che se rimanessimo amici, potremmo superare la cosa? – Mi chiede, grattandosi la nuca.

Quale cosa? Cosa vuole superare? Io non voglio superare un bel niente. Mi sono invaghita di lui tre fottuti anni fa e vuole buttare tutto all’aria perché ho bisogno di un ragazzo migliore? Ma cosa ne sa lui di cosa ho bisogno? Tutto ciò che voglio è lui e solo lui.

IO: Uhm sì, soluzione migliore.  – Sospiro, abbassando il capo.

Tradire i miei pensieri è la cosa che so fare meglio, ultimamente.

Il suo sorriso si amplifica, allarga le braccia, incitandomi a buttarmici dentro. Lo faccio e lo stringo forte a me. Strofino lentamente la mia mano sulla sulla schiena, come faccio solitamente durante gli abbracci e lui mi sfiora con le dita le spina dorsale, andando su e giù.

Harry: Ti voglio così tanto bene, da così tanto tempo.  – La sua voce roca e bassa mi risulta così sensuale e confidenziale all’orecchio. Mille brividi si impossessano del mio corpo, arrossisco leggermente quando il cavallo dei suoi pantaloni sfiora la mia pancia.

Resto un po’ scioccata dalla sua dichiarazione. Non me l’aveva mai detto. Mai aveva ammesso di provare un sentimento positivo verso me. Ed io non ci avevo neanche mai pensato, non credevo fosse stato possibile.

IO: Anche io, Harold. – Sono costretta dall’esporgli una parte dei miei sentimenti e fingermi un’amica ma..quanto durerà?

Papà: Sofie, andiamo? – Urla, dal piano di sotto.

IO: Arrivo. – Urlo di rimando, staccandomi dalle forti e muscolose braccia di Harry.

Quando si allontana, mi sfiora la mano, come se volesse intrecciarla con la sua, ma poi mi lascia andare definitivamente.

Harry: Hai detto qualcosa a tuo padre? - Dice spostandomi una ciocca di capelli ribelle, aggiustandomela dietro all’orecchio.

IO: Se ti riferisci al bacio, no. In realtà ti ho risparmiato un bell’occhio nero. – Ridacchio, sospirando.

Harry: Oh, beh, allora grazie. – Ride ed io sorrido.

IO: Devo davvero andare adesso. – Esclamo, afferrando il mio borsone dal letto.

Harry: Vengo con te. – Mi apre la porta e sorrido a tale gentilezza.

Harry sotto questa luce mi appare molto più amabile.

Quando scendiamo al piano inferiore Niall e Zayn urlano con gioia ‘Goool!’ mentre Louis e Liam sbraitano infuriati ‘E’ fallooo!’ e mio padre suggerisce i passi da fare. Il calcio non ha età.

IO: Papà, possiamo andare. – Cerco di attirare la sua attenzione, mentre Harry si unisce ai ragazzi.

Liam: Aspetta! L'ultima partita e andate. – Mi guarda come per implorarmi e sbuffo.

IO: Papà..Non dirmi che vuoi rimanere! – Mormoro, scocciata.

Papà: Sofie! Rilassati e vai dalle ragazze..l’ultima partita e andiamo. – Mi sorride e mi incita ad uscire dal salotto.

IO: Restavo su con Harry, sarebbe stato più divertente.  – Brontolo e solo Harry si volta a sorridermi, ammiccando.

Sbuffo ancora più forte e mi dirigo in cucina, dove per fortuna vi ci trovo le ragazze.

IO: Hey.. – Mormoro, sedendomi su di una sedia.

Olivia: Allora? Siete stati sopra un bel po’, racconta! – Bisbiglia e da maleducata la quale è, non mi saluta neanche.

My demons burn.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora