CAPITOLO 46.
Cado in ginocchio al suo fianco, neanche stupidi suoni riesco ad emettere e la scena del suo corpo esile,disteso sull’asfalto, mi turba sempre più. E’ irreale,tutto sembra solo un dipinto, una scena di un film a cui non credevo di dover mai far parte, ma devo ricredermi ora,mentre nella mia testa urla incessanti mi assillano, ma nessun gemito o ansimo riproduco. E’ come se fossi morta anch’io,come se fosse tutto nella mia mente. L’adrenalina, la forza non fanno più parte di me, non riesco a respirare e non ne capisco il motivo. Nella strada desolata udisco delle urla e un pianto isterico mi colpisce quando mi rendo conto che sono io. I sui occhi sono aperti,ma non osa muoversi,il suo corpo è ricoperto di odioso liquido rosso, tutto è torbido attorno a noi. Esiste altro? Perché nessuno riesce a sentirmi?
‘Papà..apri gli occhi.’
Mi sembra di parlare al vento, lo scuoto dolcemente,temo di fargli del male, ho gli occhi secchi dalle lacrime,mi bruciano così tanto e non riesco a reggere il dolore che mi colpisce il petto.
‘So che sei ancora vivo,papà..io lo so.’
Non credo nelle mie parole, ma la speranza lotta ancora dentro di me. Gli bagno il volto con le mie lacrime e gli afferro la mano increspata,la stringo e mi chino verso di lui,pregando Dio di donargli ancora un respiro,di farlo ancora vivere. Un debole ansimo attira la mia attenzione,quando mio padre batte lentamente gli occhi,ancora fragile.
‘Sapevo,sapevo ti saresti svegliato,papà.’
Guardo i suoi occhi doloranti e colmi di dolore, sorrido ampiamente,sentendo non altro se gioia e il cuore più leggero. Questa è una delle più grandi vittorie che possa mai aver ottenuto, ed io..io sono felicissima di averne fatto parte.
Parla VICTORIA.
Delle urla mi svegliano dal mio beato e intossicato sonno, balzo dal letto mentre l’espressione preoccupata di Olivia mi paralizza. Guardo Sofie e non fa altro che scalciare ed urlare, entro nel panico totale quando anche Lorena apre gli occhi e quasi bestemmia. La mia migliore amica non fa altro che ripetere ‘Alzati,andiamo in ospedale.’, non sembra volersi svegliare ed ho paura di distoglierla dal suo sogno,potrebbe prenderla davvero male. D’altra parte,Olivia e Lorena cercano di chiamarla per farle aprire gli occhi,ancora scosse.
Moltissime volte mi è capitato di dormire da Sofie e sempre ha parlato nel sonno,oppure si alzava,conversava da sola..ma niente del genere. Non ho mai dovuto assistere ad un suo incubo,è praticamente come lo stessi vivendo con lei. Di solito è Zayn a tranquillizzarla, sa sempre come calmarla, ma ora lui non c’è ed io sono spaventata più di prima.
Parlo IO.Quando scatto dal letto, con respiro affannato e i visi familiari delle mie amiche, mi rendo conto che stavo solo sognando. Nessuno dovrebbe avere solo la disgrazia di fare sogni del genere. Il cuore mi batte ancora all’impazzata,lo sento quasi fuori dal petto. Come può essere possibile? Non avevo mai sognato qualcosa del genere..c’era così tanto sangue. Rabbrividisco al pensiero e guardo terrorizzata le mie amiche, che sono immobili mentre mi fissano in silenzio.
IO: Cosa succede? – Sussurro, cercando di non sembrare troppo agitata. Sono troppo prevedibile.
Victoria: Cos'hai sognato? – La sua voce è troppo bassa e fatico a sentirla.
IO: Non dirmi che è successo di nuovo. – Sbuffo, passando la mano tra i capelli.
Olivia: Tu non capisci. Era diverso, urlavi e scalciavi. – Mi accarezza la guancia, con sguardo triste.
Lorena: Non facevi altro che nominare tuo padre. – Porta le sue mani alle braccia,strofinandole,dai brividi..dal freddo o dalla paura,non conta. Mia zia è già entrata nella mia stanza e con sguardo preoccupato, si è accomodata tra noi.
Mi ritrovo costretta a giustificarmi per i miei gesti e a, quindi, raccontare il mio peggior incubo. Lacrime impertinenti mi rigano il viso, non importa quanti anni io abbia vissuto senza di lui, è mio padre ed io lo amo. Non posso assolutamente nasconderlo,tanto meno negarlo.
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My demons burn.
FanficQuesta è la storia di una semplice ragazza che si ritrova ad affrontare i casi della vita: L'amore, l'amicizia, le delusioni, le gioie..Ma lei li supera sempre con un sorriso stampato sulle labbra, nonostante abbia avuto un passato maledettamente du...