CAPITOLO 24.
Io e Zayn ci avviciniamo piano al divano, i miei zii si accorgono della nostra presenza e ci salutano calorosamente, con un sorriso particolarmente allegro.
IO: Uhm..ciao, che ci fate qui? – Chiedo, riponendo la borsa a terra.
Zayn: Esatto..non dovreste essere a lavoro? – Appoggia le chiavi dell’auto e di casa sul comodino accanto al divano, con aria interrogativa.
Zio: E' noioso andare a lavoro. – Sdrammatizza, girandoci visibilmente attorno.
Zayn: Avanti, padre. Siamo seri. – Sbuffa, appoggiando le mani sui fianchi.
Zio: Il capo era stranamente di buon umore e ha incaricato tutti di tornare a casa prima, oggi. Non so, forse aveva qualche evento, incontro..non ne abbiamo la più pallida idea. – Sospira, cercando di essere il più chiaro possibile perché sa bene che non spiegherà ancora questo concetto qualora io e Zayn non capissimo.
Zia: Siete strani, ragazzi. E’ successo qualcosa? – Ci viene incontro,liberandosi dalle braccia di suo marito.
Zayn mi guarda.
Io lo guardo.
Zia ci incita a rispondere, cazzo.
Zayn: Mamma..il fatto è che io e Sofie dobbiamo dirti una cosa che non credo gradirete. – Dal suo tono di voce capisco che cerca di prendersi del tempo per pensare a cosa dire ma..non so se dirà loro la verità o mentirà spudoratamente per non infrangere il nostro patto tra cugini.
Zia assume un’espressione abbastanza seria, mentre mio zio guarda incuriosito Zayn, cercando di capire cosa voglia dire. Quanto lo vorrei anche io.
Zayn: Si, beh..ecco..il fatto è che..come dire.. – Sembra ragionare bene sul tono da usare e sorrido nervosa, mentre mio zio mi rivolge uno sguardo interrogativo. – Quando voi non siete a casa, noi siamo più liberi. Possiamo invitare chi ci pare, fare danni per poi rimediare..come se vivessimo da soli e credetemi, non c’è niente di meglio di rompere un piatto senza essere sgridato. – Dà una leggera pacca sulla spalla di sua madre e la guarda con occhi sinceri, come se non stesse mentendo e ringrazio tutti i Cieli che gli hanno donato questa capacità di saper mentire. Per quanto possa odiarlo quando dice bugie, risulta molto utile in casa simili a questi.
IO: Esattamente..mi ritrovo costretta a concordare pienamente con Zayn. – Sorrido sollevata e molto più allegra di prima, se potessi guardarmi, sono certa che mi renderei conto di aver ripreso colorito.
Zia: Ah! Quindi è questo ciò che pensate? Questa è la verità? Ottimo, rimedieremo chiedendo il permesso di poter venire prima a fine serata. – Posizione le braccia sui fianchi, mentre ci guarda incredula quanto offesa, quanto vorrei ridere
IO: No, per pietà. Fingi che niente sia accaduto. – Fingo un tono disperato, per poi scoppiare a ridere.
Zayn ridacchia e si getta sul divano, accanto a mio zio.
Zio: Dì la verità, figlio. Chi porti con te in questa casa durante la nostra assenza? - Chiede in modo scherzoso, colpendo Zayn sulla spalla con un debole pugno.
Zayn: Nessuno, tranquillo. Sono cambiato. In realtà credo di provare qualcosa per una ragazza. – Sembra di accorgersi di aver parlato troppo, perché le sue parole vengono susseguite da espressioni volgari come ‘Cazzo.’ e ‘Merda.’
Zia: Puoi darci l’onore di sapere chi è la fanciulla fortunata? – Ridacchia, raggiungendo il figlio.
E’ raro che Zayn parli in questo modo di fronte alla sua famiglia. Di solito con sua madre non parla di ragazze, a suo padre chiede raramente dei consigli ma, in fin dei conti..è a me che parla di più. Anche se, ammetto, non mi dice mai nulla di esplicito, ha sempre un mistero, quella punta di riservatezza che sono sicura, non riserverà neanche alla sua donna amata.
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My demons burn.
FanfictionQuesta è la storia di una semplice ragazza che si ritrova ad affrontare i casi della vita: L'amore, l'amicizia, le delusioni, le gioie..Ma lei li supera sempre con un sorriso stampato sulle labbra, nonostante abbia avuto un passato maledettamente du...