Capitolo ventotto.

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CAPITOLO 28.

Quando giungiamo nel grande salone, lui si accomoda sul largo tappeto, non sembra male come idea. Così abituata a stare sempre su quel divano a casa, il tappeto sembra più coinvolgente.

IO: Ci sono dei plaid? – Mi guardo attorno, con le mani poggiate sui fianchi, Louis mi guarda con occhi teneri dal basso.

Louis: Sì, al piano di sopra, controlla nelle stanze, nel frattempo accendo la TV, così guardiamo un film. – distoglie lo sguardo, afferrando il telecomando  dalla poltrona dietro di lui.

Annuisco e salgo al piano superiore..ho già dimenticato le stanze, che memoria breve.

Decido di ascoltare il mio subconscio e di seguire il mio istinto, entrando nella prima stanza che mi si presenta davanti. Mi avvicino al grande letto al centro della camera, notando una scatola molto grande, trasparente. Posso osservare con mio piacere che all’interno vi sono i plaid di un colore arancione molto chiaro.

Mi chino per afferrarla e la caccio fuori, mi rialzo, così mi è meno difficile sollevarla dal pavimento e resto immobile a ciò che mi si presenta avanti.

Una grande e disgustosa tarantola si muove tranquilla sulla superficie del contenitore, mi paralizzo inspiegabilmente..o forse un motivo c’è: sono fottutamente aracnofobica.

IO: LOUIS! SALI IMMEDIATAMENTE. CAZZO, LOUIS. UN FOTTUTO RAGNO. – Urlo come un’assatanata, ma i piedi non collaborano, agito le mani come se sentissi la sua presenza sulla mia pelle e chiedo aiuto a Louis che sembra voler tardare a salire. Non voglio compiere nessun movimento sbagliato, questa cosa orripilante morde ed io è già troppo se riesco ad urlare.

Scende dalla scatola, forse si sta impaurendo per le mie urla, quindi amplifico ancora di più il tono, come anche l’ansia dentro di me. Indietreggio lentamente mentre ora batte le sue zampette sul pavimento e mi sento in trappola quando la mia schiena tocca il muro, è strano come una cosa così piccola possa spaventare una persona. Sembra la scena di un film, come se quel ragno fosse un killer che vuole sbranarmi..preferirei mille volte un killer ad un ragno fottutamente velenoso e peloso come la tarantola.

Di scatto vedo comparire Louis sulla porta con una scopa tra le mani. Mi guarda, mentre io gli indico il pavimento e individua la tarantola per poi schiacciarla con la sua arma. Il ragno scappa velocemente, ma Louis ha l’abilità di bloccarle il passaggio con la scopa, per poi schiacciarlo con la scatola. Fuoriesce un liquido orrido dal corpicino dell’animale e mi viene la nausea solo a guardare.

IO: Grazie Louis, ma adesso lo prendi tu il plaid, io non metto le mani su quella scatola. – Sospiro, mentre lui scoppia a ridere.

Louis: Quanto sei coraggiosa, ragazza. – Ride ancora, deridendomi e prendendomi in giro, sbuffo.

IO: Ho paura dei ragni..grazie per avermi salvato, mio eroe. – Gli butto le braccia al collo, alzandomi sulle punte per baciarlo su di una guancia e lui ride di cuore, lo stesso faccio io.

Louis: Andiamo di sotto e non pensarci, principessa. – Sussurra, afferrando un plaid.

Scendiamo al piano inferiore e ci accomodiamo sul tappeto, la TV già accesa, ci stringiamo sotto al plaid.

IO: Perché ci avevi messo così tanto a salire? Mi stavo sgolando per chiamarti. – Chiedo, mentre la sua mano stringe la mia.

Louis: Stavo cercando un qualcosa per poter ammazzarlo, la scopa è stata la prima cosa che mi è saltata all’occhio. – Ridacchia, come se fosse stata una cosa insignificante.

IO: E ora chi pulisce a terra? – Mormoro, appoggiandomi sulla sua spalla, il suo profumo è così forte.

Louis: a te fa schifo addirittura la scatola su cui si è poggiato..io non voglio neanche pensarci e beh, suppongo che la prossima coppia che verrà, sarà entusiasta di toglierlo al posto nostro.  – Strizza l’occhio, facendomi sorride.

My demons burn.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora