17. A volte bisogna cogliere ciò che ci offre l'attimo

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Ho deciso che non sarei andata al ballo con nessuno, insomma non so ballare poi così bene e non voglio avere contatti. 
E' già tanto se ci vado a questo stupido ballo. Figuriamoci se voglio ballare.

Manca davvero poco all'inizio, due ore o tre, e io sono sdraiata a letto ad ascoltare musica. Astrid è da Pansy per aiutarla con il trucco e poi sarebbero venute qui. Karol non è voluta venire, aveva paura di essere scoperta da Piton.
Dovrei iniziare a prepararmi. Solo per infilare quell'abito ci metterei la metà del tempo a disposizione.

L'acqua fredda mi rilassa immediatamente e raffredda la mia pelle accaldata dal nervosismo. Non so ballare e sono obbligata a mettere i tacchi, peggio di così non può andare.

A volte penso che davvero servirebbe morire. Già sarebbe di grande aiuto, ma a quale scopo?  Dalla vinta ai miei ''genitori'' oppure a Karol. Si, sembra diversa, ma sono certa che lo fa per un motivo e che ora è consapevole di essere l'unica.
Un giorno tutto questo finirà. Un giorno, tra poco, compirò diciotto anni e farò vedere a loro cosa hanno tanto cercato di distruggere.

Non gli permetterò di portare via l'unica cosa che mi rimane: la voglia di vederli cadere.

Sembra orribile, lo so. Però, dopo tutto ciò che ho passato. Dopo tutto quello che ho sopportato. Io lo merito. So di meritarmelo.

Non desidero innamorarmi o sposarsi o avere figli. Solo eccellere. Diventare qualcuno nel mondo magico o babbano che sia. Far vedere quanto vale Eithel.
Mi rifiuto di usare Jonson come mio cognome. Io non lo sono mai stata a pieno e ora ne comprendo i motivi. Io sono solo Eithel e un giorno cercherò informazioni sui miei genitori. Magari ora che le vacanze si avvicinano e io resterò qui da sola.

-Eithel! Muoviti Esci!- urla la voce strillante di Astrid.

Sbuffo e avvolgo il mio esile e pallido corpo in un asciugamano nero. Infilo le brasiliane e una maglietta nera oversize.
I capelli sono stati solo tamponati dall'asciugamano, ma così mi aveva detto di fare la ragazza dai capelli tinti di bianco.

Esco fuori e vedo Pansy con i capelli lasciati liberi sulle spalle da boccoli mori e leggeri. Un trucco sui toni del marrone le incornicia gli occhi e le labbra sono tinte di un colore poco più scuro del suo incarnato. È davvero molto bella.

Astrid invece ha gli occhi decorati da un verde uguale al colore dell'abito che indosserà e al centro della palpebra delicati brillantini valorizzano di più i suoi occhi colore del cioccolato.
Le sue labbra sono incorniciate dalla matita marrone e l'interno invece ha un colore più chiaro di questa, ma sempre sugli stessi toni. Ha piastrato i suoi capelli, di solito gonfi, e ha impreziosito quell'acconciatura particolare con due piccoli torcioni che si legano dietro la testa.

Nessuna delle due ha ancora indossato il vestito. Abbiamo deciso di metterli poco prima di uscire, così da non rovinarli.

-Astrid rendiamo la nostra campionessa la più bella ragazza mai esistita- ghigna Pansy verso di me. E sul mio volto si fa largo un espressione di puro terrore.

***

Dopo un'ora vengo finalmente lasciata libera. Le ragazze mi guardano sorridendo per poi dire all'unisono un ''Sei perfetta'' che mi scalda il cuore.

Mi guardo allo specchio e rimango incantata da quanto vedo. Hanno rispecchiato perfettamente i miei gusti e come sono realmente io, solo che loro non lo sanno e io non glielo dirò mai.

Astrid ha raccolto i miei capelli con un piccola treccina sul lato destro e ci ha incastrato degli anellini in metallo. Il resto dei capelli li ha resi gonfi e ha risaltato il taglio irregolare che ho.

in love with both of themDove le storie prendono vita. Scoprilo ora