41. Natale

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buon sabato miei lettori!

come va? spero tutto bene.

mi scuso per l'attesa, ma sono tornata!

commentate e votate!

molte saranno content* per questo capitolo e altre un po' meno..

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La mattina di natale dovrebbe essere una mattina allegra.

O almeno così si dice.

Penso di non aver mai passato un natale veramente felice.

Oppure sì, ma quando i genitori decidono di obliviarti non ricordi nulla.

Era l'alba del 25 dicembre e io me ne stavo rannicchiata tra le coperte del mio vasto letto a baldacchino.

Non desideravo spostarmi da questa posizione.

Avevo le tende aperte e ancora potevo scorgere una luna sbiadita e piena.

Amavo la luna, l'ho sempre fatto.

Mi costrinsi a uscire dal letto.

Starai le dita dei piedi e la schiena, poi mi alzai.

Mi misi davanti allo specchio, dopo tanto tempo.

Indossavo solamente una canottiera in seta nera e le mie mutandine dello stesso colore.

Sfilai la canottiera.

Profonde occhiaie scure mi contornarono gli occhi.

Labbra secche e guance incavate.

Le clavicole sporgevano sotto i vari stati di pelle.

Seno piccolo e capezzoli intorgiditi dall'improvviso freddo.

La pelle pallida aderiva perfettamente alle costole.

Una..

Due...

Tre...

Quattro, cinque, sei...

Sette...

Otto e nove...

Dieci...

Undici e dodici...

Le contai passandoci sopra il mio lungo e sottile indice destro.

Le anche erano ben in mostra e le cosce sottili.

Ero troppo magra.

Troppo esile.

Era in vista una battaglia e dovevo uccidere Silente.

Se avessi dovuto fuggire... dovevo averne le forze.

Sfilai le mutandine e le lasciai scivolare fino a terra.

Portai il mio indice nella parte più sensibile di me.

E lo lasciai girare intondo.

Gemetti.

Mi spostai in bagno e aprii il getto della doccia, ma non vi entrai.

Anzi, mi lasciai scivolare fino a terra e divaricai le gambe.

Un dito mi scivolò dentro ed espirai di goduria.

Bussarono.

-Merda- sussurrai.

MATTHEO POV

Non ero riuscito a dormire.

Non dopo ciò che avevo visto fare da Eithel.

In più, quella visione di lei in un angolo a chiedermi di aiutarla non riusciva a lasciarmi in pace.

Bussai alla sua porta, ma nessuno rispose.

Decisi di entrare. Poteva stare dormendo oppure... era in bagno.

I miei occhi scivolarono a terra. Sulle sue mutandine in pizzo nere.

Le sollevai e l'odore della sua eccitazione mi invase le narici.

-Per Salazar- sussurrai.

Un gemito.

Girai la testa verso la porta del bagno e dovetti passarmi la lingua sulle labbra ormai secche.

Bussai.

Quando aprì aveva attorno al corpo un asciugamano nero e le guance rosse.

-Dimmi- disse lei con le mani che leggermente tremavano.

-Ecco... si, insomma.. i tuoi ti vogliono giù.- dissi io cercando di guardarle gli occhi.

-Possono andare a farsi fottere- mi chiuse la porta in faccia.

Sentii l'acqua scrosciare.

Posai la mani sulla maniglia della porta ed entrai.

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so che il capitolo è molto corto, ma ho avuto da fare e purtroppo non sono stata molto dietro a wattpad.

vi prego ditemi che film mentali vi state facendo hahaha

per chi tifate? Draco o Mattheo?

inoltre andate a leggere l'altra mia storia: The bad girl's bet

detto ciò alla prossima!!

in love with both of themDove le storie prendono vita. Scoprilo ora