-Astrid.- mi girai lentamente e mi scontrai con i suoi grandi enormi color del ghiaccio.
-Come stai?- sentivo paura nella sua voce tremante.
Le facevo paura? Temeva che potesse accaderle qualcosa a causa mia? No, non le ho mai fatto del male. Però, ha sofferto a causa mia.
-Benissimo- mi rigirai a osservare i binari che correvano.
- Non mentire. Non a me- rispose con fermezza e la sua mano gracile mi strinse la spalla.
-Cosa vuoi Astrid?- scaccia il suo arto con forza.
-Tornare a essere tua amica- sospirò.
-Non possiamo. Ne ora ne mai- dissi con una morsa al petto.
Mi ero affezionata a lei. Così come a Blaise e Pansy. Jaxon oramai...
-Manchi a tutti!- gridò e mi girai a guardarlo severamente, alchè abbassò la voce -Vogliamo che torni da noi e non vhe passi il tuo tempo con quei coglioni-
-Blaise e Pansy sono amici di Draco. Perché non gli parlano?- chiesi tornando dentro e lasciandola lì da sola.
_____
La stanza era come la ricordavo. L'unico problema era la presenza di Astrid.
Sarebbe stato un anno davvero molto duro. Prima delle vacanze non parlavamo, ora lei voleva fare pace con me.
Bussarono alla porta e, con svogliatezza, andai ad aprire.
-Stasera, Eithel. Il nostro sacrificio avrà risultati.-
Annuii e richiusi.
Stasera ucciderai...
Stasera perderai te stessa...
Le tre voci risero all'unisono e poi non ricordai più niente.
Quando ripresi la capacità di comandare il mio corpo, mi ritrovai sulla Torre di Astronomia con Draco che puntava la bacchetta contro Silente.
Il mio stomaco si chiuse e seppi in quel momento che la mia morte sarebbe giunta in poco più di qualche mese.
-Lei non capisce! Io devo farlo o Lui.. Lui mi ucciderà- frignava.
Bellatrix mi spinse. Non avrebbe lasciato il figlio in quelle condizioni, tanto meno il nipote.
Sospirai e avanzai accanto a Draco e Mattheo.
-Insieme, cugino.- disse il moro, ma a entrambi tremavano le mani.
Non si erano accorti di me.
-Signoeina Jonson, anche lei. Parve sorpreso di vedere me, ma non i due ragazzi.
Le due teste scattarono a me e io sfilai la bacchetta da dietro la schiena. Quello era il suo posto, incastrata tra il mio corpo e la gonna.
La puntai al preside e, con mia sorpresa, avevo la mano ferma.
Forse la consapevolezza, forse l'apatia, ma pronunciai quelle parole.
-Avada Kedavra.-
Un fascio di luce verde fuoriuscì dalla mia bacchetta e colpì il petto dell'uomo che cadde privo di vita dalla torre.
La risata di Bellatrix ruppe il silenzio.
Corse alla ringhiera e proiettò il Marchio in cielo.
Il sole non sarebbe più sorto. E forse non l'avrei rivisto mai più.
Corremmo giù. Io, Draco e Mattheo.
Non dovevamo farci vedere insieme ai Mangiamorte.
Non potevamo far saltare la nostra copertura.
Corremmo fino a raggiungere Regulus e Tom.
-Allora, l'avete fatto?- chiese quest'ultimo con un pizzico di nervoso nella voce.
I due scossero la testa.
-Che cazzo avete fatto allora?!- gridò, ma si ricompose subito quando un gruppo di Tassorosso ci corse accanto.
Avremmo dovuto seguirli.
-Eithel... cosa hai fatto?- chiese Reg ormai cereo.
-È stata lei. Questa troia che non sa stare al posto suo!- alzò la voce Mattheo.
Draco mi fissava curioso. Il cipiglio che gli si era formato in fronte era così sexy.
Seguimmo gli studenti e il mio cuore batteva così forte da pompare il sangue a una velocità allarmante.
Le orecchie mi fischiavano e le mani tremavano.
Altre mani fredde si strinsero attorno alle mie.
Regulus a sinistra e Tom a destra. E, senza dire una parola, mi ritrovai la schiena di Mattheo davanti, mentre avvertii il profumo di Malfoy dietro di me.
L'istinto di sopravvivenza avrà sempre la meglio sulla paura e sulla rabbia.
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allora😅
vabbe sto zitta che è meglio.
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in love with both of them
FanfictionEithel Jonson una ragazza poco considerata dalla famiglia. Sarà costretta ad andare ad Hogwarts... riuscirà qualcuno a sciogliere il suo cuore di ghiaccio? Ma soprattutto ci sarà qualcuno in grado di capirla fino in fondo? - presenza di droghe, alco...