Il Manor era freddo e cupo, nonostante fosse estate. Le pareti erano fredde e mi sentivo sempre di troppo. I mangiamorte correvano da una parte all'altra senza curarsi di venirmi addosso e - il più delle volte quando succedeva - mi urlavano contro di spostarmi. Amavo la mia stanza, però. Era molto bella. Infondo al corridoio, nella parte più buia. Anche questa, come la casa, era sui toni del nero e del verde.
Il giovane Malfoy era finito nel mio stesso circolo. Non potè opporsi, per salvaguardare se stesso e la sua stessa famiglia, suppongo. Io avrei così desiderato poterlo farlo, ma il voto era stato fatto e non si tornava indietro. Chiedevo le mie risposte ogni giorno, ma la sua era sempre la stessa e monotona risposta. ''Compi la tua parte e io compio la mia''. Gliela rigirai allo stesso modo, ritrovando sempre una porta chiusa in faccia. Sembrava furbo, ma in realtà era una facciata. Non avevo paura di pronunciare il suo nome, procurandomi l'invidia e anche la venerazione dei miei prossimi compagni. Mancavano solamente due giorni al 31 luglio e io sarei divenuta maggiorenne.MATTHEO POV
Erano passati due mesi dal ritorno si mio padre. Dio solo sa quanto avrei gradito che tutta quella messa in scena e quel piano del torneo saltassero in aria. Ma Tom era troppo intelligente e troppo furbo per far andare qualcosa storto. Ci avevo sperato finché non vidi apparire Diggory con la coppa in mano. Il labirinto era stato manomesso da me in persona, sapevo che lei era con Lui. Solo lei sarebbe riuscita ad arrivare al centro, lo aveva lasciato andare. Il ragazzo aveva urlato di andare a salvarla, ma Silente non si muoveva di lì.
Era un semplice ciarlatano. Diceva che chiunque avrebbe trovato aiuto ad Hogwarts, ma non includeva i Serpeverde a quanto pare. A causa di mio padre la casa si era guadagnata ancora più disprezzo e questo non aiutava.Era così fuori luogo in quell'ammasso di gentaglia. Era così pura con quei suoi occhi neri e vuoti, però. Non so che cosa avessero stilato lei e mio padre, ma non nulla di buono. La vedevo ogni giorno e con un tempo era sempre più rigida.
Eravamo tutti e quattro riuniti nella camera di mio cugino quando la signora Malfoy ci venne a chiamare per la cena. Avremmo avuto ospiti, stranamente.
La famiglia Black sostava nel salotto. Gli occhi di Eithel si illuminarono alla vista di mio cugino Regulus. Avevano un bel rapporto loro due: distaccato e unito allo stesso tempo. Mi domandai spesso come mai non fossero smistati in corvonero. Entrambi amanti della lettura e dello studio, un'elevata intelligenza, ma avevano quella parte che superava quella letteraria. Erano furbi, scaltri, egoisti e calcolatori. Studiavano le mosse delle persone che avevamo accanto, si fissavano intorno in cerca di pericolo. Potrebbero essere una coppia di cui avere davvero paura.TOM POV
Avevo studiato Eithel per un anno intero e avevo capito il suo modo di fare. Ti sembrava amica, ti faceva credere di poter entrare nel suo mondo, ma - se la si osservava attentamente- la sua non era che una maschera. Era così inespressiva, così fredda e distaccata. Il portamento e l’aura che l’avvolgevano emanavano superiorità a tutto e tutti, riesce a farti sentire impotente e minuscolo in confronto a lei, quasi come se qualsiasi cosa tu facessi, dicessi o semplicemente pensassi, fosse sbagliata.
Avverti fin dentro le ossa la necessità di starle lontano e di non dover averci niente a che fare. Ti fa capire che tu, nella sua vita, nella sua cerchia, non potrai mai entrarci. Neanche volendo. E se uno come me provava queste cose, non immagino per gli altri cosa dovesse significare.
Eravamo più simili di quanto potessi immaginare entrambi.
Quella sera aveva i capelli raccolti in una coda di cavallo alta con i capelli che fuoriuscivano senza un vero e proprio sesso logico. Un pantalone cargo nero e un top dello stesso colore. Anfibi neri a para alta la facevano somigliare a un militare babbano. Anche vestita in modo casalingo, non smetteva di emare aura di potere. Mio fratello mi aveva raccontato della scenata avvenuta durante il suo smistamento, mi aveva permesso di leggergli dentro. Comprendevo il cappello parlante per non aver avuto dubbi o esitazioni.Eithel Hansen era una ragazza da farsi amica e noi nemica.
EITHEL POV
30 luglio.
Mancavano poche ore. Regulus aveva il marchio. Draco aveva il marchio. I fratelli avevano il marchio. Io avrei avuto il marchio.
Un senso di nausea mi salì dal profondo dello stomaco risalendo fino alla gola. Mi alzai rapidamente da tavola facendo cadere la sedia. Tutti si zittirono e mi fissarono, ma io corsi via alla ricerca del bagno più vicino.
Appena arrivai iniziai a vomitare perfino l'anima. Saltavo i pasti e di conseguenza ero dimagrita, tornando al peso che avevo all'inizio dell'anno. Mi sarei messa a ridere se qualcuno mi avesse detto che a fine anno sarei stata una mangiamorte.-Paura?- una voce dietro di me mi fece sussultare.
-Non ho mai paura- affermai schietta. Mi tirai in piedi e poggiai le mani al lavabo. Ero pallida quanto un cadavere e struccata. Non mi importava più di avere un bell'aspetto, sarei comunque diventata un mostro.
-Questo lo so, ma il marchio spaventa tutti- proseguì il biondo.
-Non me, Malfoy- mi lasciai scivolare fino a terra con la schiena a muro. Sapevo che non mi credeva nemmeno un po'.
Ero stanca di lottare. Di mostrare la parte più forte di me. Volevo far cedere le mie barriere, volevo che qualcuno provasse a conoscermi e allora lo feci. Lasciai che grosse lacrime bagnassero il mio viso. Mi sorpresi a sentire il biondo accanto a me che mi asciugava le lacrime con i pollici e accarezzava i capelli.
Ci fissammo negli occhi per secondi - minuti forse - senza dire una parola. Una strana sensazione iniziò a prendere posto nel mio stomaco. Sentivo le guance scottare e lui sorrise ironicamente nel vedermi così distrutta.
Ero patetica.
Ma a lui non importava. Non importava come mi stessi mostrando in quel momento. A lui andava bene così. Quella sensazione iniziò a prendere un nome: desiderio. Mi lasciai sopraffare da questa, consapevole che anche lui provava lo stesso. Me ne sarei pentita, ma non mi importava.
Schiantai le mie labbra sulle sue. Rimase sorpreso, ma poco dopo assecondò il ritmo che avevo preso. Le sue mani ai lati del mio viso strinsero con più forza. Mi sedetti a cavalcioni su di lui e strinsi con forza i suoi capelli. Dalla sua bocca uscì un gemito, soffocato dalle mie labbra, quando gli tirai leggermente i ciuffi bianchi. Arpionò i miei fianchi con possessività. Il bacio stava prendendo quella piega. Nonostante il mio cuore, la mia mente e le mie stesse ombre mi urlassero di smetterla immediatamente, il mio corpo non era d'accordo. Sapevo che era così sbagliato dopo ciò che mi era successo, ma volevo avere un ricordo prima di divenire mangiamorte.
Un verso stridulo uscì dalle mie labbra quando le sue mani strinsero i miei glutei e lo sentii sorridere.
Si alzò da terra e - non so in quale strano modo - ci ritrovammo nella sua stanza da letto. Ci fermammo un attimo guardandoci negli occhi. Eravamo spettianti, stralunati e con le labbra gonfie e rosse per i troppi baci. Sorrisi imbarazzata quando insonorizzò con un incantesimo la stanza prima di rituffarsi su di me. Il mio top volò sul pavimento per primo, seguito a ruota dalla sua maglia nera. Rimasi in reggiseno e versi di piacere incontrollabili e poco casti uscirono dalle mie labbra quando tirò fuori un seno iniziando a leccarlo minuziosamente mentre toccava l'altro. Slacciai con foga i suoi pantaloni e li abbassai con tutti i boxer. In meno di due minuti mi ritrovai sotto di lui ad ansimare. Entrò in me con un dito senza preavviso e squittii.-Sei già bagnata- mi sussurrò nell'orecchio provocandomi mille brividi facendolo ghignare.
Ne aggiunse un altro e iniziò a entrare e uscire con foga. Era completamente diverso da quando era accaduto quella notte di anni fa. Era bello perché lo volevo. Il mio viso si incupì e Draco si fermò non appena lo notò.
-Tutto ok? Se non vuoi non..-
-Oh no no! Lo voglio, davvero. Solo un brutto ricordo. Magari te lo racconterò un giorno- gli sorrisi e lo baciai.
Aumentò la velocità finché non iniziai a provare una bellissima sensazione nel basso ventre. Strinsi le gambe attorno al suo braccio e, capendo subito, iniziò ad aumentare ancora di più finché non venni.
DRACO POV
Sotto di me si divincolava dal piacere. Era da mesi che bramavo il suo corpo a contatto sul mio. La abbassai facendola succhiare il mio membro. Leccò la cappella e poi tutta la lunghezza facendomi gemere spudoratamente.
La sdraiai prima di venire e con un colpo secco la penetrai. Sussultò e mi sorrise.
Passammo minuti avvinghiati così. Pelle contro pelle. Sudure contro sudore. Uscii appena in tempo venendo fuori da lei.----------------
allora.. prima scena spicy😼🌶
che ne pensate? volete più dettagli in queste scene??
pubblicazione:
-lunedì
-mercoledì
-venerdì
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in love with both of them
FanfictionEithel Jonson una ragazza poco considerata dalla famiglia. Sarà costretta ad andare ad Hogwarts... riuscirà qualcuno a sciogliere il suo cuore di ghiaccio? Ma soprattutto ci sarà qualcuno in grado di capirla fino in fondo? - presenza di droghe, alco...