27. La maschera è caduta, sorpresa! (pt2)

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Eithel sveglia...

Razza di ragazzina impertinente! Alzati!

Non trattarla così! È la nostra padrona!

Cloto sei troppo buona.. deve svegliarsi.

Atropo ha ragione. Ci abbiamo messo diciotto anni, ma ora il suo corpo ci sta accettando.

Lachesi.. è una bambina...

No, è cresciuta ora! Deve accettarci!

Silenzio, si sta svegliando!

Sentivo delle voci nella mia testa, ma non sapevo a chi collegarle. Sento freddo, tanto freddo.
Quando aprii gli occhi vidi quattro volti che mi fissavano spaventati. Draco. Mattheo. Tom. Regulus.
Che cosa era successo? Parlavano ma non li sentivo, non capivo cosa stava accadendo. Richiusi gli occhi e tornai a riposare.

EITHEL HANSEN! Svegliati!

E tu chi sei!?

Chi siamo, ragazzina. Io sono Cloto e poi ci sono Lachesi e Atropo.

Chi siete?

Le tue ombre.

Divertente. Quelle non esistono. Era una mia immaginazione. Un mio modo per definire...

Già, nessuna definizione. Ora io sono Atropo e sono la parte più fredda di te. Quella calcolatrice e che decide quando tagliare rapporti con le persone. E sono la parte migliore.

E scommetto quella che mi controlla meglio.

Noi non ti controlliamo. Noi siamo te.

Certo.. tu sei?

Cloto! Colei che ti fa essere più buona, diciamo. La parte che si oppone ad Atropo, in sintesi.

E infine io sono Lachesi. Decido quanto concederti agli altri. Quanto mostrarti per quella che sei.

In pratica siete me?

Siamo la tua essenza divisa.- afferma quella che dovrebbe essere Cloto.

Ora svegliati e vedrai che andrà tutto per il meglio. Noi ci siamo solo materializzate, ma siamo sempre esistite. - prosegue.

Alza il culo e svolgi i tuoi compiti. Sono giorni che dormi. Forse settimane.- Atropo è quella che mi assomiglia, cioè sono io, quindi quella che ha maggiore influenza. Presumo.

Mi svegliai nel buio della notte. L'orologio segnava le due del mattino. Poggiai i piedi nudi sul pavimento freddo e un brivido mi salii fino alle punte dei capelli. Quando provai ad alzarmi le gambe tremavano leggermente per lo sforzo. Barcollando riuscii a scendere le scale e raggiungere la cucina. Avevo la gola secca e la voglia di bere era altissima. Non avevo fame solo sete. La luce soffusa delle candele illuminava la stanza in modo delicato, per i miei occhi era perfetto. Seduto su uno sgabello con le spalle curve e la testa tra le mani sedeva Draco. Indossava una maglia nera a maniche corte e un pantaloncino della tuta del medesimo colore. Era davvero molto più bello e attraente in questo modo con i capelli scombinati. L'aspetto che dava era quasi... sexy.

DRACO POV

Da quella sera non sono più riuscito a togliermela dalla testa. Abbiamo litigato così tanto. L'ho portata a letto solo per la scommessa, ma ora? No, Draco! Non provi nulla.
Eppure sono qui. In cucina ad arrovellarmi la mente perché lei è lì. In quel letto. Giorni fa ha aperto gli occhi e poi è tornata in quello strano coma. Mi sento osservato ardentemente. Mi giro di scatto e lei è lì. Trasalisce quando nota che la sto fissando, come se si fosse risvegliata dalla trance. Appoggiata con la spalla sinistra allo stipite della porta. Indossava una maglia oversize grigia scura a maniche corte, le arrivava fino a metà coscia. I capelli neri erano mossi e scompigliati. Era così sexy.

-Ehi- mugula lei, ma le esce un rantolo.

-Ehi- le rispondo. Un sorriso le nasce spontaneo sulle labbra, lo nasconde subito.

Si versa dell'acqua e la ingolla in pochi secondi. Quando poggia il bicchiere la sua espressione diventa appagata.
Vorrei parlarle, ma non so cosa dire. Non mi piace fare conversazione e - se la conosco abbastanza bene - neanche a lei piace.
Vorrei chiederle come sta. Se si sente abbastanza bene, ma so che risponderebbe con la solita e scontata frase. Tutti usiamo quella frase quando non vogliamo parlare di come si sta. È una frase di convenienza il come stai? ha perso il significato e quindi non si può mai sapere se quella persona lo vuole davvero sapere. Eppure anche se lo volesse sapere davvero, come facciamo a distinguerle queste persone? Non si può.
Si siede e si rigira il bicchiere tra le mani in continuazione. Lo fissa in modo perso. Come se non lo vedesse realmente.

EITHEL POV

Su bambina, sappiamo cosa vuoi. Gli vuoi saltare addosso e baciarlo fino allo sfinimento. Fallo!

Atropo! Modera i termini!

Cloto, ha ragione. Infondo noi siamo lei e lo vogliamo anche noi!

Lachesi, ma che modi sono? Non puoi dire sul serio.

State zitte! Non voglio che i miei pensieri vengano ascoltati da voi! Come li blocco?

Non puoi. Noi siamo te. Siamo la tua mente. Il tuo tutto! Non ci scapperai più!

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si le ombre si chiamano come le Parche greche, coincidenze? no!

fate supposizioni su su

pubblicazione:
-lunedì
-mercoledì
-venerdì

in love with both of themDove le storie prendono vita. Scoprilo ora