capitolo 9

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Era la sera della vigilia di natale e tutti noi stavamo mangiando insieme. Io e aka continuavamo a fissarci, anche se eravamo distanti. Ad un certo tommy si alza e dice "grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, specialmente a t/n che mi ha sempre aiutato" io lo guardo e gli faccio l'occhiolino poi mi alzo e lo abbraccio. Iniziamo tutti a parlare del più e del meno quando vedo martina alzarsi. "io vorrei ringraziare t/n per avermi dato coraggio nell'affrontare coreografie abbastanza difficili, mi ha aiutato molto." ma che stava dicendo? Poi vedo aka che mi sorride e martina mi guarda con aria maliziosa. Io la guardo stranita perché non era niente vero quello che aveva detto. Non capisco perché abbia fatto così. Io la prendo per la mano e la porto in camera mia.
t/n: "ma che stai dicendo? io non ti ho aiutata a fare nulla"
m: "ahaha lo so benissimo, ti ho messo sul palmo della mano, non era quello che volevi?"
t/n: "no martina lo sai benissimo"
Lei esce ridendo e se ne va.
m: "ho dimenticato di dire una cosa, t/n non mi ha mai aiutata. Lei mi ha obbligato a dirlo solo perché voleva fare bella figura davanti a tutti i ragazzi, sapete le piace farsi vedere. E poi ha tentato di rubarmi il ragazzo.
Io rimasi li, immobile, non sapevo come reagire. Tutto quello che aveva detto non era vero, mi aveva messa contro tutti. Nessuno mi parlò più per il resto della serata. Io andai in bagno e mi chiusi dentro. Stavo piangendo, mi sentivo morire. Non mi era mai capitata una cosa del genere, mai. Dopo un ora chiusa lì dentro decisi di uscire. Andai in camera e li trovai giulia, seduta sul mio letto che sembrava mi aspettasse.
g: "Tommaso era venuto qui anche lui, l'ho mandato via io. t/n so che tu non hai fatto nulla. Ho capito che personaggio è martina, ormai la conosco, e conosco bene anche te, sai che non penserei mai che tu sei così.
t/n: "grazie giuli, è importante che qualcuno capisca che io non ho fatto nulla.
Giulia mi abbraccia e torna dagli altri. Anch'io avrei voluto tanto continuare la serata con loro, ma ho preferito evitare, per il semplice fatto che nessuno credeva a me se non giulia e forse tommaso.
Andai a letto e verso le 3.30 mi svegliai. Non chiusi più occhio fino alle 4.00, poi decisi di andare in cucina. Era tutto così silenzioso. C'ero solo io li. Fino alle 4.30 non c'era nessuno, poi dopo qualche minuto vidi aka passare per prendere un bicchiere d'acqua. Non mi rivolse parola, neanche uno sguardo, nulla.
t/n: "ei luca"
Non rispose. Si incamminò per andare a dormire e io lo presi per un braccio.
t/n: "ti prego ascoltami."
aka: "non mi interessa lasciami stare"
Se ne andò a letto. Le lacrime iniziarono a passare sul mio viso e io cadetti a terra. Mi addormentai li, si era strano ma rimasi li fino alla mattina, quando tommaso mi svegliò.

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