capitolo 16

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Lo cercai per tutta la casetta e dopo un po' lo trovai fuori a fumare dall'altro lato della casa. Uscii e non mi rivolgeva neanche di uno sguardo. Forse l'avevo fatto stare male o chi lo sa magari era per Martina. No basta, la devo smettere di pensare sempre il negativo, ora vai lì e parlagli. La mia mente era molto confusa ma non mi interessava in quel momento cosa stesse dicendo, stavo seguendo quello che mi diceva il cuore. Io lo amo e il fatto di non averglielo mai detto era solo perché non mi sentivo pronta, e forse queste cose dovevo dirgliele a lui e non tra me e me.
t/n: "ei luca, possiamo parlare?"
aka: "abbiamo già parlato abbastanza t/n"
t/n: "no, non abbiamo parlato abbastanza"
aka: "ma sei uscita fuori per farmi rientrare?"
t/n: "come scusa?"
aka: "nulla lascia stare"
t/n: "sono uscita per te, è mezz'ora che ti cerco e non so dove sei, devo dirti una cosa importante"
aka: "tra poco ho lezione"
t/n: "luca ti prego, lo so che non è vero, li guardò anche io gli orari"
aka: "mi stalkeri. non ho capito"
t/n: "mi viene spontaneo siccome prima li guardavamo sempre assieme"
aka: "ah si, quanto tempo, tre giorni"
t/n: "luca ti prego fammi parlare"
aka: "cosa c'è?"
t/n: "voglio dirti una cosa che avrei dovuto dirti qualche giorno fa"
aka: "cioè?"
Io alzai la sua testa che era china, e vedevo che aveva uno sguardo triste. Gli accarezzai la faccia e gli dissi quello che pensavo. Intanto avevo le farfalle nello stomaco, era proprio bello.
t/n: "non ci metterò molto promesso"
Lui mi guardo e io andai avanti.
t/n: "Come ti avevo detto quando ero entrata mi ero lasciata da poco con questo ragazzo. Io lo amavo veramente e lui mi prese solo in giro. Gli avevo aperto il mio cuore pensando che lui l'aveva fatto con me, qualche mese dopo scoprì che era stato con me solo per soldi e piacere. Io gli ho dato la mia verginità è lui mi tradiva, e io come una stupida andai avanti ad amarlo e stargli dietro. Quando ho scoperto che non gli interessavo l'ho lasciato anche se non era quello che volevo. Solo dopo ho capito che lui mi stuprava e mi trattava come se fossi la sua puttanella."
aka: "perché mi dici queste cose?"
t/n: "per dirti che ti amo luca. Ti ho sempre amato fin da quando ti ho visto. Mi hai fatto brillare gli occhi."
aka: "perché non mi hai mai detto quello che provavi?"
t/n: "avevo paura succedesse di nuovo, sai vederti sempre con Martina, che ridete e scherzate, capisci che dopo quello che mi è successo io non sto bene, ho paura, una paura costante che gira sempre intorno a me."
aka: "stai tranquilla, non lo farei mai, non sono il tipo"
t/n: "lo so, per questo ho deciso di dirti le cose in faccia, la verità. Ti amo luca, ti amo tantissimo"
aka: "ti amo anche io"
Io stavo piangendo e vedevo che nei suoi occhi c'erano le lacrime. Lui si tratteneva per fare il duro ma si capiva che non ce la faceva più.
I nostri visi si avvicinarono e le labbra si toccarono. Sembrava veramente di stare in paradiso. Da quel momento capimmo entrambi che non ce l'avremmo fatta senza l'altro.

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