Capitolo 15

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Era la prima puntata di gennaio e già oggi ci sarebbe stata una sfida dove sarebbe entrato un concorrente di nome alessandro. Lui riuscì a vincere la sfida contro Riccardo, con la quale ci avevo legato quindi mi è dispiaciuto tanto vederlo andare via.

In tutto ciò io e aka ancora non avevamo risolto dopo quella litigata. Lui non mi parlava più e io nemmeno. Nessuno dei due aveva mai deciso di fare la prima mossa. Io non ho più parlato con deddy o samuele. Diciamo che loro due erano quelli che mi avevano causato più problemi. Mi è dispiaciuto tantissimo ma non volevo affatto fare star male aka. Quando ho raccontato a deddy tutto si è incazzato con me dicendomi che io avevo il diritto di vivere la mia vita, e forse aveva anche ragione, ma il mio cuore diceva un'altra cosa, e non ho ascoltato le parole degli altri. Aka invece non parlava più con martina, mi sembrava stranissimo ma era così. Non so perché ma ho sempre avuto la sensazione che lo facesse per me.

Finita la puntata noi tornammo in casetta. Nel ritorno vidi aka da solo. Quanto avrei voluto andare lì con lui, mi dispiaceva un sacco vederlo lì da solo, ma non volevo per il mio stupido orgoglio. Vedevo Rosa e Tommaso parlare con il nuovo arrivato, Alessandro, così decisi di andare anche io con loro.
Entrammo a casa e io andai subito a farmi una doccia. Finita la doccia mi sdraiai un attimo sul letto perché ero sfinita. *toc toc* guardai ed era deddy.
t/n: "ei de, entra"
Lui si sedette sul mio letto accanto a me.
deddy: "t/n, non possiamo continuare ad ignorarci così."
t/n: "hai ragione, ma io amo aka."
deddy: "ma fanculo alla gelosia, sei la mia migliore amica non posso continuare a stare senza di te. A chi racconto le giornate?"
t/n: "le puoi raccontare a Rosa"
deddy: "ma seria? non è la stessa cosa e lo sai anche tu. Ti voglio un mondo di bene t/n"
t/n: "anche io de"
deddy: "e allora basta fare così, ti pregooo"
Io gli sorrido e lo abbraccio.
t/n: "hai ragione" gli sussurrai.
Lui contraccambio l'abbraccio e poi uscì dalla stanza. Qualche minuto dopo entrò Giulia.
G: "eiii come stai piccoletta!"
t/n: "ciao giù, uno schifo"
g: "aka?"
t/n: "gia"
g: "è successo qualcosa? vi siete parlati?"
t/n: "no no, è solo che mi manca molto. Vorrei tanto andare a parlargli ma ho paura di infastidirlo o robe simili"
g: "secondo me non lo infastidisci, anzi penso che gli farebbe piacere, perché gli fai vedere che ci tieni veramente."
t/n: "ma io penso che lo sappia già"
g: "magari non pensa, sai lui è molto geloso e questo porta a tante paranoie, quindi è normale che lui pensi che non ci tieni"
t/n: "boh probabile, però alla base di una relazione c'è anche la fiducia, se lui pensa che a me piaccia qualcun'altro come un samuele o deddy, allora non si fida di me quando gli dico che lo amo."
g: "ma tu gli hai mai detto ti amo?"
Li mi brillò la mente. Io non gli avevo mai detto ti amo, forse perché stavamo insieme da poco, ma io quel sentimento lo provavo, o almeno l'ho sempre creduto. Ero molto confusa, non sapevo più che dire.
g: "t/n!?"
t/n: "si scusa"
g: "allora?"
t/n: "cosa?"
g: "rispondi alla mia domanda? gli hai mai detto quello che sentì veramente?"
t/n: "no. Forse è per quello che non si fida"
g: "direi"
t/n: "quindi che devo fare secondo te?"
g: "aprirgli il tuo cuore. T/n se è quello che sentì fallo. Dagli questa benedetta chiave per farlo entrare lì dentro (intanto stava indicando il cuore)"
t/n: " si hai ragione"
In quel momento misi da parte l'orgoglio e andai a cercarlo...

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