capitolo 14

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Era la sera di capodanno. Io e tutti i ragazzi stavamo in salotto a ballare e cantare, ci stavamo divertendo un sacco. Io e giulia eravamo quelle che animavano la festa. C'era deddy che ballava come un cretino e Rosa lo seguiva. Almeno lei era capace ajhaha (ironia). Tommaso che continuava ad imitare la celentano e faceva spaccare dalle risate. Poi c'erano aka e martina che continuavano a ridere. Si non era proprio quello che volevo ma che ci dovevo fare. Volevo evitare di fare casino e godermi questo momento con i miei amici. Per quella sera misi da parte la vita sentimentale e mi dedicai alle amicizia e al divertimento che era quello che ci voleva. Vedevo sangio sul tavolo che cantava a squarcia gola e giulia che rideva un casino. Quei due stavano proprio bene insieme. Quando la prima canzone fini io e sami ci sedemmo sul divano stanchi morti e iniziammo a parlare tranquillamente. Avevo notato che luca mi guardava male. Io allora mi alzai e andai da lui. Si sembra che sono stata incoerente con quello che avevo detto all'inizio, ma non volevo neanche creare casino per una cazzata del genere.
t/n: "ei amo tutto bene?"
aka: "si" rispose freddo e continuò a parlare con Martina come se non ci fossi. Non mi calcolava proprio. Intanto andavano avanti a ridere. Io ci ero rimasta proprio male di questo comportamento. Stetti zitta tutta la sera perché volevo appunto divertirmi. Avevamo fatto molto tardi, ormai erano le 4.30 di notte e tutti stavano andando a letto. Io decisi di stare un attimo in salotto seduta sul divano a pensare. Perché doveva essere geloso di samuele? Lo sa benissimo quanto lo amo. Vidi aka rientrare e subito mi precipitai da lui.
t/n: "luca, dobbiamo parlare"
Lui mi prese per mano e mi portò in bagno dove nessuno poteva vederci e sentirci.
aka: "cosa vuoi? facciamo in fretta che martina é di la che mi aspetta"
t/n: "ah, no no nulla, vai pure da martina non é importante"
Si dirige verso la porta ma é chiusa a chiave. E chi l'aveva chiusa a chiave?
aka: "apri la porta"
t/n: "io non ho le chiavi del bagno"
aka: " e allora chi é stato a chiuderla?"
t/n: "non lo so, non l'hai chiusa tu?"
aka: "no sennò non sarei qui ora"
Qualcuno ci aveva chiuso dentro, ma chi? Sicuramente dalle telecamere si vedeva ma noi che eravamo in bagno non avevamo neanche l'opportunità di parlare con la redazione, e poi erano le 4.30 di notte direi che non era il caso.
Aka sbuffò, mi guardò e poi si sedette a terra. Io mi accovaccia e, siccome ero incazzatissima per questo comportamento, non ci vidi più e mi misi a piangere, davanti a lui.
aka: "perché piangi?"
t/n: "non te ne frega un cazzo, stammi lontano"
Aveva cercato di abbracciarmi, e io lo avevo scansato.
t/n: "devi andartene dalla mia vita, mi fai solo del male. Ti prego vattene, VATTENE!"
Stavo malissimo, urlavo e urlavo. Non so cosa stava pensando aka in quel momento ma io stavo veramente male.
t/n: "perché mi hai usata per tutto questo tempo? Dimmelo subito se ami martina o no!"
aka: "t/n che cazzo stai dicendo, lo sai benissimo che amo te, lo sai benissimo cazzo"
t/n: "e allora perché ogni volta ti vedo ridere e scherzare con lei, e poi vengo da te e mi parli con un tono di voce freddo, dimmi perché se mi ami così tanto come dici!"
aka: "e perché tu ti diverti tanto con samuele e mi eviti per tutta la serata? come la mettiamo adesso eh?"
Lo guardai con gli occhi lucidi e rossi. Non potevo fare a meno di vedere la sua espressione, non era per niente felice o tanto incazzato. Era molto triste. Io e lui avevamo capito che quella era la fine, la fine di una relazione durata veramente poco, ma bellissima e intensa.
t/n: "forse non siamo compatibili"
aka: "lo penso anche io"
t/n: "quindi è finita qua?"
aka: "credo di sì"
Improvvisamente la porta si aprì. Io e lui uscimmo ed ognuno andò per la sua camera.
Io mi girai verso di lui.
t/n: "luca"
Lui si girò.
t/n: "veramente vai da Martina?"
Lui mi guarda e con la testa fa di no. Io tornai in camera mia. Quella notte non chiusi occhio, piangevo e mi rigiravo continuamente nel letto. Non stavo per niente bene.

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