𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐄𝐍𝐓𝐈𝐃𝐔𝐄

Jungkook era a terra, era caduto come un fantoccio sbattendo perfino la testa contro il cemento. Taehyung aveva sentito il rumore della botta e gli era quasi venuto da ridere, quasi.

Aveva fatto così tanto il gradasso aveva sputato parole che mai avrebbero dovuto lasciare la sua bocca e poi si faceva mettere al tappeto con un singolo pugno?

Si massaggiò le nocche mentre lo guardava sedersi e portare una mano sul naso dal quale stava fuoriuscendo del sangue. Jungkook stava dicendo qualcosa, parole arrabbiate o forse insulti che Taehyung non riusciva a sentire perché nella sua testa continuava a risuonare la voce di quell'idiota con l'indulto che aveva rivolto alla sua Riye.

Quella testa di cazzo.

Taehyung gli avrebbe volentieri spaccato la faccia ma quel poverino gli faceva quasi pena, se lo avesse picchiato davvero lo avrebbe mandato in ospedale e probabilmente Jungkook lo avrebbe denunciato e lui non aveva assolutamente voglia di aver a che fare con la polizia.

Aveva già troppe cose a cui pensare in quel momento ed una denuncia non si trovava esattamente nella lista dei suoi desideri.

Ma se lui non aveva voglia di picchiarlo fino a farlo svenire su quel marciapiede, o per meglio dire non aveva voglia di affrontare le conseguenze che ne sarebbero derivate, Jungkook sembrava desiderasse il contrario.

Forse quell'idiota pensava di poter picchiare Taehyung, di potergliene dare di santa ragione...
Come se si fosse dimenticato del pugno che lo aveva steso a terra nel giro di un secondo.

O forse... quel pugno aveva contribuito a renderlo ancora più idiota.

«Tu non sai proprio in cosa ti sei cacciato» sbottò quell'idiota con gli occhi spalancati ed il sangue che scivolava sulle sue labbra. Ad ogni parola piccola gocce di sangue volavano nell'aria.