𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐐𝐔𝐀𝐑𝐀𝐍𝐓𝐔𝐍𝐎

«C'è qualcuno?» sussurrò sentendosi un po' una stupida, non credeva che qualcuno avrebbe potuto sentirla ma era strano non ci fosse nessuno in casa o che non si sentisse alcun rumore.

Taehyung era un ragazzo piuttosto mattiniero, si svegliava sempre prima di lei e preparava la colazione portandogliela spesso a letto.

Ma quella mattina non si sentiva nessun rumore in casa, non c'era la tv accesa, non c'era un buon profumo che proveniva dalla cucina, non sentiva i passi di Taehyung e nemmeno l'acqua della doccia. Eppure la macchina era parcheggiata davanti alla porta di casa. Forse era uscito in moto?

Chiuse lentamente la porta di casa, facendo attenzione a non fare troppo rumore in caso qualcuno in casa ci fosse davvero ed andò in cucina a posare le buste con la scritta "Whipped Cream", la pasticceria preferita di Jungkook. Si sentiva un po' incolpa a non aver quasi mai accettato i dolci che Jungkook le aveva portato durante tutti quegli anni perché non era esattamente economico quel posto, ma dal'altra parte sapeva che accettare i suoi dolci avrebbe incoraggiato i suoi sentimenti.

Comunque quella pasticceria stava diventando anche la sua preferita, l'ambiente era davvero adorabile e chiacchierando poi con una delle commesse, il suo nome doveva essere Suvi, aveva scoperto che lo aveva ristrutturato lei dopo aver litigato con il proprietario del posto. Aveva fatto un gran bel lavoro. Anche Suvi era carina, una ragazza molto gentile e con il viso da angioletto che rendeva le gite in pasticceria molto più piacevoli.

In tutti quegli anni passati in quella pasticceria Jungkook non l'aveva mai notata? Era molto più carina di lei quella ragazza, sia esteticamente che caratterialmente, era più aperta e dolce di lei ed il suo sorriso avrebbe potuto far innamorare chiunque. Anche Riye si sarebbe potuta innamorare di lei se il suo cuore non fosse appartenuto già a qualcun altro.

Un sorriso incurvò appena le sue labbra a quel pensiero un po' stupido e lasciò la cucina alla ricerca del colpevole di tutte le sue pene d'amore e dei suoi conflitti interiori.