𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐐𝐔𝐀𝐑𝐀𝐍𝐓𝐀𝐓𝐑𝐄́

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«Si è persa signorina?» la corvina sorrise e sollevò lo sguardo riuscendo a vedere il viso di Taehyung riflesso negli schermi posti dietro la sua scrivania

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«Si è persa signorina?» la corvina sorrise e sollevò lo sguardo riuscendo a vedere il viso di Taehyung riflesso negli schermi posti dietro la sua scrivania. I capelli come sempre gli coprivano gli occhi e non potè far a meno di ricordare la prima volta in cui lo aveva visto, proprio attraverso quello schermo.

Quella volta aveva avuto paura, convinta di avere un criminale alle sue spalle, e ripensandoci si sentiva un po' stupida ad averlo anche solo pensato. Si girò e Taehyung allentò un po' la presa sui suoi fianchi per permetterle di girarsi. Sorrideva anche lui ed era così bello che il suo cuore perse un battito.

«In verità sì: temo proprio di essermi persa» rispose incurvando leggermente le labbra verso il basso e quell'espressione doveva essere proprio piaciuta a Taehyung perché il suo sorriso si fece più grande ma durò solo per qualche secondo perché dopo si schiarì la gola e si fece serio per tornare nella parte.

«Stava cercando qualcosa?»

«Solo il mio ragazzo» disse ed un piccolo ghignò incurvò le labbra del corvino. «L'ho visto venire da questa parte ma ora non so dove sia finito, forse lei lo ha visto? È alto come lei, spalle larghe, bellissimo con un bel sorriso...»

«La descrizione mi dice qualcos-»

«...capelli biondi e occhi azzurri?» strinse subito le labbra per l'espressione leggermente annoiata di Taehyung, non voleva scoppiargli a ridere in faccia e quella volta si schiarì lei la gola. «Ho un regalo per lui, ho davvero bisogno di trovarlo»

Quella volta il sorriso non lasciò le labbra di Taehyung che la strinse ancora più forte a se e quando parlò la voce era piena di curiosità. Era così carino in quel momento che le si sciolse il cuore. «Mi hai fatto un regalo?» chiese con quel bel sorrisone, «Fammelo vedere»

«Mi scusi signore, chi si crede di esser-»

«Oh, andiamo! Non fare così e dammi il mio regalo» insistette chinandosi verso la ragazza, i loro nasi si sfiorarono e Riye non potè far a meno di sentirsi una stupida ragazzina innamorata, le sembrava di poter camminare sulle nuvole in quel momento.

𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora