𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐄𝐍𝐓𝐈𝐒𝐄𝐈

A Taehyung non piacevano quel tipo di cose. Non gli era mai piaciuto essere ripreso ma, ripreso a ventisette anni da una stupida ragazzina lo stava davvero facendo innervosire.

Più che altro perché quella gallina non faceva altro che strillare contro Riye che ogni volta in cui provava a parlare veniva interrotta. Taehyung si stava trattenendo dall'insultare quella ragazza solo per il rispetto che provava nei confronti di Riye.

«...non solo fai entrare uno sconosciuto a casa ma devo pure trovarvi così?» sbottò con il viso arrossato per la rabbia.

«È la mia camera da letto» riuscì finalmente a dire Riye, «posso farci quello che voglio e potevi bussare!» rispose balbettando un po' per il nervoso e l'agitazione.

«No tu non puoi-»

«Non può che cosa?» s'intromise Taehyung non sopportando più quella situazione assurda.

«Tu!» gli puntò un dito contro, «Vedi di chiudere la bocc-»

«Ma come ti permetti!» Riye si mise subito davanti a Taehyung, come se lei avesse potuto proteggerlo da qualsiasi cosa e strinse il dito della sua amica in una mano. Gliela fece abbassare con forza e la spinse leggermente all'indietro. «Ma chi ti credi di essere?» sbottò prendendo dei bei respiri, «Non puoi parlargli in questo modo e non puoi entrare così nella mia camera da letto. Qual è il problema?» chiese zittendosi e per qualche istante si sentirono solo i respiri pesanti di Riye.

«Il problema è che non voglio questo criminale a casa mia!» rispose Doori liberandosi dalla presa di Riye.

Taehyung s'irrigidì appena sentendo quelle parole. Criminale. Per un attimo gli sembrò di vedere anche Riye irrigidirsi ma poi la ragazza reagì e spinse Doori. «Fuori dalla mia camera» sbottò tenendola per un polso mentre provava a trascinarla fuori dalla sua camera. «Devo sempre sopportare in silenzio la presenza di quell'idiota di Seokjin e-»

«Lui è il mio ragazzo!» rispose quando fu finalmente fuori dalla camera di Riye.

«Taehyung è il mio ragazzo» disse parlando sopra alla sua amica bionda, «fattene una ragione» poi le sbatté la porta in faccia e chiuse a chiave.