𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐓𝐑𝐄𝐍𝐓𝐎𝐓𝐓𝐎

1.7K 130 96
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


«Perché Ulhan se n'è andato?!» sbottò premendo ancora di più sulla sua gola, «Qual è il tuo ruolo in tutta questa storia?»

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Perché Ulhan se n'è andato?!» sbottò premendo ancora di più sulla sua gola, «Qual è il tuo ruolo in tutta questa storia?»

«Cosa?» lo fece di nuovo, lasciandolo senza fiato quando premette con più forza l'avambraccio sulla sua gola.

«Non fare lo scemo con me! Hai capito benissimo la domanda che ti ho fatto» sbottò con occhi folli e pieni di lacrime. «Perché cazzo Ulhan se n'è andato?!»

Nonostante il braccio che premeva sulla gola si mise a pensare, non che fosse facile: il poveretto si era appena svegliato, si era preso un pugno in faccia e Riye non sembrava intenzionata a farlo respirare.

Ulhan?

Ulhan!

«Se n'è andato?» domandò confuso e con voce strozzata, provò a liberarsi dalla sua presa ma anche quella volta risultò inutile ogni suo tentativo. Riye era troppo arrabbiata, con lui per giunta e Jungkook davvero non riusciva a capire cosa diamine avesse potuto fare per farla arrabbiare così presto di mattina. Aveva nominato Ulhan ma lui non aveva nulla a che fare con la sua presunta scomparsa ed era stufo di essere messo in quel modo all'angolo, gli sanguinava il naso e gli girava un po' la testa. «Riye lasciami e spiegami cos'è successo» provò a dire con calma e, per l'ennesima volta provò a liberarsi con delicatezza dalla sua presa.

Se avesse voluto l'avrebbe potuta allontanare senza problemi, avrebbe potuto spingerla e si sarebbe liberato di Riye ma non voleva farle male. La pazienza però stava arrivando al limite e mancava poco, la parola sbagliata e l'avrebbe allontanata con la forza.

«Non ho intenzione di farlo, sei un fottutissimo traditore! Pensavo fossi mio amic-»

«Adesso basta, cazzo!» sbottò usando finalmente tutta la sua forza. Si mosse velocemente e Riye che era in balia della rabbia e della paura non riuscì a parare il colpo. La fece quasi cadere, muovendo una gamba tra quelle di Riye. Quando la corvina perse l'equilibrio strinse i suoi polsi in una mano sola posizionandoli dietro la schiena della ragazza e velocemente la sbatté contro il muro.

𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora