𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐄𝐍𝐓𝐈𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄

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Si era stampata un bel sorriso sulle labbra, dopo quello che Taehyung le aveva raccontato il cuore le aveva fatto male ed aveva pianto pensando a quello che il ragazzo aveva dovuto passare

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Si era stampata un bel sorriso sulle labbra, dopo quello che Taehyung le aveva raccontato il cuore le aveva fatto male ed aveva pianto pensando a quello che il ragazzo aveva dovuto passare.

Si era assicurata di non avere più il viso a chiazze rosse e che i suoi occhi non fossero più lucidi perché non voleva che la vedesse triste.

Voleva mostrarsi sorridente a lui, voleva sorridesse anche lui. Voleva fosse felice.

Da quando lo aveva lasciato per andare a lavoro, con la speranza di trovare la denuncia del ragazzo, non aveva fatto altro che pensare a lui e non vedeva l'ora di poterlo riabbracciare e baciare.

Jimin e Jessica avevano rovinato i suoi piani.

Una volta raggiunta la villa del ragazzo, ed una volta entrata, si era ritrovata davanti Jimin e Jessica che urlavano. Taehyung li guardava stressato ed erano riusciti solo a darsi un bacio poi Riye aveva preso Jessica per mano e l'aveva allontanata da Jimin portandola in un'altra stanza.

Singhiozzava, sembrava una bambina quando piangeva ed era adorabile. Più Riye la guardava più si affezionava alla ragazza e sentiva il bisogno di proteggerla e coccolarla.

«Allora, vuoi dirmi cos'è successo?» chiese con cautela pettinandole i capelli perché quando era arrivata la ragazza sembrava avesse un nido in testa.

Forse le stava spazzolando i capelli da venti minuti ma almeno le stava togliendo tutti i nodi che aveva.

Jessica tirò su con il naso e guardò il riflesso di Riye allo specchio. «Quello è uno stronzo» borbottò tirando su con il naso e passando una mano sul viso per asciugarsi le lacrime.

«Sì?» tolse l'ultimo nodo soddisfatta e posò la spazzola sulla toeletta che si trovava in quella stanza degli ospiti ed iniziò a farle una treccia. «Ma non ho ancora capito perché avete litigato»

«Per la roba» disse passando la lingua sulle labbra. «Non vuole darmi niente ed io lo so che non ho soldi per pagare ma ho altro da dargli come pagamento» spiegò facendo sospirare Riye che finì la treccia della ragazza, dopo averlo fatto le lasciò un bacio affettuoso sulla testa. «Ti comporti come una mamma»

𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora